Giovi_Gurri
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Concetti Chiave

  • Marziale combina consapevolezza critica con una poetica vicina alla poesia consumistica, chiarendo fin dall'inizio i punti essenziali della sua arte.
  • Si discosta dai contemporanei rifiutando la mitologia e proponendo un ritratto della realtà quotidiana, simile alla satira di Persio.
  • Marziale si concentra sugli atteggiamenti umani, trattando con arguzia lo spirito romano e i costumi del tempo.
  • A differenza di Persio, che critica i costumi corrotti, Marziale attacca i vizi piuttosto che le persone, puntando all'intrattenimento.
  • Rivendica il diritto di esprimersi con schiettezza, garantendo un'immediatezza espressiva tipica del genere epigrammatico.

La poetica

La produzione artistica di Marziale, nonostante abbia una forte vicinanza ad una poesia consumistica, possiede una grande consapevolezza critica. Marziale sente il bisogno di chiarire fin da subito i punti essenziali della propria poetica, anche perché il genere letterario che eredita è molto vago, caratterizzato solo dalla brevità dei componimenti. Marziale si discosta totalmente dai suoi contemporanei, è infatti contrario alla mitologia in quanto spietata e fasulla, e propone quindi nelle sue opere un dipinto della realtà quotidiana.

Riappare quindi un tema già visto, centrale soprattutto nelle satire di Persio, ossia l'attacco contro la mancanza di morale della letteratura contemporanea. Marziale identifica la realtà con i comportamenti umani ed intende trattare con "arguzia vivace" il "sale" ( ossia lo spirito romano ) e i costumi dei suoi contemporanei. Anche in questo punto il confronto con la satira di Persio è inevitabile. Persio aveva come materia principale i mores ; Marziale a differenza del poeta di Volterra decise di rivolgere i propri attacchi contro la "culpa" piuttosto che i colpevoli, ossia più che attaccare le persone decide di parlare dei vizi. Obiettivo principale di Persio è era correggere i costumi corrotti dell'umanità, mentre questo intendimento è totalmente estraneo a Marziale, che esclude qualsiasi tipo di forma moralistica ed indica come unico scopo l'intrattenimento del lettore. Il poeta rivendica inoltre il diritto di "parlare chiaro", seguendo una schiettezza di parola che gli garantisce l'immediatezza espressiva sancita dalla consuetudine del genere epigrammatico.

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