Langello
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Concetti Chiave

  • Plinio il Vecchio, originario di Como, iniziò la carriera militare a Roma e poi si dedicò agli studi e alla scrittura dopo essersi ritirato dalla vita pubblica per dissapori con Nerone.
  • Sotto l'imperatore Vespasiano, Plinio tornò a ricoprire cariche pubbliche, diventando prefetto della flotta imperiale di Miseno e consigliere del princeps.
  • La Naturalis Historia è un'opera enciclopedica composta da 37 libri, che esplora vari ambiti della scienza naturale, come cosmologia, botanica e medicina, con l'obiettivo di essere utile al lettore.
  • Plinio si avvalse di un'ampia gamma di fonti, dichiarando di aver consultato circa 100 autori, ma l'indice dell'opera ne elenca circa 500, inclusi un indice analitico per facilitare la consultazione.
  • Lo stile della Naturalis Historia è variegato e include tecnicismi, volgarismi e grecismi, con una stesura a volte disomogenea dovuta alla frettolosità e alla vasta quantità di fonti.

Nacque tra il 23 e il 24 a Como da una famiglia di ceto equestre. Dopo essere andato a Roma per completare gli studi intraprese presto la carriera militare. Nel 58, forse per alcuni dissapori con Nerone, si ritirò a vita privata dedicandosi agli studi e all’attività letteraria.
Sotto Vespasiano ritornò all’attività pubblica, facendo parte del gruppo dei consiglieri del princeps ed essendo nominato prefetto della flotta imperiale di Miseno.
Quando vi fu l’eruzione del Vesuvio egli, per aiutare le popolazioni colpite, morì per le esalazioni tossiche.

Plinio il vecchio scrisse un gran numero di opere che sottolineano la vastità e l’eterogeneità dei suoi interessi: vi sono opere di carattere linguistico - grammaticale, storico, erudito e tecnico scientifico.
Sulla tecnica di scagliare il giavellotto da cavallo scrisse il De iaculatione equestri.
Scrisse una biografia dell’amico Pomponio Secondo, il De vita Pomponii Secundi.
Scrisse un testo sulle incertezze morfologiche e ortografiche della lingua latina.
Scrisse due opere storiche, Bella Germaniae e A fine Aufidi Bassi.

Ci è giunta integralmente l’opera Naturalis Historia, una sorta di enciclopedia di scienza naturale, composta tra il 77 e il 78, pubblicata in 37 libri e dedicata al futuro imperatore Tito.
All’interno dell’opera vi è la trattazione di molti argomenti, tra i quali: cosmologia, geografia, antropologia, zoologia, botanica, agricoltura, medicina e mineralogia.
Quest’opera si inserisce nel filone della letteratura di erudizione scientifica. Plinio con questa intende scrivere un’enciclopedia dell’universo in cui siano riunite tutte le conoscenze sul mondo naturale.
Egli, in una lettera a Tito, dice di aver raccolto informazioni da circa 100 autori diversi, anche se nell’indice da lui scritto nell’opera le fonti sono circa 500.
Inoltre aggiunge un indice analitico per la consultazione dell’opera.
Nella scrittura di quest’opera Plinio fu mosso soprattutto dalla volontà di essere utile al lettore.
Vi sono inoltre ampie digressioni e aneddoti non sempre pertinenti all’argomento trattato, facendo particolare attenzione ai mirabilia, con l’influenza delle opere paradossorafiche di Luciano.
Nelle prefazioni e in alcune digressioni Plinio fa riflessioni di carattere generale ispirate al tradizionale moralismo romano e ad un atteggiamento antitecnologico.
Plinio pensa inoltre che la natura sia un organismo vivente regolato da una logica provvidenziale.

Lo stile della Naturalis Historia è stato spesso giudicato negativamente in quanto poco omogeneo, a causa delle numerose fonti utilizzate e di una stesura frettolosa.
Alcuni passi sono disadorni e anonimi, altri sono elaborati e ricchi di figure retoriche.
Per quanto riguarda il lessico, Plinio utilizza spesso vocaboli tecnici e talvolta volgarismi, neologismi e grecismi.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le principali opere scritte da Plinio il Vecchio?
  2. Plinio il Vecchio scrisse opere di carattere linguistico, storico, erudito e tecnico scientifico, tra cui il "De iaculatione equestri", il "De vita Pomponii Secundi", e due opere storiche, "Bella Germaniae" e "A fine Aufidi Bassi". La sua opera più nota è la "Naturalis Historia".

  3. Qual è il contenuto della "Naturalis Historia" di Plinio il Vecchio?
  4. La "Naturalis Historia" è un'enciclopedia di scienza naturale composta da 37 libri, che tratta di cosmologia, geografia, antropologia, zoologia, botanica, agricoltura, medicina e mineralogia, con l'intento di riunire tutte le conoscenze sul mondo naturale.

  5. Come Plinio il Vecchio ha raccolto le informazioni per la "Naturalis Historia"?
  6. Plinio afferma di aver raccolto informazioni da circa 100 autori diversi, anche se nell'indice dell'opera le fonti sono circa 500, e ha aggiunto un indice analitico per facilitare la consultazione.

  7. Quali sono le caratteristiche stilistiche della "Naturalis Historia"?
  8. Lo stile della "Naturalis Historia" è stato giudicato poco omogeneo, con passi disadorni e anonimi alternati a sezioni elaborate e ricche di figure retoriche. Plinio utilizza vocaboli tecnici, volgarismi, neologismi e grecismi.

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