Concetti Chiave
- L'economia dell'antica Roma si basava prevalentemente sull'agricoltura e sull'allevamento, con scambi commerciali inizialmente limitati e basati sul baratto.
- La società romana era strutturata rigidamente in classi, con i patrizi che detenevano i diritti di cittadinanza e possedevano le terre agricole, mentre i plebei lavoravano come salariati o artigiani.
- Gli schiavi, privi di diritti, costituivano la forza lavoro principale per i lavori domestici e agricoli, essendo considerati proprietà dei loro padroni.
- L'espansione territoriale di Roma portò ad un aumento delle attività commerciali e artigianali, oltre all'acquisizione di nuove terre per l'aristocrazia.
- La produzione agricola era organizzata in grandi ville con numerosi lavoratori, concentrandosi su cereali, olio e vino, mentre l'allevamento si svolgeva su ampie superfici.
Indice
Economia e scambi commerciali
Nell'antica Roma, come in Grecia, l'economia era prevalentemente basata sull'agricoltura e sull'allevamento. Gli scambi commerciali, pur favoriti dalla presenza del fiume Tevere che consentiva alle navi di risalire dal mare fino alla città, furono per lungo tempo limitati e basati sopratutto sul baratto. Solo intorno alla metà del IV secolo a.C , infatti, Roma coniò le prime monete statali sull'esempio di quelle monete diffuse nelle colonie greche dell'Italia meridionale.
Classi sociali e schiavitù
La società romana dei primi secoli era fondata su una rigida suddivisione in classi: i patrizi, unici titolari dei diritti di cittadinanza e della proprietà dei terreni agricoli, costituivano la classe dominante; in posizione subalterna erano invece i plebei che non possedevano terre proprie e lavoravano come salariati agricoli oppure come artigiani o piccoli commercianti.
Vi erano gli schiavi, a cui erano affidati i lavori domestici e la coltivazione dei campi.
Anche a Roma l'economia si basava sulla forza lavoro degli schiavi che erano privi di diritti ed erano considerati un patrimonio di cui i proprietari potevano liberamente disporre.
Espansione e produzione agricola
Con l'espansione territoriale di Roma, prima nella penisola italica e in seguito lungo le coste del Mediterraneo, assunsero nuovo impulso le attività commerciali e artigianali e soprattutto furono acquisite nuove terre che andarono a incrementare le proprietà dell'aristocrazia romana.
Sistema della villa e allevamento
La produzione agricola venne organizzata secondo il sistema della villa, fattoria di grandi dimensioni che impiegava numerosi braccianti e schiavi e in cui si producevano sopratutto cereali, olio e vino.
La grande disponibilità di terreni portò un nuovo impulso anche all'allevamento che era praticato lasciando gli animali al pascolo su grandi superfici. Le cospicue ricchezze che si formarono in seguito allo sfruttamento agricolo dei territori conquistati non vennero reinvestite in nuove attività produttive.
Domande da interrogazione
- Qual era la base dell'economia nell'antica Roma?
- Come era strutturata la società romana nei primi secoli?
- Qual era il ruolo del sistema della villa nella produzione agricola romana?
L'economia nell'antica Roma era prevalentemente basata sull'agricoltura e sull'allevamento, con scambi commerciali limitati e inizialmente basati sul baratto.
La società romana era rigidamente suddivisa in classi, con i patrizi come classe dominante e i plebei in posizione subalterna; gli schiavi erano privi di diritti e considerati proprietà.
Il sistema della villa organizzava la produzione agricola su grandi fattorie che impiegavano numerosi braccianti e schiavi, producendo principalmente cereali, olio e vino.