Concetti Chiave
- Lucrezio, filosofo epicureo, fu un autore romano noto per il poema didascalico "De Rerum Natura", composto da sei libri che trattano di fisica, antropologia e cosmologia.
- Il poema, scritto in poesia nonostante l'opinione contraria di Epicuro, è dedicato a Gaio Memmio e cerca di diffondere il pensiero epicureo tra i ceti alti di Roma.
- Lucrezio introduce concetti come la natura materialistica e indifferente e la dottrina del clinamen, evidenziando il contrasto tra il sesso come piacere fisico e l'amore come turbamento.
- La sua opera è caratterizzata da uno stile raffinato, ricco di arcaismi, hapax legomena e figure retoriche, con influenze dalla tradizione epica e alessandrina.
- Lucrezio si distacca dalla tradizione romana del mos maiorum, esprimendo una visione pessimistica e meccanicistica della natura e un'estraneità degli dèi alle vicende umane.
Lucrezio è probabilmente nato nel 98 a.C. e morto nel 55 d.C. Le date e le informazioni che abbiamo riguardo alla sua vita provengono da fonti incerte e poco affidabili: ad esempio San Gerolamo afferma che Lucrezio era impazzito per un filtro d’amore e che fosse morto suicida.
Aderiva alla filosofia epicurea e non era ben visto.
Grazie ad una lettera di Cicerone nella quale dice di avere lavorato su alcune opere di Lucrezio si può dedurre che fosse piuttosto noto all’epoca e che appartenesse ad un ceto elevato.
De Rerum Natura
Poema didascalico d’argomento filosofico composto da 6 libri divisi in 3 diadi (sezione di due libri), che riguardano fisica, antropologia e cosmologia.
Opera dedicata a Gaio Memmio, uomo politico, tribuno e pretore, nominato nei primi 3 libri, il cui titolo significa “la natura delle cose” ed è la traduzione dal greco “Peri Physeos”, altra opera molto importante composta da 37 libri in prosa di Epicuro. Lucrezio scrive in poesia il De Rerum Natura nonostante Epicuro dicesse che la poesia non era adatta a comunicare.
Aretalogia (precedente pagano delle agiografie) Inno Cletico (di invocazione)
Proemio formato da Invocazione e Protasi
L’opera è preceduta da un Inno a Venere (perché, immagine letteraria, tradizione non perché Lucrezio credesse agli dei) e contiene 4 elogi ad Epicuro. Gli dei vivono una condizione di completa estraneità alle vicende umane.
È presente la descrizione della peste ad Atene durate la guerra del Peloponneso 430 a.C., pessimismo lucreziano, contrario al pensiero epicureo.
- Lucrezio è un artista di rottura, egli si schiera contro il mos maiorum (senso di patria)
- Natura indifferente rispetto all’uomo, a volte pericolosa crudele e malvagia. Visione materialistica e meccanicistica.
- Introduce anche la casualità, (dottrina del clinamen).
- Il sesso è una necessità fisica che porta piacere, l’amore, invece, è un turbamento che provoca sconvolgimento.
Stile
Raffinato, riconducibile alla tradizione epica omerica ed enniana. Usa hapax legomenon (termini usati una sola volta), parole composte, arcaismi, neologismi, figure retoriche di suono come l’allitterazione, termini tratti dalla tradizione alessandrina e perifrasi.
- Poema Didascalico vuole insegnare qualcosa, deriva dal greco "Didasko" (io insegno).
- Esiodo (nel mondo greco) aveva scritto, per porsi come guida della sua comunità trasmettendo valori e saperi, in esametri opere riguardo la coltivazione dei campi e il pantheon religioso.
- L’età ellenistica invece era più eclettica, Arato Da Soli aveva scritto un trattato di astronomia “i Fenomeni” tradotto in latino da Cicerone, e Nicandro Di Colofone alcuni trattati riguardanti antidoti e veleni.
- Per Lucrezio: pensiero di Epicuro. Le dediche a Memmio sono un modo per avvicinare tutta la classe dirigente al pensiero di Epicuro. Filosofia che propone un percorso individuale verso la felicità e mette in secondo piano la sapienza.
Domande da interrogazione
- Quali sono le informazioni principali sulla vita di Lucrezio?
- Qual è il contenuto principale del "De Rerum Natura"?
- Come viene descritta la natura nell'opera di Lucrezio?
- Quali sono le caratteristiche stilistiche del poema di Lucrezio?
Lucrezio è nato nel 98 a.C. e morto nel 55 d.C., ma le informazioni sulla sua vita sono incerte. San Gerolamo afferma che impazzì per un filtro d'amore e morì suicida. Era un seguace della filosofia epicurea e non era ben visto.
"De Rerum Natura" è un poema didascalico in sei libri, divisi in tre diadi, che trattano di fisica, antropologia e cosmologia. L'opera mira a diffondere il pensiero epicureo a Roma, specialmente tra i ceti alti, ed è dedicata a Gaio Memmio.
La natura è vista come indifferente all'uomo, a volte pericolosa e crudele. Lucrezio adotta una visione materialistica e meccanicistica, introducendo anche il concetto di casualità attraverso la dottrina del clinamen.
Lo stile di Lucrezio è raffinato, ispirato alla tradizione epica omerica ed enniana. Utilizza hapax legomenon, parole composte, arcaismi, neologismi, allitterazioni e perifrasi, con influenze dalla tradizione alessandrina.