Concetti Chiave
- La legge Manilia del 66 a.C. fu proposta per assegnare a Pompeo il comando in Oriente, necessario per fronteggiare Mitridate del Ponto.
- Cicerone sostiene la legge Manilia e propone il "concordia ordinum", un progetto politico di collaborazione tra nobiltà e cavalieri per affrontare la crisi di Roma.
- Le Catilinarie sono quattro orazioni di Cicerone contro Catilina, scritte durante il consolato per esporre la sua congiura.
- Le orazioni "In Catilinam" sono importanti fonti storiche, dimostrano la congiura e mostrano la capacità di Cicerone di influenzare il senato.
- Catilina fuggì in Etruria per organizzare un esercito, morendo in battaglia, mentre i suoi seguaci furono condannati senza processo.
Pro lege Manilia
Nel 66 è stata pronunciata la legge Manilia perché il tribuno Manilio aveva proposto di affidare il potere dell’oriente a Pompeo, poiché era subentrata la necessità di difendersi da Mitridate, re del Ponto, il quale ostacolava l’economia romana nell’ Oriente.
Cicerone sostiene questa legge ed elabora un nuovo progetto politico, il cosiddetto "concordia ordinum". Questo corrisponde a una collaborazione tra 3 classi sociali per prendere decisioni per lo stato, ma Cicerone immagina il progetto coinvolgendo solo la nobilitas ed i cavalieri; il suo intento è trovare una soluzione pratica per risolvere la crisi di Roma del I sec., durante il quale con le guerre civili c’era l’esaltazione del singolo.
Le Catilinarie
Sono quattro orazioni che sono state scritte durante il consolato contro Catilina, il quale era stato tirato fuori dal senato perché era un nobile di parte sillana.
Il nome originale delle orazioni è " In Catilinam".
Con queste orazioni Cicerone è riuscito a dimostrare la congiura di Catilina; inoltre queste hanno anche la funzione di fonte storica.
Catilina fugge in Etruria dove organizza un esercito contro quello romano; muore combattendo valorosamente, i suoi seguaci sono condannati, ma senza processo. Queste orazioni sono deliberative e sono state pronunciate in senato.