Concetti Chiave
- Lucrezio, seguendo Epicuro, offre una visione completa del mondo e della posizione umana, enfatizzando la felicità individuale.
- Il poema didascalico in sei libri, "De rerum natura", è dedicato a Caio Memmio e si basa sul modello del περι φυσεως di Epicuro.
- Organizzato in diadi, il poema esplora la dottrina epicurea, trattando atomi, natura umana e fenomeni cosmici.
- Inizia con un inno a Venere e include elogi a Epicuro che introducono le sezioni principali dell'opera.
- Contiene excursus che descrivono temi cupi come la decadenza della natura, la passione sessuale e la peste di Atene.
De rerum natura
Si tratta di un'opera isolata nel panorama letterario latino è un poema legato alla ragione greca. Lucrezio seguendo in maniera ortodossa le posizioni del suo maestro, Epicuro, espone ai suoi lettori una visione complessiva del mondo e della posizione dell'uomo nel mondo. La sua visione è una felicità individuale.
Lucrezio è autore di un poema in esametri in sei libri probabilmente non finito, il titolo riproduce il περι φυσεoς di Epicuro. Caio Memmio è il destinatario. Non si sa la data di composizione probabilmente dopo il 59. Cicerone fu l’editore di Lucrezio che doveva rivedere e pubblicare dopo la morte il De rerum natura. Poema in sei libri, appartiene al genere didascalico, come Le opere e i giorni di Esiodo. Il genere didascalico è un gnere poetico fondato sulla finzione di un insegnamento. L'autore si rivolge ad un destinatario che può essere fittizio o reale, destinatario più volte evocato nel testo spesso interpellato direttamente con la seconda persona singolare ( Du Stil). I poemi didascalici di solito espongono i problemi della dottrina ad esempio l’astronomia oppure il complesso di una tecnica oppure espongono dei precetti di natura morale. Lucrezio espone la dottrina epicurea rivolgendosi a Memmio come interlocutore il cui nome compare espressamente nel 1-2-5 libro. Altrove la sua figura sfuma in quella di un generico destinatario. Non è improbabile che l’attenuarsi della presenza di Memmio come destinatario sia da mettere in relazione con un dato biografico in corrispondenza di disavventure politiche di Memmio. L’opera ha un piano ben delineato che scandisce le varie tappe dell’argomentazione come tutte le opere didascaliche. È organizzato in diadi cioè gruppi di due libri centrate su tematiche distinte. Tre sono quindi le diadi per illustrare i principi della dottrina epicurea indagando la composizione della materia, degli organismi animali e degli elementi del cosmo:
1 diade: espone la dottrina degli atomi
2 diade: espone la natura dell’organismo umano nelle sue componenti biologiche e ideologiche
3 diade: espone le ultime due vicende dell’universo come causa dei fenomeni naturali.
Il poema si apre con un inno a Venere che è il proemio dell’intera opera, però all’inizio del 4 libro c’è un nuovo proemio in cui esalta la sua impresa poetica.
Poi abbiamo 4 elogi di Epicuro: 3 di essi stanno all'inizio delle singole coppie di libri, con il 4 elogio si apre l'ultimo libro.
A livello di trama ci sono excursus particolari dai contenuti cupi come alla fine del II libro c’è la descrizione dei segni di una progressiva decadenza della natura che preannuncia l’inevitabile rovina finale del mondo. Alla fine del IV libro c’è una sarcastica degli effetti disastrosi della passione sessuale. Il VI si chiude con il quadro della peste di Atene in cui i dettagli scientifici mettono a nudo l’impotenza dell’uomo di fronte alla malattia.
Domande da interrogazione
- Qual è la visione del mondo presentata da Lucrezio nel suo poema "De rerum natura"?
- Come è strutturato il poema "De rerum natura" di Lucrezio?
- Chi è il destinatario del poema e quale ruolo ha nel testo?
- Quali sono alcuni dei temi cupi trattati nel poema?
Lucrezio presenta una visione del mondo basata sulla dottrina epicurea, che mira alla felicità individuale attraverso la comprensione razionale della natura e della posizione dell'uomo nel mondo.
Il poema è strutturato in sei libri organizzati in tre diadi, ognuna delle quali esplora diversi aspetti della dottrina epicurea: la dottrina degli atomi, la natura dell'organismo umano e le vicende dell'universo.
Il destinatario del poema è Caio Memmio, a cui Lucrezio si rivolge come interlocutore. Il suo nome appare espressamente nei libri 1, 2 e 5, ma la sua presenza si attenua in altre parti del poema, forse a causa di disavventure politiche.
Il poema include temi cupi come la descrizione della decadenza della natura, gli effetti disastrosi della passione sessuale e la peste di Atene, che evidenziano l'impotenza dell'uomo di fronte alla malattia e alla rovina finale del mondo.