Concetti Chiave
- Durante l'età Flavia, tre poeti, influenzati da Virgilio e Ovidio, rinnovano il genere epico, esaltando le gesta imperiali.
- Stazio, trasferitosi giovane a Roma, guadagna il favore dell'imperatore Domiziano grazie alle sue recitazioni poetiche.
- Le opere di Stazio includono poemi epici come la Tebaide e l'Achilleide, oltre al poema storico De bello Germanico e la raccolta delle Silvae.
- Le Silvae di Stazio, caratterizzate da componimenti estemporanei, offrono un'importante descrizione della società e cultura dell'epoca.
- La Tebaide, ispirata all'Eneide, combina tradizione e modernità, ponendo enfasi sul fato e presentando personaggi stereotipati.
L'epica nell'età flavia e Stazio
La trasformazione del genere
Durante l’età Flavia il genere epico, la cui ripresa era stata da sempre fortemente incitata dagli imperatori perché ritenuto il gene re più adatto ad esaltare le gesta imperiali, venne portato avanti da tre poeti che condividevano, oltre ai modelli (Virgilio e Ovidio), anche una concordanza di gusto e di clima culturale
Stazio
Vita
Si trasferisce con il padre a Roma quando è ancora giovane e a causa dei successi delle sue recitazioni pubbliche e nelle gar e di poesia si guadagna il favore dell’imperatore Domiziano.
Le opere
La produzione letteraria di Stazio è costituita da due poemi epici, la Tebaide e l’Achilleide, da un poema storico sulle gest a di Domiziano -il De bello Germanico- e la raccolta delle Silvae, versi occasionali su commissione in metri vari.
Le silvae
Il titolo stesso, che pare significare “schizzi”, allude al carattere estemporaneo e di improvvisazione dell’opera; nonostante questi i componimenti sono organizzati in serie e ciascun carme segue la struttura tradizionale, adattata di volta in volta alla circo stanza. I temi sono vari, soprattutto di lode e ringraziamento, ma offrono un’accurata descrizione di ambienti, personaggi, gusti e abitudini dell’epoca. Si tratta quindi di un’opera dalla grande importanza storica in quanto mostra, ad esempio attraverso i carme descrittivi, il gusto per l’artificioso e per la trasformazione in spectaculum della natura e, con le poesie cortigiane, lo sviluppo del culto imperiale e la mentalità e i valori di questo sistema sociale e delle figura impegnate nella vita pubblica; Stazio presta alle figure di alta estrazione sociale i propri servigi poetici, mostrandosi quindi perfettamente inserito nella gerarchia della del tempo, ma spicca comunque stilisticamente nonostante i temi aridi e adulatori.
Tebaide.
La Tebaide è un'opera a tema mitologico che tuttavia rimanda evidentemente, con la sua "guerra fra fratelli", al Bellum civil e. L'argomento attorno a cui ruota la narrazione è il mito dei Sette contro Tebe: la storia che si coll oca all'interno della saga tebana, secondo cui Edipo dopo aver vinto la Sfinge che terrorizzava i tebani acquisisce il diritto a regnare sulla città diventando però inconsapevolmente assassino del padre e sposo della madre, vede come protagonista i due figli di Edipo; nonostante si fossero accordati per regnare a turno uno dei due decide di cacciare l'altro che, dopo essere stato allontanato dalla città, organizza con l'aiuto del re di Argo e di altri cinque perso naggi, e dei rispettivi eserciti, una spedizione militare contro Tebe, che termina con la reciproca uccisione dei due fratelli in battaglia.
La Tebaide si ispira all'Eneide, ponendosi però nei confronti di quest'opera considerata irraggiungibile con umile rispetto: Stazio divide la sua opera in dodici libri ulteriormente, suddivisi in due esadi incentrati l'uno sulla guerra presso le mura di Tebe e l'altro sul viaggio dei Sette verso la città in questione. Tuttavia la Tebaide si rifà anche ad Omero, ad Ovidio per la tecnica narrativa e a Seneca, crean do così un forte contrasto fra modernità e tradizione.
Tale contrasto si manifesta anche nell'apparato divino in quanto pur essendo presente la divinità viene data più enfasi al fa to secondo un gusto più moderno; in questo modo però le divinità perdono spessore e si appiattiscono tendendo a diventare la personificazione di concetti astratti
Anche i personaggi vengono appiattiti dalle leggi del cosmo e dalla predestinazione finendo così per incarnare dei modelli stereotipati come ad esempio il tiranno, l'iracondo ecc.
Il grande numero di personaggi comporta l'assenza di un vero e proprio protagonista e una trama complessa, in cui tuttavia non vi sono dispersioni in quanto anche gli inserti e gli episodi più lunghi risultano essere ampiamente funzionali alla trama -Pur non presentando riferimento espliciti alla contemporaneità essa allude chiaramente al Bellum civile, paragonandola quindi ad una guerra fra titani specularmente uguali, e pone il problema etico del poter vivere sotto i tiranni continuando comunque a rispettare la morale.
L'achilleide.
L'opera è incompiuta e tratta quindi solamente le vicende di Achille a Sciro, prima della guerra di Troia -Il tono è più disteso e idilliaco della Tebaide (non si sa se per una precisa scelta poetica o per il tema)
È un progetto decisamente più ambizioso della Tebaide in quanto con il proprio intento (narrare tutta la vita di Achille) pare mir are un audace confronto con Omero e con il titolo all'Eneide di Virgilio.
Domande da interrogazione
- Qual è il contesto storico e culturale dell'epica nell'età Flavia?
- Chi era Stazio e quale fu il suo rapporto con l'imperatore Domiziano?
- Quali sono le opere principali di Stazio e quali temi trattano?
- Qual è il significato e la struttura delle "Silvae" di Stazio?
- Come si differenzia la "Tebaide" di Stazio rispetto all'"Eneide" di Virgilio?
Durante l'età Flavia, l'epica era fortemente promossa dagli imperatori per esaltare le gesta imperiali. Poeti come Stazio, influenzati da Virgilio e Ovidio, contribuirono a questo genere condividendo un gusto e un clima culturale comune.
Stazio si trasferì a Roma con il padre da giovane e, grazie al successo delle sue recitazioni pubbliche, guadagnò il favore dell'imperatore Domiziano.
Le opere principali di Stazio includono i poemi epici "Tebaide" e "Achilleide", un poema storico "De bello Germanico" e la raccolta "Silvae". Queste opere trattano temi mitologici, storici e occasionali, spesso con lode e ringraziamento.
Le "Silvae" sono componimenti estemporanei e improvvisati, organizzati in serie. Offrono descrizioni dettagliate di ambienti e personaggi dell'epoca, riflettendo il gusto per l'artificioso e il culto imperiale.
La "Tebaide" si ispira all'"Eneide" ma si pone con umile rispetto verso di essa. Stazio divide l'opera in dodici libri, ispirandosi anche a Omero e Ovidio, creando un contrasto tra modernità e tradizione, con un'enfasi sul fato e personaggi stereotipati.