Anna___04
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Concetti Chiave

  • Il Satyricon di Petronio è un'opera complessa e frammentata, considerata un "romanzo" ante litteram, che mescola diversi generi letterari e narra le avventure di Encolpio, Ascilto e Gitone.
  • Il racconto si sviluppa come un romanzo picaresco, con temi centrali quali il sesso e la morte, ambientato in una società romana decadente, rappresentata simbolicamente attraverso la cena di Trimalchione.
  • Petronio adotta un plurilinguismo e pluristilismo per rivendicare un realismo comico, analizzando la società romana con distacco e senza intenti moralistici tipici della satira.
  • Il Satyricon parodizza generi letterari alti come l'epica e la lirica, ma si distingue per il suo focus sulle vicissitudini quotidiane e grottesche, renderlo un genere "basso".
  • L'opera si ispira a racconti d'amore greci e fabulae milesiae, con l'amore spesso parodiato, rappresentando una realtà caotica e labirintica.

Indice

  1. Petronio - Satyricon (contenuto e genere)
  2. I generi

Petronio - Satyricon (contenuto e genere)

Di Petronio abbiamo ben poche notizie, anche se probabilmente il Petronio autore, che scrive forse in età neroniana (ciò lo si può evincere da una serie di dati, tra cui la presenza di attori e personaggi di quella età), è lo stesso arbiter elegantiarum di cui parla Tacito degli Annales: si tratta di un maestro di stile che assiste alle vicende di corte pur mantenendo un certo signorile distacco, e che, dovendosi dare la morte per ordine di Nerone, lo fa, da amante della vita quale è, alla maniera epicurea: si abbandona alla morte lenta dopo essersi fatto tagliare e poi ricucire le vene.

Un romanzo è una narrazione piuttosto estesa di vicende fantastiche o realistiche di uno o più personaggi. Il Satyricon è una complessissima opera, un "romanzo" (anche se si tratta di una commistione tra generi diversi, anche per la materia complessa che affronta), che tratta delle avventure di tre personaggi: Encolpio, che a causa di una maledizione voluta da Privato ha perso la sua virilità, Ascilto e Gitone. I primi due si contendono l'amore del terzo, un ragazzino. Il romanzo ci è giunto estremamente frammentato in 141 capitoli e di esso non abbiamo né inizio né fine, avendo subito negli anni una forte censura. Questa narrazione assume le sembianze di un romanzo picaresco, che rende bene l'idea del girovagare senza una meta ben precisa. I temi principali sono il sesso, spesso rappresentato nelle sue forme più brutali come modo per sfuggire alla morte, e la morte stessa, sempre incombente sui personaggi, che li fa aleggiare in un perenne clima di incertezza. Il racconto inizia in medias res in una città dell'Italia Meridionale con una polemica da parte di Encolpio sul declino dell'eloquenza e dei costumi. Gran parte della storia è occupata dalla cena di Trimalchione, un liberto pacchiano che cerca di ostentare il lusso. Qui Petronio ci dà una chiara idea della società romana del tempo: ogni personaggio si presenta da sé utilizzando un determinato registro e raccontando degli aneddoti. Qui a tre personaggi viene affidata la narrazione di tre fabulae milesiae. Poi Trimalchione finge il suo funerale. Dopodiché Encolpio si allontana dagli altri due personaggi e incontra Eumolpo, un anziano personaggio che dice di essere un intellettuale ma in realtà fa la fame. Quando incontra Gitone si innamora anche di lui e i tre partono in nave ma naufragano a Crotone, rimanendo gli unici sopravvissuti. Qui scoprono dell'usanza di farsi nominare eredi di persone ricche facendo favori, così Eumolpo in punto di morte dice che darà il suo patrimonio a chi mangerà il suo cadavere. Goggia accetta.

I generi

Questo racconto può essere considerato un romanzo ante litteram, in quanto all'epoca non esisteva il genere romanzesco e soprattutto non c'è una netta corrispondenza tra il romanzo antico e quello moderno. Altro esempio di romanzo nel mondo romano sono le Metamorfosi di Apuleio. Uno dei temi fondamentali è l'amore, spesso parodiato, che prende spunto da alcune storie d'amore greche in cui l'amore dei protagonisti era ostacolato da una serie di problemi che poi riescono a superare. Altro spunto è rappresentato dalle fabulae milesiae, delle brevi narrazioni di argomento erotico narrate in prima persona diffuse nel mondo romano da Cornelio Sisenna nel I sec a. C.
Tuttavia il Satyricon si ispira e parodizza generi come l'epica e la lirica. Quest'opera dall'eccezionale complessità mescola gnerti alti e bassi ma data la sua attenzione per le più grottesche e contorte vicissitudini della quotidianità, va definito un genere basso. A raccontare la storia non è Petronio, ma essa viene affidata a Eumpolpo. Attraverso il plurilinguismo e pluristilismo Petronio rivendica il suo diritto al realismo, realismo che viene reso in chiave comica: pur mantenendo un signorile distacco, Petronio analizza gli aspetti più bassi e grotteschi della società in chiave comica, cioè senza utilizzare il linguaggio tipico della commedia e senza l'intento moralistico della satira. I costumi che cambiano e delineano una nuova società si traducono anche nella deformazione di questo realismo e nella rappresentazione di una realtà labirintica e caotica.
Mentre in Lucano il nichilismo è totale, qui è solo parziale siccome sia Petronio autore sia Eumolpo non si degradano mai ma restano sempre distanti. È questo che fa pensare che il Petronio descritto da Tacito, arbiter elegantiarum, sia coincidente con il Petronio autore.

Domande da interrogazione

  1. Chi era Petronio e quale ruolo aveva nella corte di Nerone?
  2. Petronio, probabilmente l'autore del Satyricon, è identificato come l'arbiter elegantiarum di cui parla Tacito negli Annales. Era un maestro di stile che partecipava alle vicende di corte mantenendo un distacco signorile e, per ordine di Nerone, si diede la morte in modo epicureo.

  3. Quali sono i temi principali del Satyricon?
  4. I temi principali del Satyricon includono il sesso, spesso rappresentato in forme brutali come fuga dalla morte, e la morte stessa, che incombe sui personaggi creando un clima di incertezza. La narrazione è caratterizzata da un tono picaresco e grottesco.

  5. Come si presenta la struttura del Satyricon e quali sono i suoi elementi distintivi?
  6. Il Satyricon è un'opera frammentata in 141 capitoli, priva di inizio e fine a causa della censura. È un romanzo picaresco che mescola generi diversi, con una narrazione che inizia in medias res e include episodi come la cena di Trimalchione e il naufragio a Crotone.

  7. In che modo il Satyricon si differenzia dai romanzi moderni?
  8. Il Satyricon è considerato un romanzo ante litteram, poiché all'epoca non esisteva il genere romanzesco moderno. Mescola generi alti e bassi, parodiando l'epica e la lirica, e si distingue per il suo realismo comico e la rappresentazione grottesca della società.

  9. Qual è il ruolo di Eumolpo nel Satyricon?
  10. Eumolpo è un personaggio anziano che si presenta come intellettuale ma vive in povertà. Diventa narratore della storia e, in punto di morte, propone di lasciare il suo patrimonio a chi mangerà il suo cadavere, evidenziando il tono grottesco e parodico dell'opera.

Domande e risposte