Concetti Chiave
- Lucio Anneo Seneca nacque a Cordova nel 4 a.C. e proveniva da una famiglia di origine equestre, con un'importante posizione sociale.
- Seneca studiò retorica e filosofia a Roma, influenzato dal suo mentore stoico Attalo, e nonostante problemi di salute, divenne un autore e filosofo di rilievo.
- Dopo essere stato esiliato in Corsica per un presunto adulterio, fu richiamato a Roma da Agrippina per diventare precettore di Nerone.
- Durante il regno di Nerone, Seneca acquisì grande potere e influenza, ma dovette giustificare il matricidio di Nerone per motivi politici.
- Coinvolto in una congiura contro Nerone nel 65 d.C., gli fu ordinato di suicidarsi nel 66 d.C., ponendo fine alla sua vita.
Biografia di Lucio Anneo Seneca
Lucio Anneo Seneca nasce a Cordova, in Spagna, da una famiglia di origine equestre nel 4 a.C.. La famiglia decise di stabilirsi in Andalusia subito dopo che era stata conquistata da Roma dopo la seconda guerra punica (all'inizio del secondo secolo a.C.); qui la sua famiglia occupa una posizione importante nella città, acquisendo anche un ricco patrimonio.Il padre di Seneca era un retore, quindi era molto istruito, soprattutto nell'arte dell'orazione. Fu naturale che Seneca andasse a studiare a Roma, dato che la sua famiglia poteva permettersi questi viaggi; qui l'autore latino imparò la retorica e la filosofia, raggiungendo una cultura ampissima.
Fu discepolo di Attalo (stoico), il quale ebbe un ruolo fondamentale nello sviluppo della filosofia dell'allievo, e di Anneo Cornuto. La sua salute era fragile, infatti soffriva molto d'asma, tanto che aveva pensato di suicidarsi per i dolori che pativa, ma non lo fece, soprattutto per non recare dispiacere al padre che amava moltissimo. Egli parlerà di questo fatto in una delle epistole scritte al suo allievo Lucilio (epistulae ad Lucilium), in cui affermerà che ci vuole più coraggio per vivere che per suicidarsi. Nel 26 d.C. si trasferì in Egitto per curare la suo asma grazie al clima arido e riuscì a non avere dolori acuti per il resto della sua vita. Tornato a Roma egli decide di intraprendere la carriera politica; Caligola, l'imperatore in carica in quel tempo, era invidioso dell'ascesa di Seneca e per questo tentò di condannarlo a morte, l'autore fu salvato da un'amante di Caligola che influenzò l'imperatore. Dopo la morte di Caligola Seneca ebbe problemi anche con l'imperatore Claudio a causa di un presunto adulterio con la sorella di Caligola, per questo fu esiliato in Corsica nel 41 d.C.. Cercò di tornare a Roma dedicando una poesia a Polibio, liberto di Claudio, a causa della perdita di suo fratello. Scrisse la “Consolatio ad Polibium”, una captatio benevolentiae indirizzata al liberto per ottenere il favore di Claudio. Tuttavia Seneca fu riaccolto a Roma solo grazie ad Agrippina, quarta moglie di Claudio e donna molto acuta che conosceva la grande cultura di Seneca e aveva in mente un piano per far salire sul trono suo figlio Nerone; Seneca sarebbe stato nominato precettore di Nerone (49 d.C.) e Claudio sarebbe stato ucciso dalla stessa Agrippina dopo che l'imperatore avesse designato Nerone suo successore nel suo testamento, a scapito dell'erede legittimo Britannico. In quel tempo Seneca era l'uomo più colto della Roma antica ed era famoso nella città, per questo riuscì ad entrare a corte. Dal 54 al 59 d.C. iniziò il periodo d'oro per Seneca: egli conobbe la ricchezza, la fama, il potere.
Era probabilmente l'uomo più potente di Roma perché viveva a contatto diretto con il giovane imperatore e riusciva ad influenzarlo a suo piacimento, anche nelle decisioni politiche. Dapprima Nerone aveva fiducia in sua madre, nel suo prefetto del pretorio Afranio Burro e in Seneca, ma dopo il 59 d.C. egli cominciò a soffrire questo eccessivo controllo e decise di uccidere la madre troppo invasiva. Seneca tuttavia rimase a corte e, anzi, tentò di giustificare questo matricidio di Nerone con la ragione di stato. Tuttavia dopo la morte di Afranio Burro per motivi ignoti (molto probabilmente fu Nerone a condannarlo a morte) nel 62 d.C. Seneca capì di essere in pericolo e si ritirò a vita privata. Venne coinvolto in una congiura contro Nerone, ordita dai Pisoni nel 65 d.C. ma questa fu sventata e i cospiratori furono condannati a morte. A Seneca fu concessa la scelta di essere condannato a morte o di suicidarsi, così egli decise di tagliarsi le vene: morì nel 66 d.C..
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine e la formazione di Lucio Anneo Seneca?
- Quali furono le principali difficoltà di salute affrontate da Seneca?
- Come riuscì Seneca a tornare a Roma dopo l'esilio in Corsica?
- Qual era la posizione di Seneca durante il regno di Nerone?
- Come terminò la vita di Seneca?
Lucio Anneo Seneca nacque a Cordova, in Spagna, da una famiglia di origine equestre nel 4 a.C. Studiò a Roma, dove apprese la retorica e la filosofia, influenzato da maestri come Attalo e Anneo Cornuto.
Seneca soffriva di asma, che lo portò a considerare il suicidio per il dolore, ma decise di vivere per amore del padre. Si trasferì in Egitto per migliorare la sua salute grazie al clima arido.
Seneca fu riaccolto a Roma grazie ad Agrippina, che lo nominò precettore di Nerone. Agrippina aveva un piano per far salire suo figlio al trono e riconosceva la cultura di Seneca.
Seneca era uno degli uomini più potenti di Roma, influenzando Nerone nelle decisioni politiche. Tuttavia, dopo il 59 d.C., Nerone iniziò a resistere al controllo di Seneca e degli altri consiglieri.
Seneca fu coinvolto in una congiura contro Nerone nel 65 d.C. e, dopo che la congiura fu sventata, gli fu concesso di scegliere tra la condanna a morte o il suicidio. Scelse di suicidarsi tagliandosi le vene nel 66 d.C.