Seneca, Lucio Anneo - Apokolokyntosis

Seneca- Apokolokyntosis (contenuti)

Questa satira menippea occupa un posto a sé nella produzione di Seneca, e viene così chiamata dal suo iniziatore, Menippo di Gadara. Essa è caratterizzata dalla mescolanza di versi e prosa e dal connubio tra serio e scherzoso. L'opera è stata scritta in occasione della morte di Claudio, in cui Seneca dà sfogo al suo odio verso colui che lo condanna all'esilio. In latino il titolo è Ludus de morte Claudii.

I contenuti

All'inizio dell'opera Seneca promette ai lettori di rivelare loro gli avvenimenti posteriori alla morte di Claudio. Il racconto comincia con l'intonazione di un canto di gioia da parte di Apollo per l'inizio del regno di Nerone. Claudio, in cielo, si presenta a Giove, ma non viene compreso in quanto parla un linguaggio incomprensibile (è balbuziente).
Successivamente gli dèi si consultano per concedere o meno la divinizzazione di Claudio. Augusto si scaglia contro il nipote accusandolo di avere assassinato molti suoi familiari, quindi Claudio viene trascinato agli Inferi e, assistendo al proprio funerale, comprende di essere morto. È condannato a giocare in eterno ai dadi. Caligola lo definisce il suo schiavo e viene condannato ad aiutare Menandro.

Lo stile

L'opera è caratterizzata da una vivace mordacità grazie alla dimostrata padronanza di livelli linguistici e stilistici di cui l'autore fa uso.