basketsara1
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Concetti Chiave

  • Seneca, in una lettera alla madre Helvia, sottolinea che la vera libertà risiede nello studio e nella comprensione della natura, che lo fanno sentire non esiliato.
  • Essendo uno stoico, Seneca crede che la felicità e la virtù derivano dalla conoscenza del logos e dall'allineamento con la natura, superando così il senso di esilio.
  • La "consolatio" a Helvia serve a costruire un'immagine pubblica di Seneca come saggio, ingiustamente allontanato, con l'obiettivo di ottenere grazia dall'imperatore.
  • Nel testo a Polybium, Seneca offre consolazione per la perdita del fratello, riflettendo su temi di vita e morte, e spera di partecipare al trionfo di Cesare.
  • La lettera a Polybium è anche un tentativo di adulare l'imperatore Claudio indirettamente, per favorire il ritorno di Seneca a Roma.
Le 3 Consolationes

Ad Helviam matrem:
Seneca scrive alla madre raccomandandosi di non essere in pena per lui.
Dice alla madre che quando lui passa il suo tempo a studiare e osserva la natura, si rende conto che in realtà lui sulla terra non è in esilio in nessun luogo. Perché in qualsiasi luogo lui può entrare in contatto con la natura, studiarla e quindi realizzare la sua condizione di sapiente.
Seneca è uno stoico, per gli stoici la natura è impregnata nel logos e la condizione di felicità e virtù consiste nella conoscenza del logos e quindi della conoscenza della natura e nell’adeguamento.
Quindi mettendosi in contatto con la natura, Seneca non si sente esule in nessun luogo.
Nonostante fosse lontano dalla madre, Seneca era comunque sotto lo stesso cielo della madre e quindi in sintonia con lo stesso logos; non sono dunque così lontani.
Quale è la finalità di questa consolatio? Quella di far emergere l’uomo saggio, ingiustamente allontanato dal tiranno o imperatore, che allo stesso tempo mantiene il suo stile da studioso.
È perciò la costruzione di una propria biografia pubblica da utilizzare poi sull’ “audience” romana per creare una condizione favorevole ad una grazia da parte dell’imperatore.
È dunque un modo per proporre un’immagine pubblica.

Ad Polybium
:
Polibio era un liberte di Claudio, una specie di segretario. Polibio ha subito un gravissimo lutto famigliare, gli è morto il fratello e Seneca gli scrive questo testo consolandolo della morte del fratello facendo una serie di riflessioni molto alte, sulla vita, sulla morte, sull’immortalità dell’anima e infine dice che non vede l’ora di poter essere a Roma per poter assistere al trionfo di Cesare per le conquiste della Britannia .
Si rivela dunque come un tentativo di adulare indirettamente l’imperatore per ottenere il ritorno a Roma.

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