Concetti Chiave
- Miguel de Cervantes visse una vita intensa segnata da viaggi, esperienze militari e prigionia, partecipando alla battaglia di Lepanto e vivendo cinque anni prigioniero ad Algeri.
- Nonostante il matrimonio con Catalina, Cervantes affrontò difficoltà economiche e lavorò come commissario di vettovagliamento e riscossore di imposte.
- La sua carriera letteraria iniziò a Madrid con opere teatrali, ma raggiunse l'apice con la pubblicazione del "Don Chisciotte" nel 1605 e 1615.
- La vita di Cervantes si divide in due fasi: la prima ricca di avvenimenti storici e la seconda di difficoltà economiche e personali, che lo spinsero a una riflessione critica sul suo tempo.
- Cervantes è considerato la coscienza critica del Rinascimento maturo e del Barocco, contribuendo al Manierismo con la sua analisi della società del tempo.
De Cervantes - Cervantes e il suo tempo
Miguel de Cervantes Saavedra nacque in Nuova Castiglia, il 9 ottobre 1547.
Dopo un periodo di studi umanistici, nel 1569 seguì a Roma il cardinale Giulio Acquaviva; viaggiò molto, prima come cortigiani e poi come soldato, e così ebbe modo di conoscere varie città italiane come Firenze, Venezia, Napoli.
Nel 1570 Cervantes si arruolò nell’esercito e nel 1571 entrò nella compagnia riunita da Diego de Urbina per la guerra contro i Turchi; sempre in quell’anno prese parte alla battaglia di Lepanto, qui perse l’uso della mano destra.
Tornato in Spagna passò anni difficili, infatti il suo ritorno si rivelò segnato dall’indifferenza, dalle ristrettezze economiche e da molte umiliazioni.
Nel 1584 sposò Catalina, ma la modesta dote recata dalla moglie non riuscì a risolvere i suoi problemi finanziari; così si impiegò come commissario di vettovagliamento per l’Invincibile Armata (navi da guerra spagnole) e poi come riscossore di imposte in varie località dell’Andalusia. In questi anni cominciò a dedicarsi al teatro, facendo rappresentare a Madrid molte opere.
Ma intanto: l’Invincibile Armata venne sconfitta, la sua vita privata divenne sempre più difficile, a Siviglia entrò in contatto con gli ambienti della malavita della città. Il fallimento economico dei suoi fornitori lo fece condannare, scomunicare e lo fece gettare in carcere diverse volte, tra il 1592 e il 1602.
In seguito si stabilì a Valladolid, dove venne coinvolto nell’uccisione di un cavaliere, Seguì Filippo III a Madrid, dove era stata trasferita la corte; qui nel 1605 pubblicò la prima parte del Don Chisciotte e nel 1615 pubblicò la seconda parte.
Morì il 19 aprile 1616.
La vita di Cervantes si può considerare divisa in due parti: la prima, che corrisponde agli anni giovanile alla piena maturità, vide lo scrittore direttamente coinvolto nei principali avvenimenti della storia del suo tempo, come la battaglia di Lepanto, e le spedizioni di Novarino, Tunisi e La Goletta; nella seconda parte segnata di duri anni della prigione di Algeri e dall’amarezza per il mancato riconoscimento dei suoi meriti di soldato, lo scrittore si trovò alle prese con problemi di ogni tipo, come i debiti, le ristrettezze economiche e il carcere. Questa seconda parte della sua vita, permise a Cervantes di cominciare a leggere e a decifrare l’immagine del suo tempo in una dimensione più acuta e dolorosa.
Cervantes si può considerare la coscienza critica del suo tempo, e quindi del Rinascimento maturo e del Barocco, ovvero di quell’area culturale chiamata “Manierismo”.
Domande da interrogazione
- Quali furono le esperienze di Cervantes durante la sua giovinezza?
- Come influenzarono le difficoltà economiche la vita di Cervantes?
- Quali furono le conseguenze del ritorno di Cervantes in Spagna dopo la prigionia ad Algeri?
- In che modo Cervantes è considerato una figura critica del suo tempo?
Cervantes visse esperienze significative come cortigiano e soldato, partecipando a eventi storici come la battaglia di Lepanto e le spedizioni a Novarino, Tunisi e La Goletta.
Le difficoltà economiche segnarono la vita di Cervantes, costringendolo a lavorare come commissario di vettovagliamento e riscossore di imposte, e portandolo a contatti con la malavita e a periodi di prigionia.
Al suo ritorno in Spagna, Cervantes affrontò indifferenza, ristrettezze economiche e umiliazioni, nonostante il suo passato di soldato e le sue esperienze significative.
Cervantes è visto come la coscienza critica del suo tempo, capace di leggere e decifrare la realtà del Rinascimento maturo e del Barocco, attraverso la sua esperienza personale e le sue opere letterarie.