Concetti Chiave
- Il "Bellum Iugurtinum" di Sallustio critica la nobiltà romana e racconta la guerra di Giugurta contro Roma, evidenziando il trionfo dell'homo novus, Mario.
- Sallustio usa un linguaggio arcaico e struttura il "Bellum Iugurtinum" in frammenti ben collegati, con digressioni sulla politica africana e sulla corruzione senatoria.
- Le "Historiae" trattano eventi dal post-morte di Silla, includendo la guerra di Sertorio e la campagna contro i pirati, con un approccio analistico e vivace.
- Nelle "Historiae", Sallustio evita di discutere la storia in generale, invece omaggia storici precedenti e dichiara l'intento di obiettività.
- Esistono dubbi sull'autenticità dei discorsi nelle "Historiae", con alcuni che li considerano non veri o inverosimili, mentre le lettere riflettono sentimenti di ingiustizia.
Sallustio - Bellum Iugurtinum; Historie
Bellum Iugurtinum
Dopo aver composto le … Catiline, Sallustio si dedicò alla stesura del Bellum Iugurtinum, che, come l’autore spiega nel proemio dell’opera, scrisse per andare contro la tracotanza della nobiltà e per i risvolti che essa ebbe sia da un punto di vista sociale che da un punto di vista politico. In questo libro è presente una maturazione di questi ideali. Esso parla della guerra che Giugurta, principe della Numidia, intraprese contro Roma. Giugurta, nipote del re Vicipsa, aveva due figli, Adertale e Rex, ma Giugurta, sfruttando l’appoggio dei senatori corrotti, li uccise usurpandone il trono. All’interno dell’opera l’autore fa una serie di digressioni (da digredior, allontanarsi) sulla politica Africana, che porta all’emersione dell’homo novus, Mario, e Giugurta viene portato a Roma e si ha il trionfo di Mario che vince questa guerra. L’opera può essere divisa in diversi frammenti che sono collegati fra di loro molto fluentemente. Nello scrivere tale libro l’autore vuole contrapporre alla classe dirigente, sempre più debole, l’homo novus, che rappresenta quella parte della società che, secondo Sallustio, può sconfiggere la classe dirigente. Il linguaggio utilizzato è quello arcaico.
Historiae
Le historie sono cinque libri che trattano avvenimenti che partono dalla morte di Silla. L’opera ha un impianto analistico ed è divisa in capitoli. Di tale opera sono giunti fino a noi solamente quattro discorsi e due lettere. Gli eventi sui quali Sallustio si sofferma nelle storie sono la guerra di Sartorio, la rivolta di Spartago e la campagna di Antonio e Pompeo contro i pirati. Intorno a questi fatti, i fili conducenti della narrazione, l’autore ne affianca degli altri riguardanti la politica interna, e la narrazione procede in modo attivo, scorrevole e vivace. Nel proemio dell’opera, diversamente da quanto aveva fatto nelle due monografie, egli non parla della storia e del ruolo della storia, bensì ricorda gli storici che lo hanno preceduto e dice di voler essere oggettivo nella stesura di questo libro. Egli afferma che vi furono solo due periodi d’oro nella storia di Roma: quello seguente alla cacciata dei re e quello successivo alla seconda guerra punica.
Sull’autenticità dei discorsi vi sono pareri contrastanti: alcuni credono che non sia veri, altri che non siano verosimili. Il primo discorso è quello che il console … avrebbe rivolto al popolo romano ed è un’esaltazione del console affinché il popolo romano si preparasse a riconquistare la libertà sottrattagli da Giugurta; il secondo e il terzo sono discorsi di altri due consoli; Licino marzio si rivolge sempre ai cittadini e, dopo aver definito il potere di Silla una tirannia, invita il popolo romano a combattere per ottenere la libertà.
In una delle lettere … invia una lettera al senato dicendo di sentirsi condannato perché non ha ottenuto alcun merito e nessuna ricompensa, nonostante abbia combattuto valorosamente, alleato dei romani.
Domande da interrogazione
- Qual è l'obiettivo principale di Sallustio nel "Bellum Iugurtinum"?
- Chi è l'homo novus menzionato nel "Bellum Iugurtinum" e quale ruolo svolge?
- Quali eventi storici sono trattati nelle "Historiae" di Sallustio?
- Quali sono le opinioni contrastanti riguardo l'autenticità dei discorsi nelle "Historiae"?
Sallustio scrive il "Bellum Iugurtinum" per opporsi alla tracotanza della nobiltà e per evidenziare i risvolti sociali e politici di tale arroganza, mostrando la maturazione dei suoi ideali.
L'homo novus è Mario, che emerge come figura capace di sconfiggere la classe dirigente debole, rappresentando una parte della società che Sallustio vede come potenzialmente vincente.
Le "Historiae" trattano eventi come la guerra di Sartorio, la rivolta di Spartaco e la campagna di Antonio e Pompeo contro i pirati, con un focus anche sulla politica interna.
Vi sono pareri contrastanti sull'autenticità dei discorsi: alcuni li considerano non veri, mentre altri li ritengono non verosimili, con il primo discorso che esalta il console per preparare il popolo romano a riconquistare la libertà.