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Concetti Chiave

  • Seneca adotta uno stile che mira a persuadere attraverso la ragione e coinvolgere emotivamente il lettore.
  • Pur trattando di filosofia, Seneca non segue il rigore filosofico tradizionale, preferendo un approccio più personale.
  • Predilige la paratassi, concentrandosi sulla singola frase piuttosto che su strutture complesse, a differenza di Cicerone.
  • Ogni parola nel suo stile assume un significato particolare, puntando a esprimere concetti e suscitare emozioni.
  • Utilizza frequentemente figure retoriche, creando uno stile denso e compatto, non armonico come quello ciceroniano.

Seneca: le caratteristiche stilistiche della prosa

Seneca organizza il suo stile seguendo due obiettivi:
- persuadere l’interlocutore, facendo leva sulla ragione;
- coinvolgere il lettore emotivamente e portarlo alla sua opinione, facendo leva sul sentimento.

Queste caratteristiche fanno capire come Seneca, pur facendo filosofia, non possa essere correttamente definito un filosofo in quanto non ha il rigore della filosofia.
Si esprime attraverso concetti che per essere tali si distinguono in fasi distaccate tra loro.

La sentenziosità gli fa preferire la coordinazione alla subordinazione (la paratassi all’ipotassi) perché ogni sentenza si concentra in una parte. Cicerone, ad esempio preferisce l’ipotassi e la concinnitas mentre Seneca preferisce la paratassi. Il periodo è composto da più frasi, la concentrazione di Seneca è rivolta alla singola frase; uno stile molto personale che porta alla creazione di periodi non molto complessi ma di una struttura molto semplice. Ogni parola si carica di un significato particolare: i concetti vanno espressi non solo per esprimere il concetto in sé ma anche e soprattutto per emozionare. Fa uso frequente delle figure retoriche; il periodo non è armonico come quello utilizzato da Cicerone, ma la struttura compatta si esaurisce all’interno della singola frase, uno stile che potremmo definire denso.

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