Concetti Chiave
- La Germania di Tacito è un'opera etnografica che descrive il territorio e gli abitanti della Germania.
- Tacito utilizza fonti scritte, principalmente la Bella Germaniae di Plinio il Vecchio, dimostrando fedeltà storica.
- L'opera contrappone la corruzione dei Germani ai costumi romani, evidenziando le loro energie guerriere.
- La Germania viene vista come un'opportunità di espansione per Roma, in un periodo di bisogno di nuove risorse.
- Il testo è stato frainteso nel tempo, influenzando idee di "razza pura" durante la seconda guerra mondiale.
Germania di Tacito
La Germania è una delle opere più famose dello scrittore latino Publio Cornelio Tacito, una delle più studiate e sicuramente una delle più tradotte, soprattutto poiché è proprio dal suo primo libro che i tedeschi appresero (travisando completamente – o forse piegando a proprio vantaggio – il testo di Tacito) quel concetto di 'razza pura' che si sviluppò particolarmente nel periodo della seconda guerra mondiale e del Terzo Reich.
La Germania è infatti una semplice etnografia, che trova i suoi precedenti letterari nella cultura ellenistica, in alcune monografie di Seneca non particolarmente famose, nel De Bello Gallico composto in guerra da Cesare, o ancora negli excursus propri delle opere di Sallustio e Livio.
L'argomento di cui l'opera tratta, in modo facilmente intuibile, è la descrizione della Germania, dal suo territorio ai suoi abitanti.
Le fonti di Tacito furono scritte (e quindi gli storici hanno potute confrontarle alle originali e trovare in Tacito uno storico sorprendentemente fedele a tali fonti) e si tratta principalmente della Bella Germaniaescritta da Plinio il Vecchio.
I temi principali sono la corruzione dei Germani (a cui Tacito contrappone il costume romano), le energie guerriere di cui questi sono pervasi, che li rende pericolosi. La Germania è inoltre dipinta come il luogo perfetto per espandersi, per il popolo romano: ciò è dovuto anche al contesto in cui l'opera fu scritta (ovvero con Traiano sul Reno, determinato alla guerra), in cui vi era bisogno che i Romani partissero alla ricerca di fondi per incrementare la ricchezza statale in pericolo.