Concetti Chiave
- La prosa tecnica giulio-claudia si caratterizza per uno stile didascalico e curato, con una componente enciclopedica tipica della tradizione romana.
- Il "De re coquinaria" offre un'importante testimonianza sull'arte culinaria romana dell'età imperiale, evidenziando l'interesse per la gastronomia.
- Il "De Chorographia" di Pomponio Mela è il più antico trattato geografico in latino, dimostrando l'interesse per descrizioni sistematiche dei luoghi.
- Aulo Cornelio Celso ha creato un'opera enciclopedica, "De medicina", basata su fonti greche, rivolta a coloro che vogliono approfondire la medicina.
- Columella, con il "De rustica", esalta l'agricoltura romana, sottolineandone l'importanza e lamentando il disprezzo moderno per questa nobile attività.
Prosa tecnica - autori
Durante la dinastia dei giulio-claudi prosegue a Roma lo sviluppo delle discipline tecniche. Le opere che risalgono a questo periodo hanno dei caratteri tipici della letteratura scientifica latina: al loro interno vengono esposte le nozioni essenziali delle varie discipline prefiggendosi uno scopo didascalico. Per questo motivo lo stile è spesso curato e invoglia il pubblico alla lettura. Tipica della tradizione romana è la componente enciclopedica, ovvero la tendenza a riportare le nazioni più importanti in modo sistematico.
Un esempio di prosa tecnica è il ricettario De re coquinaria (Gastronomia), il quale rappresenta un interessante documento capace di fornirci informazioni sull'arte culinaria romana durante l'età Imperiale.
Un altro elemento che si annovera tra le opere tecniche è il De Chorographia (descrizione di luoghi) di Pomponio Mela, un trattato che costituisce la trattazione geografica più antica in latino.
Aulo Cornelio Celso è autore di un'opera enciclopedica che inserisce nelle sue Artes. In essa tratta di agricoltura, medicina, retorica filosofia e scienza militare. L'unico trattato che ci è pervenuto è quello sulla medicina, intitolato De medicina. Si tratta di un'opera formata da otto libri che attinge prevalentemente da fonti greche e si rivolge a tutti coloro che vogliono ampliare le proprie conoscenze.
Durante il governo di Claudio e Nerone viene pubblicato un altro trattato con valore didascalico, il De rustica (L'agricoltura), attribuito a Lucio Giunio Moderato Columella.
L'opera è suddivisa in 12 libri, ed è un'esposizione in prima persona da parte dell'autore. all'interno dell'Opera è presente un poemetto in esametri che tratta della coltivazione.
Catone il Censore inaugura la tradizione dei trattati sull'agricoltura, slegati da qualsiasi pretesa letteraria. All'interno di questo costume romano si inserisce anche Columella. Egli non si rivolge solo ai contadini, ma anche ai più grandi proprietari terrieri. Le prefazioni sono le parti più curate, e costituiscono delle introduzioni all'opera: in esse Columella fa una lode all'agricoltura, definendola una indispensabile occupazione all'interno della vita romana e preferibile ad attività deleterie come la guerra.
In queste opere è inserito anche un pizzico di tradizionalismo e moralismo, infatti Columella non si spiega come questa attività, in passato riconosciuta come la più onorevole, sia considerata motivo di vergogna. Egli fa una comparazione tra la mentalità della sua epoca e la mentalità più antica, e riconosce che i modi di pensare sono cambiati. Essendo Columella un tradizionalista, pone l'accento su tutti gli aspetti negativi del presente.
Domande da interrogazione
- Quali sono le caratteristiche principali della prosa tecnica durante la dinastia dei giulio-claudi?
- Quali sono alcuni esempi di opere tecniche romane e i loro autori?
- Qual è l'approccio di Columella nell'opera "De rustica" e a chi si rivolge?
La prosa tecnica di questo periodo si distingue per il suo scopo didascalico, uno stile curato e una componente enciclopedica, che mira a esporre sistematicamente le nozioni essenziali delle varie discipline.
Esempi di opere tecniche includono il "De re coquinaria" sulla gastronomia romana, il "De Chorographia" di Pomponio Mela sulla geografia, e il "De medicina" di Aulo Cornelio Celso, che tratta di medicina.
Columella, nel "De rustica", si rivolge sia ai contadini che ai grandi proprietari terrieri, lodando l'agricoltura come un'attività indispensabile e preferibile alla guerra, e critica il cambiamento di mentalità che ha portato a considerarla meno onorevole.