Alessia.pi
Erectus
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Concetti Chiave

  • Quintiliano mirava a ripristinare l'antica arte oratoria dell'età augustea, opponendosi a coloro che sostenevano il nuovo stile.
  • La sua opera principale, l'"Institutio oratoria", è una guida completa per formare l'oratore perfetto, scritta tra il 93 e il 96/95 d.C.
  • Quintiliano proponeva tre fasi educative per i giovani romani: scuola primaria, scuola del grammatico e scuola di retorica.
  • Quintiliano sottolineava l'importanza di considerare l'individualità dei discepoli, appartenenti a un'élite sociale e intellettuale.
  • L'opera "Institutio oratoria" è una summa enciclopedica che abbraccia pedagogia, ars oratoria e discipline liberali, essenziali per un buon oratore.

Colui che nella storia romana formulò il maggior numero di teorie sull’educazione fu Quintiliano. Egli voleva restaurare l’antica arte oratoria appartenente all’età augustea. Quintiliano era contro coloro che approvavano il pensiero di Seneca, e contro coloro che ritenevano che il nuovo stile “abbindolava“ i giovani. Oltre all’insegnamento scrisse e pubblicò l’"Institutio oratoria” e spesso fece da avvocato nei processi; Tacito, Giovenale e Plinio il Giovane furono suoi allievi.

Contro la sua volontà i suoi discepoli pubblicarono i “Sermones”, orazioni giudiziarie declamate nei tribunali. Egli stesso nell’"Institutio oratoria" afferma che ci sono due libri in circolazione pubblicati contro la sua volontà.

- La pedagogia di Quintiliano.
Essendosi ritirato dall’insegnamento, Quintiliano si dedicò alla stesura dell’"Institutio oratoria", destinata a formare l’oratore perfetto; per la completa stesura dell’opera ci vollero due anni, dal 93 al 96/95. Mentre si accingeva alla conclusione dell’opera Domiziano gli affidò l’educazione di due suoi pronipoti, futuri eredi al trono.

Nell’"Institutio oratoria" ci propone i tre corsi di studio per i giovani romani:
- La scuola primaria, dove si imparava a leggere e a scrivere,
- La scuola del grammatico, dove si imparava la grammatica per parlare bene
- La scuola di retorica, dove si imparava la declamazione.
Quintiliano teorizzò sia sull’oratoria sia su precetti per una buona educazione. Nella sua visione il discepolo deve essere considerato nella sua individualità, tenendo conto delle doti e delle capacità di ognuno. Il tipo di discepolo seguito da Quintiliano appartiene ad un èlite sociale e intellettuale e quindi dovrà dimostrarsi competitivo, docile all’insegnamento e dipendente dal giudizio del maestro.

- Istituzione oratoria
A Roma l’oratoria è una forma mentis radicata nella cultura, in netta contrapposizione con la filosofia. La conoscenza dei precetti e lo studio della retorica, a volte, dava spunti agli oratori. L’"Institutio oratoria" è composta da dodici libri e contiene tutto ciò che è considerato indispensabile ad un buon oratore; oltre ad essere un’opera retorica è anche una summa enciclopedica che comprende la pedagogia, l’ars oratoria e le discipline liberali.

Domande da interrogazione

  1. Chi fu Quintiliano e quale fu il suo contributo principale all'educazione romana?
  2. Quintiliano fu un importante teorico dell'educazione romana, noto per voler restaurare l'antica arte oratoria dell'età augustea. Scrisse l'"Institutio oratoria", un'opera fondamentale per formare l'oratore perfetto, e teorizzò sull'oratoria e sull'educazione.

  3. Quali erano i tre corsi di studio proposti da Quintiliano per i giovani romani?
  4. Nell'"Institutio oratoria", Quintiliano proponeva tre corsi di studio: la scuola primaria per imparare a leggere e scrivere, la scuola del grammatico per apprendere la grammatica, e la scuola di retorica per la declamazione.

  5. Qual era la visione di Quintiliano riguardo al discepolo ideale?
  6. Quintiliano riteneva che il discepolo dovesse essere considerato nella sua individualità, tenendo conto delle sue doti e capacità. Il discepolo ideale apparteneva a un'élite sociale e intellettuale, doveva essere competitivo, docile all'insegnamento e dipendente dal giudizio del maestro.

Domande e risposte