sc1512
Ominide
1 min. di lettura
Vota 4 / 5

Concetti Chiave

  • Seneca critica la folla, descritta come un 'branco', che porta gli individui a diventare crudeli e a perdere il loro stato d'animo originale.
  • Evidenzia l'importanza del distacco dalle passioni e l'uso delle esperienze quotidiane per insegnare, un principio stoico.
  • La catarsi è vista come un metodo per purificarsi e distaccarsi dai cattivi esempi, come gli spettacoli dei gladiatori.
  • Seneca discute il trattamento degli schiavi, sostenendo che non dovrebbero essere tormentati per motivi morali e pratici.
  • Pur criticando l'abuso degli schiavi, Seneca non propone l'abolizione della schiavitù, considerandola parte integrante dell'economia romana.

-Il Contagio della Folla-

In questa lettera, facente parte delle ‘Ad Lucilium epistulae morales’, Seneca critica aspramente la folla, ossia quella massa che è identificabile col nome di ‘branco’, poiché il contatto del singolo uomo con altri uomini lo rende crudele, nessuno torna a casa con lo stesso stato d’animo con cui è uscito.
Altri punti fondamentali di questa lettera, oltre alla critica alla massa, sono il distacco dalle passioni; l’utilizzo delle azioni quotidiane per insegnare o dare consigli, cosa tipica degli stoici; la catarsi, ossia purificazione, come unico metodo per evitare di diventare crudeli, distaccandosi dai cattivi esempi, come lo sono, in questa lettera, gli spettacoli con i gladiatori, dove il sangue, per Seneca, veniva usato quasi per cibare i cittadini romani.

-Gli Schiavi: “Servi sunt. Immo homines”-

In questa lettera, tratta dalle ‘Ad Lucilium epistulae morale’, Seneca parla di come debbano essere trattati gli schiavi.
Seneca critica chi tormenta i propri schiavi, sia per un motivo morale (ripresa stoica): non è corretto scagliarsi contro un essere umano, che per un motivo personale: evitando punizioni severe si evitano anche eventuali rivolte degli schiavi contro i padroni.
Comunque per Seneca la schiavitù non va abolita, anzi, essa è parte integrante dell’economia romana.

Domande e risposte