Anteprima
Vedrai una selezione di 6 pagine su 21
Tempo e la sua influenza nella vita ed evoluzione dell'uomo Pag. 1 Tempo e la sua influenza nella vita ed evoluzione dell'uomo Pag. 2
Anteprima di 6 pagg. su 21.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tempo e la sua influenza nella vita ed evoluzione dell'uomo Pag. 6
Anteprima di 6 pagg. su 21.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tempo e la sua influenza nella vita ed evoluzione dell'uomo Pag. 11
Anteprima di 6 pagg. su 21.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tempo e la sua influenza nella vita ed evoluzione dell'uomo Pag. 16
Anteprima di 6 pagg. su 21.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tempo e la sua influenza nella vita ed evoluzione dell'uomo Pag. 21
1 su 21
Disdici quando vuoi 162x117
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

IL TEMPO

“Poiché il tempo non è una persona che potremo raggiungere sulla strada

quando se ne sarà andata, onoriamolo con letizia e allegrezza di spirito quando

ci passa accanto.” (Wolfgang Goethe)

Liceo scientifico Michelangelo,anno scolastico 2008/2009.

Tesina d’esame a cura di Erica Lombardi 5° C.

Introduzione

Ho trovato particolarmente interessante trattare

l’argomento “tempo”, in quanto questa parola è presente

in ambiti diversi, con significati differenti tra loro. Infatti per

esempio in fisica viene visto come un intervallo all’interno

del quale avvengono o meno delle variazioni; mentre nella

letteratura italiana può essere visto come un divenire

perpetuo, o anche come dei barlumi di verità, degli istanti

nei quali si manifesta il mistero della vita; o filosoficamente

parlando il tempo è considerato come una struttura che ci

permette di conoscere il mondo circostante; o ancora

alcuni artisti vorrebbero rendere eterno l’effetto del tempo,

immortalandolo così all’interno delle loro opere; o per

esempio in scienze è definito come “ore e minuti” in cui

accadono certi fenomeni. Si può dunque notare che

esistono molteplici modi di vedere il tempo.

Fin dall’antichità l’uomo ha cercato di darsi delle risposte

riguardo il tempo e ha sempre cercato di dominarlo,

attraverso vari strumenti di misurazione.

Pur cambiando significato nelle varie ere il tempo ha

influenzato la vita e l’evoluzione dell’uomo in vari ambiti,

dal sociale alle scienze.

Spazio e Tempo: forme a priori di Kant…

Immanuel Kant (1724-1804), nativo della Prussia orientale, è il principale

esponente della filosofia illuminista, anche se la sua filosofia sarà

perennemente condizionata dall’amore che egli ha per la metafisica.

Nella sua dottrina Kant sostiene che c’è un soggetto pensante che ha il compito

di conoscere l’oggetto. Quest’ultimo può essere conosciuto tramite il

Fenomeno, ovvero l’oggetto quale si manifesta, o tramite il Noumeno, cioè

l’essenza dell’oggetto.

Nel 1796 scrive la “Critica della Ragion Pura”, egli disapprova coloro che usano

una “ragion pura” (puro = privo di materia), quindi chi attua un ragionamento

senza alcun riscontro nel mondo empirico.

Kant afferma che la conoscenza è divisa in due parti. Una è quella della

conoscenza sensibile, mentre l’altra è attribuita alla conoscenza intellettuale.

La dottrina sensibile è quella più semplice e viene analizzata per prima nella

“Estetica Trascendentale”.

Estetica Trascendentale,

dal greco “aìsthesis” che significa sensazione; in

quanto per la rivoluzione Copernicana attuata da lui stesso è il soggetto a

conoscere l’oggetto, perciò il primo possederà delle strutture conoscitive a

priori per conoscere la realtà sensibile.

<<Chiamo estetica trascendentale una scienza di tutti i principi a priori della

sensibilità>>.

Estetica

Nell’ Kant esplora quindi la sfera della sensibilità e ne esamina la sua

struttura.

La gnoseologia fenomenica si divide in tre parti:

sensazione:

1) La è un’azione che l’oggetto produce sul soggetto

modificandolo (come ad esempio, sentire caldo o freddo), qui il soggetto

è passivo.

sensibilità:

2) La è la capacità di ricevere sensazioni, il soggetto rimane

passivo.

intuizione:

3) L’ è la conoscenza immediata dell’oggetto, in questa fase non

c’è l’attesa, ma il soggetto è attivo in quanto anticipa l’oggetto. Codesta

facoltà la possiede solo la sensibilità, infatti l’intelletto umano non

intuisce, (sennò sarebbe un intelletto Divino), ma opera su dati che sono

stati forniti in precedenza dalla conoscenza sensibile.

Le intuizioni si distinguono in:

- “Intuizioni Empiriche”: il soggetto coglie l’oggetto nella sua unione di

materia forma. materia

e La è data dalle sensazioni che l’oggetto

forma

produce sul soggetto, mentre la non dipende dall’esperienza ma

intuizioni

viene direttamente dal soggetto. Per questo si hanno tante

empiriche quanti sono i fenomeni. forma.

- “Intuizioni Pure”: il fenomeno viene inteso solo nella sua Le forme

spazio tempo

sono molteplici, ma tutte hanno a che fare con lo e con il .

Spazio

E’ chiaro quindi che le “intuizioni pure” sono solamente due: e

Tempo . Esse quindi sono le forme conoscitive a priori del soggetto, in

materia

quanto non essendoci la non esiste un’esperienza precedente

all’intuizione. Spazio Tempo

E’ importante chiarire quindi che e per Kant non sono proprietà

dei fenomeni, come invece affermava Cartesio, ma sono proprie del soggetto,

in quanto è quest’ultimo a dare un ordine spazio-temporale al mondo

fenomenico.

<<Noi dunque abbiamo voluto dire, che ogni nostra intuizione non è se non la

rappresentazione di un fenomeno; che le cose, che noi intuiamo, non sono in

se stesse quello per cui noi le intuiamo, né i loro rapporti sono cosiffatti come

ci appaiono, e che, se sopprimessimo il nostro soggetto, o anche solo la natura

subbiettiva dei sensi in generale, tutta la natura, tutti i rapporti degli oggetti,

nello spazio o nel tempo, anzi lo spazio e il tempo stesso sparirebbero, e come

i fenomeni non possono esistere in sé, ma soltanto in noi>>.

Futurismo, concezione del tempo nelle opere di

Boccioni

Il Futurismo è un movimento letterario ed artistico, che nasce il 20 Febbraio

1909, giorno in cui il poeta Filippo Tommaso Marinetti pubblicò nel quotidiano

Le Figaro,

francese il “Manifesto del Futurismo”.

Il Futurismo si propone di rinnovare tutta la cultura, rifiutando completamente il

passato. I futuristi credono fermamente nel progresso e nel futuro, essi

esaltano tutte le innovazioni e vengono affascinati soprattutto della velocità,

della macchina, simbolo della vita moderna frettolosa e stressante.

Loro affermano che la cultura e l’arte siano ancora strettamente legati a valori

ormai superati, ideali che all’interno della nuova società massificata non

esistono più. Infatti vorrebbero che l’uomo si staccasse dalle tradizioni e

pensasse solo al futuro e al continuo rinnovamento di tutte le cose.

In pittura e in scultura il tema dominante sarà la ricerca degli effetti di

movimento, attraverso l’impiego di immagini ripetute dalla stessa figura

disposte in sequenza. Attraverso questa rappresentazione veniva messo in

rilievo la velocità, il cambiamento, il progresso.

Umberto Boccioni sarà uno dei principali artisti che aderiranno al Futurismo.

Nasce a Reggio Calabria il 19 Ottobre 1882, ma nella sua vita vivrà in diverse

città in quanto per il lavoro del padre saranno costretti spostarsi spesso. A

Catania consegue il diploma in un istituto Tecnico. Nel 1899 si trasferisce a

Roma dove frequenterà la “Scuola Libera del Nudo”. In seguito inizierà a

frequentare gli ambienti culturali, e a conoscere artisti a lui contemporanei,

come per esempio Giacomo Balla. Nel 1906 si reca a Parigi, rimanendo molto

affascinato per la modernità della città e 4 anni dopo scrive, insieme ad altri

artisti, il “Manifesto della Pittura Futurista”. La sua prima esposizione futurista

si vedrà nel 1912 nella Galerie Bernheim-Jeune a Parigi, inizia qui a dare alle

sue opere il nuovo valore estetico del movimento, definito da Boccioni

Dinamismo Plastico. tempo

Boccioni vuole rendere eterno lo scorrere del .

<<Quando parliamo di movimento, vogliamo avvicinarci alla sensazione pura,

creare cioè la forma nell’intuizione plastica. Creare la durata dell’apparizione,

vivere l’oggetto nel suo manifestarsi>>.

Egli fu l’autore della scultura astratta “Forme uniche nella continuità dello

spazio” (1913), scrive il “Manifesto della Scultura Futurista”, dove riprende le

teorie sul dinamismo e sulla simultaneità già formulate nel precedente

Dinamismo

“Manifesto”. Rifiuta la staticità, e applica alla scultura il concetto di

Plastico. Sviluppa così le linee-forza che delineano le traiettorie di un oggetto in

movimento nello spazio. In questo modo l’osservatore vede le figure in un

continuo divenire.

"La scultura deve quindi far vivere gli oggetti rendendo sensibile, sistematico e

plastico il loro prolungamento nello spazio, poiché nessuno può più dubitare

che un oggetto finisca dove un altro comincia e non v'è cosa che circondi il

nostro corpo: bottiglia, automobile, casa..."

Forme uniche nella continuità dello spazio, 1913.

Bronzo, alt.110 cm.

New York, Metropolitan Museum of Modern Art.

Dinamismo di un ciclista, 1913.

Un’opera dai colori brillanti, che rappresenta un uomo in sella a una bicicletta,

vengono così messi in rilievo il dinamismo e la velocità. C’è una fusione tra

l’uomo, la bicicletta e l’ambiente circostante, li tutto è disegnato tramite dei

tagli diagonali. Sentimento del Tempo

Ungaretti, e il

Giuseppe Ungaretti nasce il 10 Febbraio 1888 ad Alessandria d’Egitto. All’età di

due anni subisce il primo lutto familiare: la morte del padre, ma

complessivamente l’infanzia trascorsa in Egitto lascerà in lui bei ricordi esotici

che canterà spesso nelle sue poesie. Nel 1912 si trasferisce a Parigi per

studiare e nel 1914 giunge in Italia, allo scoppio del conflitto si schiera come

interventista.

L’esperienza della guerra lo porterà poi ad una riflessione sulla solidarietà e

sulla collettività umana. Nel 1916 inizia a pubblicare le sue opere. Dopo un

soggiorno di tre anni a Parigi torna in Italia nel 1923, e due anni dopo firma il

Manifesto degli intellettuali fascisti. La 2° guerra mondiale lascerà in lui un

profondo dolore per la perdita di familiari e amici.

Dal 1916 al 1969 pubblica varie opere.

E nella notte tra il 1° e il 2° Giugno il poeta si spegne.

Sentimento del Tempo

Il , elaborato nel 1933, raccoglie tutte le poesie

posteriori al 1919.

In quest’opera si riscontra all’interno della poetica ungarettiana, infatti qui il

poeta supera l’autobiografismo proprio degli scritti precedenti, ed inoltre viene

modificato lo stile ermetico.

nell’Allegria

Mentre (1931) il tempo era visto come “folgorazione”, in quanto le

singole poesie dovevano cercare l’illuminazione, ovvero quell’istante, quella

frazione di tempo nella quale si manifestava il mistero della vita; ora invece il

tempo è continuo, è un divenire perpetuo in cui si alternano distruzione e

rinascita. Il tempo è precario rispetto all’eterno.

La poesia dà voce ai conflitti eterni, quali la ricerca di certezze, il rimpianto di

un’innocenza perduta. I temi trattati sono, oltre al mistero della vita, la

memoria e la morte, la poesia ha il compito di impedire che i ricordi

svaniscano.

In questa raccolta Ungaretti si ispira ad un lessico classico, la sintassi è più

articolata e i metri usati sono quelli propri della tradizionale poetica italiana. E’

ormai pressoché assente la ricerca della parola, vista come elemento così

importante tanto da poter caratterizzare da sola un verso.

Roma è la città nella quale si collocano le liriche della raccolta. Per il poeta

Roma è la città eterna, nella quale vive il sentimento del tempo, in quanto con

i suoi monumenti è ricca di memorie storiche, è l’esempio perfetto dello

trascorrere del tempo, mostra perennemente il suo passato e come il tempo lo

trasformi, è un sovrapporsi di tempi storici, che l’uomo converte in memoria e

tradizione.

Questa concezione del tempo assume anche connotazioni religiose, perché

questo continuo processo di distruzione e rinascita, crea un divario tra la

perfezione della creazione divina e l’instabilità della condizione umana.

Caratteristici sono i riferimenti alla mitologia greco-romana, come ad esempio

Crono (Dio del tempo), egli mette in chiaro il significato che assume tutta la

raccolta, ovvero l’eternità che viene cercata dall’uomo in questa vita tramite la

poesia, si può raggiungere solo dopo la morte.

Sentimento del tempo

«Ci sono tre momenti nel del mio modo di sentire

successivamente il tempo. Nel primo mi provavo a sentire il tempo nel

paesaggio come profondità storica; nel secondo, una civiltà minacciata di

morte mi induceva a meditare sul destino dell’uomo e a sentire il tempo,

Sentimento del tempo,

l’effimero, in relazione con l’eterno; l’ultima parte del ha

L’Amore,

Dettagli
Publisher
21 pagine
656 download