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Concetti Chiave

  • Lucio Anneo Seneca, nato a Cordoba nel 4 a.C., si trasferisce a Roma dove studia retorica e filosofia sotto influenze stoiche e pitagoriche.
  • La sua carriera politica inizia a Roma ma viene interrotta da esili e accuse, culminando con la sua riabilitazione e ruolo di consigliere sotto l'impero di Nerone.
  • Nonostante il successo iniziale nella politica di equilibrio tra potere imperiale e aristocrazia, la sua influenza diminuisce con l'ascesa di Tigellino nel 62 d.C.
  • Seneca è coinvolto nella congiura antineroniana del 65 d.C. e si suicida, divenendo un simbolo di autonomia spirituale e intellettuale.
  • Le opere di Seneca includono i Dialogi di carattere filosofico, i Naturales Questiones di carattere scientifico, e tragedie di argomento greco.
In questo appunto di letteratura latina viene descritta attentamente la biografia dell'autore latinoLucio Anneo Seneca, vissuto nella Roma imperiale sotto l'impero di Nerone. Si descrive la sua vita, la sua formazione, il suo stile letterario ed in particolare modo le sue opere letterarie più celebri che ci vengono presentate nelle linee generali.

Indice

  1. Vita di Lucio Anneo Seneca
  2. Opere

Vita di Lucio Anneo Seneca

Lucio Anneo Seneca (Cordoba 4 ca a.C. ¬ Roma 65 d.C.) nacque da Seneca il retore e da Elvia, secondogenito di tre figli. Si recò da bambino a Roma, dove frequentò le migliori scuole di retorica e quelle dei principali maestri della filosofia, quali lo stoico Attalo e Papirio Fabiano, vicino alla scuola stoico-pitagorica dei Sestii, caratterizzata da interessi naturalistici e da un forte rigorismo morale. vita ed opere di Lucio Anneo SenecaDopo un lungo soggiorno in Egitto (26-31 d.C.), che arricchì la sua curiosità filosofica e scientifica, intraprese a Roma la carriera forense e il cursus honorum e conseguì la carica di questore. Fu decisamente inviso a Caligola che, forse per una controversia giudiziaria, lo condannò a morte nel 39 d.C.; fu salvato solo per l'intervento di una donna, amante dell'imperatore. Con Claudio la sua posizione si aggravò: nel 41 d.C. venne accusato da Messalina, moglie dell'imperatore, di aver commesso adulterio con Giulia Livilla, sorella di Caligola e figlia minore di Germanico, e condannato all'esilio in Corsica. Seneca vi restò otto anni, finché Agrippina Minore, la nuova moglie di Claudio, gli fece revocare l'esilio e lo richiamò a corte. La sua carriera politica riprese con la carica di pretore; il suo prestigio politico aumentò quando Agrippina lo scelse come pedagogo del figlio di primo letto, Lucio Domizio Nerone, destinato, nei progetti materni, alla successione di Claudio, da cui era stato adottato. Nel 53 d.C. divenne imperatore Nerone e Lucio Anneo Seneca fu al suo fianco, condividendo con il solo Afranio Burro, prefetto del pretorio, il ristrettissimo "consiglio del principe". Con tutta la prudenza possibile cercò di guidare nei primi anni del principato la politica e la vita del giovanissimo principe: è il periodo del buon governo, in cui venne attuata una difficile politica di equilibrio tra il potere imperiale e quello dell'aristocrazia senatoria, cui apparteneva lo stesso Seneca. I provvedimenti tendenti a restituire il prestigio al Senato e a ottenere il favore della plebe indicano che la politica di Seneca ebbe successo, non senza però gravi compromessi da parte del filosofo. Nulla dicono le fonti circa una sua corresponsabilità nell'avvelenamento di Britannico, fratellastro dell'imperatore e da questi fatto uccidere, ma neppure esiste traccia di una sua opposizione. Del matricidio perpetrato da Nerone (59 d.C.) il filosofo dovette essere, per lo meno, il regista nelle fasi difficili, quando si trattò di costruire una copertura autorevole di fronte al Senato. La morte di Burro (62) e l'ascesa di Tigellino, nuovo prefetto del pretorio, orientarono la politica di Nerone sempre più in senso antisenatorio e segnarono la fine dell'influenza di Seneca, il cui ruolo divenne insopportabile per l'imperatore. Nello stesso anno fu congedato dalla corte e la meditazione sulla morte, che sempre aveva scandito la sua riflessione, divenne da allora il suo più assiduo esercizio nelle composizioni e nella vita. Quando nel 65 fu scoperta la congiura antineroniana dei Pisoni, Lucio Anneo Seneca, coinvolto e condannato a morte, si tolse la vita: quel suicidio "stoico", di cui resta testimonianza in una pagina mirabile di Tacito, doveva assumere significato esemplare di autonomia spirituale e intellettuale nei secoli successivi, soprattutto nel mondo cristiano.

Seneca, Lucio Anneo (12583) articolo

Opere

Della vasta produzione letteraria di Lucio Anneo Seneca le opere che occupano maggior spazio sono quelle di carattere filosofico, raccolte postume nei Dialogi: questa opera è formata da 12 libri e tratta questioni etiche e psicologiche. Di carattere più scientifico sono i 7 libri del Naturales Questiones; abbiamo inoltre 9 tragedie cothurnatae, cioè di argomento greco, e il Ludus de morte Plaudii (o Apokolokyintosis) che parla della singolare apoteosi dell’imperatore. Diverse anche le opere perdute, sia di carattere filosofico, sia di carattere scientifico, geografico, etnologico.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le principali influenze nella formazione di Lucio Anneo Seneca?
  2. Seneca fu influenzato dalle scuole di retorica e dai principali maestri della filosofia, come lo stoico Attalo e Papirio Fabiano, vicino alla scuola stoico-pitagorica dei Sestii.

  3. Quali furono le principali difficoltà politiche affrontate da Seneca durante la sua carriera?
  4. Seneca affrontò l'ostilità di Caligola, che lo condannò a morte, e fu esiliato in Corsica sotto Claudio per un'accusa di adulterio. La sua influenza politica terminò con l'ascesa di Tigellino e la morte di Burro.

  5. Quali sono le opere letterarie più celebri di Seneca?
  6. Le opere più celebri di Seneca includono i Dialogi, che trattano questioni etiche e psicologiche, i Naturales Questiones di carattere scientifico, e le tragedie cothurnatae di argomento greco.

  7. Come si concluse la vita di Lucio Anneo Seneca?
  8. Seneca si tolse la vita nel 65 d.C. dopo essere stato coinvolto e condannato a morte per la congiura antineroniana dei Pisoni, un suicidio "stoico" che assunse un significato esemplare di autonomia spirituale.

  9. Quale fu il ruolo di Seneca durante il principato di Nerone?
  10. Seneca cercò di guidare la politica e la vita di Nerone nei primi anni del suo principato, attuando una politica di equilibrio tra il potere imperiale e l'aristocrazia senatoria, ma la sua influenza terminò con l'ascesa di Tigellino.

Domande e risposte