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La figura di Cesare Lombroso, noto criminologo veronese attivo a Torino secondo i metodi della filosofia positivista del XIX secolo
Materie trattate: Filosofia, storia
0. Indice
1. Prefazione: La fisiognomica nella storia
2. Cesare Lombroso
2.0 Cenni biografici
2.1 Figura professionale e principali caratteristiche del suo metodo d’indagine
2.2 Eziologia del genio e del delitto
2.2.1 Eziologia del genio e del delitto: L’azione della civiltà
2.2.2 Eziologia del genio e del delitto: Influssi naturali ed etnici
2.2.3 Eziologia del genio e del delitto: Influssi sociali
2.3 Caratteristiche principali del delinquente: forme di atavismo
2.4 Delinquenti ed alienati: tipi e modelli
2.5 Fisiognomica criminale
2.6 La forma della criminalità femminile: la donna prostituta e delinquente
2.7 Il manicomio criminale
2.8 Gaetano Bresci regicida
2.9 “Il soffio dell’antisemitismo”
2.10 Appendice: il “museo di antropologia criminale C. Lombroso” a Torino
2.10.1 Le collezioni
3. Bibliografia - Note 3
1. Prefazione: La fisiognomica nella storia
Riferimenti a relazioni tra l'aspetto di una persona ed il suo carattere risalgono all'antichità e si
possono rinvenire in alcune antiche poesie greche. Le prime indicazioni allo sviluppo di una teoria
in questo senso risultano nell'Atene del V secolo a.C. dove un certo Zopyrus si proclamava esperto
di quest'arte. Il filosofo Aristotele, nel IV secolo a.C., si riferiva spesso a questo tipo di teorie anche
con citazioni letterarie. Aristotele stesso era d'accordo con queste teorie come testimonia un
passaggio di (2.27).
Analitici primi
«È possibile inferire il carattere dalle sembianze, se si da per assodato che il corpo e l'anima
vengono cambiati assieme da influenze naturali: dico 'naturali' perché se forse, apprendendo la
musica, un uomo fa qualche cambiamento alla sua anima, questa non è una di quelle influenze che
sono per noi naturali; piuttosto faccio riferimento a passioni e desideri quando parlo di emozioni
naturali. Se quindi questo è accettato e anche il fatto che per ogni cambiamento c'è un segno
corrispondente, e possiamo affermare l'influenza e il segno adeguati ad ogni specie di animale,
saremmo in grado di inferire il carattere dalle sembianze».
Il testo greco è un po' oscuro ma sembra che Aristotele si riferisca alle caratteristiche nella natura di
ogni animale che si ritenevano presenti nei loro musi, per esempio l'evidente predisposizione del
koala per le foglie di eucalipto che egli suggerisce potrebbe essere analizzata in cerca di
corrispondenze. Il primo trattato sistematico sulla fisiognomica giunto fino ad oggi è il volumetto
attribuito ad Aristotele ma più probabilmente frutto della sua scuola. È diviso in due
Physiognomica
parti e quindi probabilmente in origine erano due lavori separati. La prima sezione tratta soprattutto
del comportamento umano sorvolando su quello degli animali. La seconda sezione è incentrata sul
comportamento animale dividendo il regno animale in maschile e femminile. Da questo vengono
dedotte corrispondenze tra l'aspetto umano ed il comportamento. Dopo Aristotele, i trattati più
importanti sono:
Polemo di Laodicea, (II secolo a.C.), in greco
de Physiognomonia
• Adamanzio il Sofista, (IV secolo a.C.), in greco
Physiognomica
• Anonimo latino, (IV secolo a.C.)
de Phisiognomonia
•
Il principale esponente della fisiognomica moderna è stato il pastore svizzero Johann Kaspar
Lavater (1741 - 1801) che fu amico, per un breve periodo, di Goethe. Il saggio di Lavater sulla
fisiognomica fu pubblicato per la prima volta in tedesco nel 1772 e divenne subito popolare. Venne
poi tradotto in francese ed inglese influenzando molti lavori successivi. Le fonti principali dalle
quali Lavater trasse conferma per le sue idee furono gli scritti di Giambattista della Porta (1535 -
1615) e del fisico e filosofo inglese Thomas Browne (1605 - 1682) del quale lesse ed apprezzò
In questo lavoro Browne discute della possibilità di dedurre le qualità interne di un
Religio medici.
individuo dall'aspetto esteriore del viso:
«Nei tratti del nostro volto è scolpito il ritratto della nostra anima».
In seguito Browne affermò le sue convinzioni sulla fisiognomica nella sua opera Christian Morals
(1675 circa):
«Poiché il sopracciglio spesso dice il vero, poiché occhi e nasi hanno la lingua, e l'aspetto
proclama il cuore e le inclinazioni basta l'osservazione ad istruirti sui fondamenti della
fisiognomica[…]. Spesso osserviamo che persone con tratti simili compiono azioni simili. Su questo
si basa la fisiognomica». 4
A Thomas Browne è accreditato l'uso della parola “caricatura” in inglese, sulla quale si cercò di
basare con fini illustrativi l'insegnamento della fisiognomica. Browne possedeva alcuni scritti di
Giambattista della Porta tra cui nel quale egli sosteneva che non sono gli
Della celeste fisionomia
astri ma il temperamento ad influenzare sia l'aspetto che il carattere. In De humana physiognomia
(1586) Porta usò delle xilografie di animali per illustrare i tratti caratteristici dell'uomo. I lavori di
Porta sono ben rappresentati nella libreria di Thomas Browne ed entrambi erano sostenitori della
— cioè, le strutture fisiche in natura come le radici, i gambi ed i fiori di una
dottrina delle firme
pianta, sono chiavi indicative o delle loro proprietà medicamentose.
firme
Tavole tratte dall’opera di Giambattista della Porta
“De ”
humana physiognomonia [vol. 3]
5
Cesare Lombroso
2
1F
Ritratto di Cesare Lombroso. Torino, Museo di antropologia criminale.
6
2. Cenni biografici
Nasce il 6 novembre da Zefora Levi e Aronne Lombroso, una famiglia di
1835 commercianti israeliti, a Verona, dove frequenta le scuole elementari e di umanità.
Si iscrive alla facoltà di medicina a Pavia.
1852 Continua gli studi di medicina prima a Padova poi a Vienna, dove entra in contatto
1854-55 con la scuola anatomico-clinica legata ai nomi di Josef Skoda e Karl Rokitansky.
Si laurea in medicina all’Università di Pavia.
1858 Dopo il conseguimento della laurea in chirurgia all’Università di Genova, si arruola
1859 volontario e prende parte alla campagna di guerra come medico dell’esercito
piemontese.
Inviato in Calabria con l’esercito per la lotta contro il brigantaggio, si dedica ad
1862 osservazioni medico-antropologiche e a inchieste sull’igene locale che danno origine
a Dell’igene nelle Calabrie.
Trasferito a Pavia come medico militare, inizia un corso libero di clinica delle
1863 malattie mentali e di antropologia.
Riceve un premio dal Reale Istituto Lombardo di Scienze e Lettere per lo studio
1867 e diventa professore
Azione degli astri e delle meteore sulla mente umana
straordinario di clinica delle malattie mentali.
Sposa Mina Debenedetti. Nel corso di una autopsia scopre anomalie atavistiche
1870 nel cranio del delinquente Villella.
Pubblica i risultati dell’autopsia di Villella col titolo Esistenza di una fossa occipitale
1871 Nasce la figlia Paola.
mediana nel cranio di un delinquente.
Fa ritorno a Pavia. Escono la memoria Sull’istituzione dei manicomi criminali in
1872 e Nasce la seconda figlia Gina.
Italia Genio e Follia.
Diventa professore straordinario di medicina legale, tossicologia e igiene a Pavia
1874-75 nasce il terzo figlio Aronne Arnaldo.
Pubblica presso la casa editrice Hoepli. Diventa professore
L’uomo delinquente
1876 ordinario di medicina legale e di igiene pubblica all’Università di Torino e fa intensa
opera di propaganda tra i contadini sui problemi della pellagra. Nasce il quartogenito
Leo.
Esce Si occupa del
Sull’incremento del delitto in Italia e sui mezzi per arrestarlo.
1879 clamoroso caso Passanante.
E’ nominato membro Ordinario del Consiglio sanitario della provincia di Torino.
1881 7
Esce una nuova edizione ampliata di Muore il figlio Leo.
Genio e follia.
1882 A novembre partecipa a Roma al I Congresso di antropologia criminale, che aveva
1885 contribuito ad organizzare e che si tenne insieme al Congresso Internazionale
penitenziario. In questa occasione vi fu un’esposizione di materiale psichiatrico e
criminologico.
Esce l’opera conclusiva sulla pellagra, il Trattato profilattico e clinico sulla pellagra.
1892 Si costituisce ufficialmente a Torino il Museo di Psichiatria e antropologia criminale
con l’appoggio del Ministero dell’Interno e di Grazia e Giustizia.
Pubblica Aderisce alla
La donna delinquente, la prostituta e la donna normale.
1893 sezione di Torino del partito socialista italiano.
Pubblica e l’ultima versione dell’Uomo
L’antisemitismo e le scienze moderne di
1894 Muore il figlio Aronne Arnaldo.
genio.
A Torino si inaugura il Museo di psichiatria e criminologia.
1898 Raccoglie i suoi interventi politici in Si dimette da consigliere
Il momento attuale.
1904 comunale ed esce dal Partito socialista.
A Torino si tiene il VI Congresso di antropologia criminale che tributa grandi
1906 onoranze a Lombroso. Gli viene offerto il volume celebrativo L’opera di Cesare
Lombroso nella scienza e nelle sue applicazioni.
Muore il 19 ottobre e nelle disposizioni testamentarie lascia al Museo le sue spoglie.
1909 8
2.1 Figura professionale e principali caratteristiche del suo metodo d’indagine 3
«Io scrivo e descrivo quello che vedo, senza preoccuparmi di ciò che potrà dirsene» 2F
Per rintracciare una matrice, certo non l’unica ma la più importante del percorso scientifico di
Lombroso è indispensabile partire dalla sua figura di medico. È ciò che lo colloca con storica
concretezza tra quella intellettualità scientifica italiana che intorno alla metà del xıx secolo si
riconosceva a tutti gli effetti come “generazione ereditaria” di quel sapere teorico-pratico atto a
leggere in maniera esauriente la realtà sanitaria della nazione (salute/malattia, rapporto dell’uomo
con l’ambiente, normalità e differenze sociali) ed esprimere progetti per modificarla. Lombroso in
particolare si pone come figura di primo piano delle vicende di questa nuova categoria di tecnici:
osserva la realtà con sguardo accorto e prettamente clinico, la studia e la classifica con l’esercizio
della diagnosi differenziale, propone terapie e prevenzione per tutti i diversi problemi che affronta.
Seppur protagonista a tutti gli effetti di questa nuova figura sociale, in lui convergono numerosi
aspetti acquisiti dalla tradizione positivista e numerose forme di novità ed originalità: in particolare
intraprese parecchi studi di anatomia comparata con Charles Darwin. Sono numerose le lettere a
tema scientifico tra il medico veronese ed il naturalista di Shrewsbury, incentrate in particolare sulle
analogie tra evoluzione animale ed umana per quanto riguarda le teorie di Lamarck sull’ereditarietà
dei caratteri acquisiti. In una lettera allo stesso Darwin, Lombroso, dopo una attenta ricerca
condotta su 95 facchini di vario genere sull’ipertrofia delle vertebre e del tessuto connettivo adiposo
sottocutaneo provocata dal peso delle merci trasportate, conclude che il motivo delle intumescenze
è lo stesso che ha portato alla formazione delle gobbe dei cammelli, in quanto ambedue
manifestazioni delle medesime pressioni dei carichi. Dopo aver apportato numerose prove a favore
della sua teoria (in relazione anche alla struttura anatomica differente di dromedari e cavalli)
conclude sostenendo che «nella natura tutto si viene a congiungere e ravvicinare dai punti più
diversi, sicché un tumoretto professionale dell’uomo spiega un carattere anatomico degli
4 . Altri segni ereditati dalla scuola positivista, la quale vedeva nella scienza l’unico
animali» 3F
modello di conoscenza possibile, riguardano il suo metodo di indagine di natura empirista che può
essere accostato a quello baconiano. Il suo modello di studio si configura in 3 principali momenti:
L’osservazione di anomalie fisio-patologiche attraverso un numero consistente di esperimenti;
1. Lo studio accurato di questi esperimenti attraverso la raccolta ordinata dei risultati ottenuti;
2. La formulazione delle conclusioni.
3.
Largo spazio viene dato alla statistica come metodo per riportare su carta il ritorno invariabile,
Secondo
periodico e necessario di questi sciagurati eventi, liberandoli dall’incertezza del fato.
Lombroso il vero carattere che distingue la nostra dalle epoche antiche, sta nel trionfo della cifra