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Nacque a Roma il 100 a.C.Discende dalla gens Iulia.La madre faceva parte di una famiglia vicina a Silla mentre la zia Giulia era sposata con Mario.Cesare quindi si trovava a contendere il potere e aderì alla fazione dei populares.
Cesare ricevette la formazione di Antonio Gnifone.Cesare compì il viaggio in Grecia per completare gli studi. Successivamente sposò quattro donne ma il matrimonio non gradito fu quello con Cornelia e per evitare reazioni del dittatore Silla partì per l’Asia dove imprese la carriera militare.Morta Cornelia sposò Pompeia,nipote di Pompeo e Silla,poi ripudiata e infine prese in matrimonio Calpurnia.
Quando Silla morì Cesare poté rientrare a Roma e cominciare la carriera politica.Nel 60 a.C con Pompeo e Crasso formò il cosiddetto Triumvirato nel quale assunse un atteggiamento democratico (accordo privato).
Riuscì a realizzare tutti i suoi obiettivi politici varando una serie di leggi che costruivano una solida base per le future sorti di Roma.
Nel 58-52 a.C Cesare sottomise tutta la Gallia infatti chiese che gli venisse prorogato il comando ma gli aristocratici con a capo Pompeo glielo negarono e Cesare col passaggio del Rubicone segnando così l’inizio della guerra civile conclusasi nel 48 a.C con la battaglia di Farsalo. Con la morte di Pompeo e la fine di Catone non aveva più nemici così che poté governare da solo ottenendo la dittatura annuale del 49 a.C.
46 dittatore per 10 anni e il 44 dittatore a vita.Nel 15 marzo del 44 un gruppo di congiurati(guidati da Bruto) che credevano di restaurare la libertà lo uccisero.
De Bello Gallico
Opera che attraverso alcuni interventi sarebbe potuta diventare un’opera di tipo storico.Cesare narra le operazioni della guerra gallica dal 58 al 52 in sette libri a questi successivamente se ne aggiunge un ottavo.Il De bello gallico è un’opera di carattere militare in cui sono trattate le strategie e le tattiche di Cesare che evidenziano la superiorità militare dei romani.Nell’ottica guerresca rientrano anche le perdite umane e massacri che Cesare non presenta con cedimenti emotivi ma sono giustificati con motivazioni di tipo strategico:quei massacri sono la punizione dei nemici per non aver accettato la superiorità dei romani.Lo scopo di Cesare è quello di presentare la sua immagine come quella di un condottiero che riesce a far coincidere la gloria personale con il superiore interesse per la repubblica romana per la quale combatte fieramente.
Rapporto coi soldati
Cesare è il protagonista delle campagne militari in Gallia.Cesare utilizza un distacco voluto e l’uso della terza persona e attribuisce parte dei suoi successi militari alla fedeltà del suo esercito a cui mostra stima e riconoscenza;dedica a loro grande attenzione e incoraggiamento attraverso allocuzioni nelle quali fa leva sulla fiducia da parte sua nelle qualità delle truppe.
I popoli stranieri
Cesare mostra particolare attenzione alle popolazioni con cui entra in rapporto e mette in evidenza le popolazioni stanziate.Individua nella grande regione della Gallia tre parti i cui abitanti erano chiamati Celti.Lo schema narativo si apriva con le notizie sulla regione poi c’è la situazione politica interna e i rapporti coi popoli vicini,usi,costumi,religioni,classi sociali e abitudini di combattimento.
Cesare mostra estrema durezza o grande disponibilità e solidarietà e fa quasi sempre procedere allo scontro militare il tentativo di una trattativa o di un dialogo.In base all’accettare il dominio romano Cesare ordina le esecuzioni punitive.
Tono e stile
Nel de bello gallico il tono è volutamente distaccato:egli espone i fatti con obiettiva asciuttezza e sobrietà.Si astiene da commenti e considerazioni personali affidando i fatti alle circostanze.Egli usa una prosa sobria,chiara e il lessico è regolare e semplice.L’impianto morfologico della prosa cesariana è regolare.L’asciuttezza della scrittura fa si che l’uso delle figure retoriche sia limitato.
De Bello Civile
I commentarii de bello civili comprendono tre libri.Nel primo libro Cesare narra l’origine della guerra civile,l’uscita di Pompeo dall’Italia e le guerre in Spagna;nel secondo la guerra di Marsiglia ,l’elezione di Cesare a dittatore e il terzo espone le vicende successive alla guerra civile.
Tematiche
Cesare evidenza gli aspetti politici dello scontro con gli avversari.Il motivo politico è il tentativo di repingere dalla propria persona la traccia di rivoluzionario mentre Cesare si presenta come un uomo fedele alle leggi e non può che mettere sotto cattiva luce i suoi avversari accusandoli di aidità e arroganza.A queste caratteristiche negative degli avversari Cesare oppone le doti del suo esercito ed offre la sua immagine come capo esperto e intelligente ponendo sempre la forte intesa col suo esercito capace di resistere e ogni disagio.
Tono e stile
I toni polemici rendono l’opera più vivace rispetto al De bello gallico.Usa il discorso diretto e ciò spiega che Cesare mira a persuadere anziché informare ciò che accade nel de bello gallico.
CESARE
Nacque a Roma il 100 a.C.Discende dalla gens Iulia.La madre faceva parte di una famiglia vicina a
Silla mentre la zia Giulia era sposata con Mario.Cesare quindi si trovava a contendere il potere e
aderì alla fazione dei populares.
Cesare ricevette la formazione di Antonio Gnifone.Cesare compì il viaggio in Grecia per completare
gli studi. Successivamente sposò quattro donne ma il matrimonio non gradito fu quello con Cornelia
e per evitare reazioni del dittatore Silla partì per l’Asia dove imprese la carriera militare.Morta
Cornelia sposò Pompeia,nipote di Pompeo e Silla,poi ripudiata e infine prese in matrimonio
Calpurnia.
Quando Silla morì Cesare potè rientrare a Roma e cominciare la carriera politica.Nel 60 a.C con
Pompeo e Crasso formò il cosiddetto TRIUMVIRATO nel quale assunse un atteggiamento
democratico (accordo privato).
Riuscì a realizzare tutti i suoi obiettivi politici varando una serie di leggi che costruivano una solida
base per le future sorti di Roma.
Nel 58-52 a.C Cesare sottomise tutta la Gallia infatti chiese che gli venisse prorogato il comando
ma gli aristocratici con a capo Pompeo glielo negarono e Cesare col passaggio del rubicone
segnando così l’inizio della guerra civile conclusasi nel 48 a.C con la battaglia di Farsalo.Con la
morte di Pompeo e la fine di Catone non aveva più nemici così che potè governare da solo
ottenendo la dittatura annuale del 49 a.C.
46 dittatore per 10 anni e il 44 dittatore a vita.Nel 15 marzo del 44 un gruppo di congiurati(guidati
da Bruto) che credevano di restaurare la libertà lo uccisero.
DE BELLO GALLICO
Opera che attraverso alcuni interventi sarebbe potuta diventare un’opera di tipo storico.Cesare narra
le operazioni della guerra gallica dal 58 al 52 in sette libri a questi successivamente se ne aggiunge
un ottavo.Il De bello gallico è un’opera di carattere militare in cui sono trattate le strategie e le
tattiche di Cesare che evidenziano la superiorità militare dei romani.Nell’ottica guerresca rientrano
anche le perdite umane e massacri che Cesare non presenta con cedimenti emotivi ma sono
giustificati con motivazioni di tipo strategico:quei massacri sono la punizione dei nemici per non
aver accettato la superiorità dei romani.Lo scopo di Cesare è quello di presentare la sua immagine
come quella di un condottiero che riesce a far coincidere la gloria personale con il superiore
interesse per la repubblica romana per la quale combatte fieramente.
RAPPORTO COI SOLDATI
Cesare è il protagonista delle campagne militari in Gallia.Cesare utilizza un distacco voluto e l’uso
della terza persona e attribuisce parte dei suoi successi militari alla fedeltà del suo esercito a cui
mostra stima e riconoscenza;dedica a loro grande attenzione e incoraggiamento attraverso
allocuzioni nelle quali fa leva sulla fiducia da parte sua nelle qualità delle truppe.
I POPOLI STRANIERI
Cesare mostra particolare attenzione alle popolazioni con cui entra in rapporto e mette in evidenza
le popolazioni stanziate.Individua nella grande regione della Gallia tre parti i cui abitanti erano
chiamati Celti.Lo schema narativo si apriva con le notizie sulla regione poi c’è la situazione politica
interna e i rapporti coi popoli vicini,usi,costumi,religioni,classi sociali e abitudini di combattimento.
Cesare mostra estrema durezza o grande disponibilità e solidarietà e fa quasi sempre procedere allo
scontro militare il tentativo di una trattativa o di un dialogo.In base all’accettare il dominio romano
Cesare ordina le esecuzioni punitive.
TONO E STILE
Nel de bello gallico il tono è volutamente distaccato:egli espone i fatti con obiettiva asciuttezza e
sobrietà.Si astiene da commenti e considerazioni personali affidando i fatti alle circostanze.Egli usa
una prosa sobria,chiara e il lessico è regolare e semplice.L’impianto morfologico della prosa
cesariana è regolare.L’asciuttezza della scrittura fa si che l’uso delle figure retoriche sia limitato.