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Concetti Chiave

  • Encolpio critica le scuole e i retori per la corruzione dell'eloquenza, accusandoli di allontanare i giovani dalla realtà con esercizi inutili.
  • Evidenzia che la retorica ampollosa e scollegata dal mondo reale non prepara i giovani per l'attività forense, ma li rende inadeguati.
  • Agamennone attribuisce la decadenza dell'eloquenza ai genitori, che spingono i figli immaturi verso il Foro senza un'adeguata preparazione.
  • Suggerisce che un percorso educativo graduale e basato su precetti filosofici potrebbe ripristinare il prestigio dell'oratoria.
  • Agamennone sostiene che i maestri sono costretti a indulgere ai cattivi gusti dei genitori, non riuscendo a contrastarli efficacemente.

Il retore Agamennone e le cause della corruzione dell’eloquenza

Nei primi frammenti del Satyricon Petronio presenta Encolpio e il retore Agamennone impegnati in una viva discussione sull’educazione dei giovani e sulla decadenza della retorica, tema a lungo dibattuto nell’età imperiale.
Encolpio: “a parer mio che nelle scuole i ragazzi rimbecilliscono perché non vedono non sentono niente di quello che abbiamo sotto la mano. A forza di sproloqui, di tirate piene e frasi berciate a vanvera, il solo effetto che ne deriva è di farli sentire in un altro mondo non appena mettono piede in Foro… l’eloquenza siete stati voi retori a rovinarla.

Con i vostri giochetti deliranti, suoni vacui e inutili; l’oratoria grande e onesta non vive di trucchi né gonfiature ma svetta per la bellezza naturale.”

In modo drastico Encolpio individua nei declamatores e nelle scuole le cause della decadenza dell’eloquenza e in particolare:
-si scaglia contro l’eloquenza ampollosa e fine a se stessa e contro l’ inefficacia degli esercizi declamatori anziché preparare i giovani all’attività forense;
- denuncia la lontananza dalla realtà dei temi trattati nelle declamazioni, anziché preparare i giovani li fanno sentire “in un altro mondo" non appena mettono piede al foro;
-propone una definizione dell’oratoria vera.

La risposta di Agamennone fu: “È con i genitori che bisogna prendersela perché non vogliono che i loro rampolli facciano progressi sottostando a severa disciplina. Sacrificano tutto all’ambizione e, pur di centrare le loro aspettative, buttano nel foro ragazzi immaturi e imbottiscono di retorica dei bambini appena nati. Si dovrebbe lasciare allo studio uno sviluppo graduale cosicché i giovani siano in grado di modellare le proprie menti sui precetti filosofici e migliorare con rigore imposto lo stile e soffermarsi sui modelli da imitare...allora la grande oratoria ritroverebbe il prestigio della sua maestà”.

Agamennone, in tono pacato e valutando il problema in un’ottica più pragmatica, sostiene che:
-i maestri devono usare per i pesci (i rampolli) esche allettanti se vogliono continuare a fare il proprio mestiere; a forza di assecondare i dementi lo diventano anche loro: la loro colpa non è quella di creare il cattivo gusto ma essere incapaci di contrastarlo;
- i responsabili sono i genitori che costringono i figli ancora immaturi e senza graduale percorso di studi ad affrontare la complessa realtà del Foro.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le cause della decadenza dell'eloquenza secondo Encolpio?
  2. Encolpio attribuisce la decadenza dell'eloquenza ai declamatores e alle scuole, criticando l'eloquenza ampollosa e gli esercizi declamatori inefficaci che allontanano i giovani dalla realtà e li fanno sentire "in un altro mondo" quando entrano nel Foro.

  3. Come Agamennone risponde alle critiche di Encolpio riguardo l'educazione dei giovani?
  4. Agamennone ritiene che la colpa sia dei genitori, che spingono i figli immaturi nel Foro senza un adeguato percorso di studi, e sostiene che l'educazione dovrebbe essere un processo graduale per permettere ai giovani di migliorare il loro stile e apprendere dai modelli da imitare.

  5. Qual è la visione di Agamennone sulla responsabilità dei maestri nell'educazione retorica?
  6. Agamennone afferma che i maestri devono adattarsi alle aspettative dei genitori e degli studenti, ma critica la loro incapacità di contrastare il cattivo gusto, sottolineando che la loro colpa non è creare cattivo gusto, ma non riuscire a opporvisi.

Domande e risposte