Crispo, Gaio Sallustio - Bellum Iugurthinum

Crispo, Gaio Sallustio - Bellum Iugurthinum

La seconda monografia attribuita Sallustio è composta da 114 capitoli e narra della guerra romana contro il re della Numidia Giugurta tra il 111 e il 105 a.C.
Anche qui abbiamo un primo focus sull'evento importante e poi una riflessione sulla politica interna ed estera romana. Sallustio riflette sulla lotta tra le varie componenti sociali e sulla corruzione del nobiltà.
Sallustio arricchisce l'esposizione con excursus e orazioni, in cui indaga sulle cause della crisi di Roma.

Anche qui l'origine della crisi è attribuita alla conquista di Cartagine, però più specificamente Sallustio non indica come causa l'avarizia, ma la discordia interna. Questa deriva dalla scomparsa della paura del nemico dopo la conquista di Cartagine. A questo excursus etico-politico si aggiunge una digressione geo-etnografica sull'Africa e sulla storia della città di Leptis.
La narrazione è più complessa in quanto vengono trattati due filoni narrativi: le vicende in Africa e a Roma. La narrazione è anche qui selettiva, in quanto Sallustio liquida alcuni avvenimenti poche righe, e ad altri riserva interi capitoli. All'esposizione sono aggiunti ritratti e discorsi, che mettono in luce anche la componente psicologica dei personaggi. Per questo motivo Sallustio è definito un ritrattista.
Sallustio inserisce anche la descrizione di altri personaggi in quanto non c'è un vero e proprio protagonista. Per esempio, Mario è apprezzato dall'autore per il suo tentativo di rinnovare la repubblica, anche se viene criticato per aver ceduto al lusso e alla corruzione.
Silla viene descritto come un opportunista e uno che fa regali per i suoi interessi.
tuttavia Sallustio mette in evidenza la figura di Giugurta, re della Numidia, un personaggio dinamico a differenza di Catilina, che è descritto come un personaggio generoso che poi si corrompe. alla fine della storia è descritto come un malvagio che viene sconfitto insieme al oligarchia senatoria. Per la prima volta c'è qualcuno che si oppone alla superbia dei nobili.
Giugurta cade nell'agguato dopo l'uccisione dei nipoti ed è descritto come un personaggio diviso tra l'impulso al delitto e la preoccupazione per ciò che ne scaturisce.