Concetti Chiave
- Il carme di Catullo esprime la volontà di porre fine a un rapporto amoroso ormai esaurito con Lesbica.
- Il c.8 è considerato un esempio di abile lavoro poetico, nonostante l'apparente immediatezza espressiva.
- La struttura del carme segue il modello della "composizione anulare", con due parti distinte e un richiamo al verso iniziale.
- Catullo alterna diversi piani temporali, passando dal presente al passato e proiettandosi nel futuro.
- Il trimetro giambico ipponatteo scelto da Catullo riflette la sofferenza e l'intensità emotiva del poeta.
Basta con le follie
Miser Catulle, desinas ineptire,
et quod vides perisse perditum ducas.
Fulsere quondam candidi tibi soles,
cum ventitabas quo puella ducebat
amata nobis quantum amabitur nulla.
Ibi illa multa cum iocosa fiebant,
quae tu volebas nec puella nolebat.
Fulsere vere candidi tibi soles.
Nnunc iam illa non vult: tu quoque, impotens, noli,
nec quae fugit sectare, nec miser vive,
sed obstinata mente perfer, obdura.
Vale, puella, iam Catullus obdurat,
nec te requiret nec rogabit invitam.
at tu dolebis, cum rogaberis nulla.
Scelesta, vae te, quae tibi manet vita?
Quis nunc te adibit? cui videberis bella?
quem nunc amabis? cuius esse diceris?
quem basiabis? cui labella mordebis?
At tu, Catulle, destinatus obdura.
In seguito agli infiniti tradimenti di Lesbica, l’amore tra la donna e il poeta sta per giungere al discidium, la separazione definitiva. Catullo affida a questo carme le sue meditazioni e, soprattutto, l’espressione della sua volontà di porre fine a un rapporto che sembra ormai del tutto esaurito.
Nonostante i critici abbiano spesso considerato il c.8 come uno schietto sfogo poetico, al solito non bisogna confondere l’immediatezza dell’espressione catulliano con l’improvvisazione: la stessa complessità organizzativa del carme, in cui si intrecciano diversi piani espressivi e temporali dimostra che esso è frutto di un abilissimo lavoro poetico.
Il carme, secondo il modello della Ringkomposition, “composizione anulare”, si chiude con un esplicito richiamo al verso iniziale, è infatti sapientemente diviso in due parti: nella prima (vv1-11) Catullo parla a se stesso. Nella seconda parte (vv 12-19) il poeta si rivolge invece direttamente a Lesbica, comunicandole l’esito della precedente riflessione. Anche dal punto di vista temporale la lirica conosce un alternarsi di piani, in quanto si apre nel presente (vv 1-2) per poi rifugiarsi nel passato (vv 7), tornare al presente (vv 9-12), spingersi nel futuro (vv 13-18) e concludersi ancora nel presente (v 19). Anche sul piano metrico le scelte di Catullo appaiono fortemente meditate: il metro prescelto, il trimetro giambico ipponatteo, con il su andamento spezzato nell’ultimo piede semantizza aritmicamente la sofferenza dell’animo del poeta, che pure tenta di contenere nei singoli versi (mai legati fra loro da enjambements) il succedersi delle argomentazioni razionali e dei ricordi.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale del carme di Catullo?
- Come è strutturato il carme di Catullo?
- Quali scelte metriche ha fatto Catullo nel suo carme?
Il tema principale del carme è la decisione di Catullo di porre fine alla sua relazione con Lesbica, esprimendo la sua volontà di separarsi definitivamente dopo i tradimenti subiti.
Il carme è diviso in due parti: nella prima parte Catullo parla a se stesso, mentre nella seconda si rivolge direttamente a Lesbica. La struttura segue il modello della "composizione anulare" e alterna diversi piani temporali.
Catullo ha scelto il trimetro giambico ipponatteo, caratterizzato da un andamento spezzato nell'ultimo piede, per riflettere aritmicamente la sofferenza del suo animo, mantenendo i versi separati senza enjambements per contenere le argomentazioni razionali e i ricordi.