Concetti Chiave
- Persio, nato a Volterra nel 34 d.C., studiò a Roma e fu allievo di Anneo Cornuto, che curò la pubblicazione delle sue Satire dopo la sua morte.
- L'opera di Persio comprende sei Satire composte da 650 esametri e un componimento in coliambi, ispirato alle satire di Orazio.
- La satira di Persio è caratterizzata da una forte tensione morale e da un intento didascalico, mirato a correggere i vizi del suo tempo.
- Ogni satira affronta temi diversi, come la sincerità nelle preghiere, i valori dello stoicismo, l'autocritica e il senso della misura nelle ricchezze.
- Lo stile di Persio è complesso, con un uso distintivo di iunctura acris e un linguaggio che mescola termini volgari, grecismi e barbarismi.
L'opera di Persio comprende 6 Satire per un totale di 650 esametri e un componimento costituito da 14 coliambi che è una variante del trimetro giambico in cui l'autore parla della sua poesia;inoltre per la delineazione delle sue satire Persio parte da quelle di Orazio.Egli intraprende una polemica contro la letteratura del suo tempo ritenuta superficiale nella Satira I e mette in ridicolo le recitationes,le letture di poesia nelle quali l'arte è ridotta a oggetto di intrattenimento senza consistenza morale.Egli inoltre,a differenza di Orazio,pone in guardia dai rischi di raffinatezza;colloca la propria produzione,come Lucilio,sotto il segno del Verum costituito dai comportamenti umani,Mores.Questi sono considerati corrotti,pallidi per malattia,e il poeta satirico cerca di curarli con l'Ingenuus Ludus'lo scherzo non volgare.Vengono fissati due punti rilevanti:l'impostazione moralistica della satira e l'importanza dello spirito.Uno degli aspetti fondamentali dell'opera di Persio è la forte tensione morale che la sostiene e si propone sempre un fine didascalico ed etico;con il suo atteggiamento inoltre intende correggere e guarire i vizi dei suoi interlocutori.
La satira II è rivolta all'amico Macrino ed evidenzia l'importanza di rivolgere agli dei preghiere oneste;la satira III si apre invece con una mattinata estiva passata a dormire per smaltire la sbornia,in questa afferma la necessità che i giovani imparino l'insegnamento dello stoicismo,al quale aderì,per un buon comportamento;la seconda parte svolge invece il tema delle malattie dello spirito.Nella satira IV Socrate rimprovera Alcibiade che intende dedicarsi alla politica senza rendersi conto di essere troppo egoista:si dimostra che nessuno approfondisce la conoscenza di se stesso ma è sempre pronto a criticare il prossimo.La satira V,dedicata ad Anneo Cornuto,contiene espressioni di forte amicizia e di gratitudine;inoltre esorta il pubblico verso la filosofia stoica perchè bisogna essere liberi,l'unico veramente libero è il sapiente.La satira VI infine si presenta come un'epistola diretta all'amico Basso in cui chiede sue notizie;qui espone inoltre le motivazioni che lo spingono a vivere contento dei suoi beni ed esalta il tema oraziano della Metriotes,senso della misura applicato alle ricchezze.
Nella produzione di Orazio confluiscono temi diatribici e dottrine stoiche;nella satira di Persio prevale inoltre un atteggiamento negativo e fortemente critico e nella sua ansia di correggere non si sofferma molto a proporre il giusto modo di agire ma smaschera comportamenti falsi provocando disgusto.
Persio sceglie di adeguarsi al livello stilistico del sermo come voce misurata ma comunque ben rifinita;indica il procedimento più caratteristico nella Iunctura Acris,in quella tendenza ad associare le parole in modo insolito che rende difficili i suoi testi.Il linguaggio contiene termini volgari,grecismi e barbarismi e persino parole infantili.Infine Persio lascia impliciti i nessi logici che costituiscono il filo del ragionamento affidando al lettore il compito di ricostruirli.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine e la formazione di Persio?
- Quali sono i temi principali delle Satire di Persio?
- Come si differenzia lo stile di Persio rispetto a quello di Orazio?
- Qual è l'obiettivo didascalico ed etico dell'opera di Persio?
Persio nasce a Volterra nel 34 d.C. da una famiglia di rango equestre e studia a Roma con i migliori maestri di filosofia, tra cui Anneo Cornuto.
Le Satire di Persio affrontano temi come la critica alla superficialità della letteratura del suo tempo, l'importanza della moralità e dello spirito, e l'insegnamento dello stoicismo.
Persio adotta uno stile critico e negativo, con un linguaggio che include termini volgari e grecismi, e utilizza la Iunctura Acris per associare le parole in modo insolito, rendendo i suoi testi complessi.
L'opera di Persio mira a correggere e guarire i vizi dei suoi interlocutori, sostenuta da una forte tensione morale e un fine didascalico ed etico.