Concetti Chiave
- Cornelio Nepote era originario di una città sul Po e visse a Roma, tenendosi lontano dalla politica e dalle cariche pubbliche.
- Il suo lavoro più noto è il "De viris illustribus", una raccolta di biografie di personaggi celebri, suddivisi per categorie come re, storici e generali.
- Le biografie di Nepote, sebbene più limitate rispetto a quelle di Plutarco, sono apprezzate per il loro stile semplice e preciso.
- La sua opera "Chronica" copriva la storia dalla mitologia fino alla storia greca e romana, mostrando un interesse per l'organizzazione cronologica.
- Oltre alle biografie e alla "Chronica", Nepote scrisse anche gli "Exempla", una collezione di aneddoti storici con intenti morali, e un'opera geografica.
Cornelio Nepote: vita ed opere
I suoi dati anagrafici sono scarsi. Non conosciamo né la data di nascita, né quella di morte e nemmeno quale fosse il suo prenome. Pare che fosse originario di una città in riva al Po e morì durante il principato di Augusto lasciando una fama di uomo onesto. Fu molto stimato da Cicerone con cui ebbe uno scambio epistolare ed amico di Catullo. Visse a Roma lontano dalla politica e dalle cariche pubbliche.
Il suo scritto più conosciuto è il “De viris illustribus”: si trattava di una biografia di personaggi celebri, raggruppati per categoria: re, storici, generali, poeti, grammatici. Ad ogni personaggio sono riservati due libri: uno per i Romani ed uno per i Greci. Di questa opera che con tutta probabilità era articolata in sedici libri, cui resta il “Liber de excellentibus ducibus exterarum gentium”. Esso comprende la prefazione ad Attico, venti biografie di guerrieri di varia nazionalità e due biografie rispettivamente di Amilcare ed Annibale. Seguono le due vite di Catone il Vecchio e di Pomponio Attica. Nei confronti di Annibale, Cornelio Nepote prova un senso di ammirazione per quanto fosse nemico dei Romani, mentre la biografia di Attico è importante per la compiutezza ed interesse dei dati biografici. Egli considera la biografia in modo organico in quanti i personaggi sono raggruppati ciascuno in base alla propria attività e le proprie origini, affinché, confrontandone le imprese si potesse individuare con più facilità chi fosse stato più valente. In questo s’intravede l’idea di Plutarco quando ha scritto le “Vite parallele”. Rispetto a Plutarco, le biografie di Cornelio Nepote sono più limitate e superficiali. Per quanto riguarda lo stile, esso è semplice, ma preciso.
Cornelio Nepote ha scritto anche una “Chronica” in tre libri che andava dall’età mitica fino alla storia di Grecia e di Roma. Oltre a questo scrisse anche gli “Exempla”, un insieme di aneddoti storici con scopi moraleggianti ed un’opera geografica.
Domande da interrogazione
- Quali sono le informazioni disponibili sulla vita di Cornelio Nepote?
- Qual è l'opera più conosciuta di Cornelio Nepote e come è strutturata?
- Come si distingue lo stile di scrittura di Cornelio Nepote?
I dati anagrafici di Cornelio Nepote sono scarsi; non conosciamo la sua data di nascita, di morte, né il suo prenome. Si ritiene fosse originario di una città sul Po e morì durante il principato di Augusto, lasciando una fama di uomo onesto.
L'opera più conosciuta di Cornelio Nepote è il “De viris illustribus”, una biografia di personaggi celebri raggruppati per categoria. Ogni personaggio ha due libri dedicati: uno per i Romani e uno per i Greci. Probabilmente articolata in sedici libri, ne resta il “Liber de excellentibus ducibus exterarum gentium”.
Lo stile di Cornelio Nepote è semplice ma preciso. Le sue biografie sono più limitate e superficiali rispetto a quelle di Plutarco, ma sono organizzate in modo da confrontare le imprese dei personaggi per individuare chi fosse più valente.