Concetti Chiave
- Marziale, nato tra il 38 e il 41 d.C. in Spagna, si trasferisce a Roma nel 64 d.C., dove ottiene successo poetico ed economico, diventando tribuno militare.
- La sua raccolta di epigrammi comprende 12 libri, con il primo, "Liber de spectaculis," pubblicato in occasione dell'inaugurazione dell'anfiteatro Flavio.
- L'epigramma, originariamente una breve iscrizione poetica, si evolve in un genere letterario versatile, caratterizzato dalla brevità e varietà di temi.
- La poetica di Marziale si basa sul realismo, con una forte attenzione ai difetti umani e alla vita quotidiana, evitando toni moralistici e concentrandosi sull'intrattenimento.
- Gli epigrammi di Marziale spaziano dal comico al celebrativo, includendo temi personali, storici ed erotici, spesso concludendosi con un effetto comico inaspettato.
Marco Valerio Marziale nasce a Bilbilis, in Spagna, tra il 38 e il 41 d.C. Nel 64 d.C si trasferisce a Roma.
Indice
Marziale
Marziale: successo poetico accompagnato da successo economico: ottiene la carica di tribuno militare e lo ius trium liberorum, privilegi inizialmente concessi da Augusto ai padri di famiglie numerose, ma successivamente anche ad altri privi di requisiti.
Fino al 98 d.C.
vive soprattutto a Roma: qui entra in contatto con importanti personaggi dell’ambiente letterario e politico come Silio Italico, Quintiliano, Plinio il Giovane, Giovenale e personaggi al seguito di Domiziano.
Nel 98 d.C. Marziale decide di tornare a Bilbilis (in Spagna), probabilmente a causa del cambio di regime, quindi dopo la fine della dinastia Flavia, con l’assassinio di Domiziano durante una congiura a palazzo (Marziale aveva dedicato molti componimenti adulatori a Domiziano).
A Bilbilis compone il dodicesimo e ultimo libro di epigrammi prima di morire nel 104 d.C.
La raccolta degli epigrammi di Marziale
Cos’è un epigramma: un breve componimento poetico che può essere di carattere vario.
Marziale in tutto ha composto una raccolta di epigrammi in 12 libri preceduti da un libero a sé e seguito da altri due libri.
Il primo libro è il Liber de spectaculis (o Liber spectaculorum): composto da una trentina di epigrammi in distici elegiaci (un distico è composto da un esametro e un pentametro) e pubblicato in occasione dell’inaugurazione dell’anfiteatro Flavio nell’80 d.C. (Nella tradizione manoscritta ovvero testi scritti a mano e redatti in forma di libro, questo componimento di epigrammi viene chiamato Epigrammaton liber).
Gli altri e 2 risalgono agli anni 84-85 d.C.:
- Gli Xenia: significa “doni per gli ospiti”, sono dei biglietti che accompagnavano i regali per gli ospiti in occasione dei Saturnali (ciclo di feste religiose dell’antica Roma in onore di Saturno a carattere sfrenato).
Sono composti da 127 epigrammi tutti in un solo distico tranne i primi tre che sono di carattere proemiale quindi più lunghi. - Gli Apophoreta: significa “doni da portare via”, erano brevi descrizioni degli omaggi che venivano offerti ai partecipanti ai banchetti.
Sono composti da 223 epigrammi tutti in un solo distico tranne i primi due di carattere proemiale.
I 12 libri di Epigrammata rappresentano la parte più ampia e più importante della produzione di Marziale.
I primi 11 libri furono pubblicati tra l’86 d.C. e il 96 d.C., mentre il dodicesimo nel 101-102 d.C. dopo il ritorno a Bilbilis.
Il decimo libro ebbe due edizioni, la seconda nel 98 d.C., tre anni dopo la prima.
Nel complesso gli epigrammi di Marziale sono più di 1500, per un totale di 10.000 versi.
Il metro più utilizzato è il distico elegiaco, seguito dall’endecasillabo falecio (verso composto da 11 sillabe) e dal trimetro giambico scazonte (variante del trimetro giambico caratterizzato dalla presenza di una sillaba lunga nella penultima sede, dove normalmente il verso prevede una sillaba breve).
In ogni libro Marziale cerca di garantire varietà e vivacità alternando metri, lunghezza e argomenti.
Origine ed evoluzione dell’epigramma
“Epigramma” è un termine greco che significa “iscrizione” in origine, infatti, era un breve componimento poetico, solitamente in distici elegiaci, che veniva aggiunto su un oggetto votivo con funzione commemorativa o dedicatoria o veniva apposto su pietra come iscrizione sepolcrale.
Dal IV secolo a.C. e nell’ellenismo l’epigramma diventa un genere letterario vero e proprio.
Conserva la sua caratteristica distintiva ovvero la brevità (molto apprezzata dalla poetica ellenistica), ma si apre ad una grande varietà di temi contenendo così componimenti di argomento erotico, epidittico (un discorso volto a dimostrare o esporre una tesi) e simposiale.
La nostra principale fonte per la conoscenza dell’epigramma in lingua greca è rappresentata dall’Antologia Palatina.
L’epigramma a Roma: in ambito latino il più importante modello per l’epigramma ci viene dato da Catullo da cui Marziale prende esempio per l’utilizzo di un linguaggio esplicito, per il rifiuto dell’epica, per le scelte metriche e per il modo di presentarsi nei componimenti.
Poetica di Marziale
La poesia di Marziale è basata sul realismo e sull’indagine dell’esperienza umana, mentre rifiuta i generi letterari “alti” come l’epica e la tragedia che hanno un’ambientazione mitologica ripetitiva e lontana dalla vita di tutti i giorni.
La poesia di Marziale si avvicina molto alla satira latina (rappresentanti di spicco nel I sec. D.C. sono Persio e Giovenale) perché si concentra sugli esseri umani, sui loro difetti, sulle ipocrisie della società romana e sugli aspetti comici della vita di tutti i giorni.
Tuttavia, mentre la satira ha un atteggiamento moralistico, Marziale vuole solo intrattenere il suo pubblico.
Marziale usa un atteggiamento scherzoso e distaccato e non attacca mai i singoli individui, le sue critiche sono rivolte piuttosto ai “tipi” umani: adulteri, parassiti, coloro che si autoproclamano filosofi, poeti di scarso talento, ecc…
Temi e motivi degli epigrammi
Le prime 3 raccolte (Liber de spectaculis, Xenia, Apophoreta) sono legate a occasioni particolari.
Il Liber de spectaculis, pubblicato a ridosso dell’inaugurazione dell’Anfiteatro Flavio, è formato da epigrammi che vertono principalmente su questo avvenimento e sull’esaltazione della nuova dinastia Flavia.
Xenia e Apophoreta, invece, sono raccolte legate ai Saturnali incentrate sullo scambio dei doni tipico di questa occasione.
Gli Epigrammata, invece, contengono una grande varietà di argomenti.
Si possono individuare alcuni filoni principali:
- Il filone comico-realistico: in cui Marziale delinea scene di vita quotidiana o l’attività di un personaggio (di un particolare “tipo umano”). In questo tipo di componimenti utilizza spesso la tecnica dell’aprosdòketon (inatteso) ovvero concentra l’effetto comico nella conclusione dell’epigramma.
- Gli epigrammi celebrativi: componimenti in cui Marziale omaggia imperatori, personaggi politici e letterati.
- Gli epigrammi “personali”: le opere in cui Marziale parla di sé, delle sue difficoltà economiche, del mestiere spesso degradante del cliens (Il cliens, in età romana, era quel cittadino che, per la sua posizione nella società, si trovava ad adempiere ad una serie di obblighi nei confronti di un "patronus") e della condizione precaria degli intellettuali. Tuttavia, anche in questi epigrammi “biografici” Marziale mescola elementi reali e fittizi.
- Epigrammi ecfrastici, storici, erotici e sepolcrali: molti altri epigrammi di Marziale sono a tema storico, erotico, funerario o ecfrastico ovvero descrivono con eleganza ville, monumenti e oggetti di lusso.
Domande da interrogazione
- Qual è il contesto storico e personale che ha influenzato la vita e l'opera di Marziale?
- Cosa caratterizza la raccolta degli epigrammi di Marziale?
- Qual è l'origine e l'evoluzione dell'epigramma come genere letterario?
- Quali sono le caratteristiche principali della poetica di Marziale?
- Quali sono i temi principali trattati negli epigrammi di Marziale?
Marziale nacque a Bilbilis, in Spagna, e si trasferì a Roma nel 64 d.C. dove ottenne successo poetico ed economico. Visse a Roma fino al 98 d.C., quando tornò in Spagna probabilmente a causa del cambio di regime dopo l'assassinio di Domiziano, a cui aveva dedicato molti componimenti.
La raccolta di Marziale comprende 12 libri di epigrammi, con più di 1500 componimenti e 10.000 versi. Utilizza principalmente il distico elegiaco e alterna metri, lunghezza e argomenti per garantire varietà e vivacità.
L'epigramma ha origine come breve componimento poetico greco, spesso usato come iscrizione commemorativa. Dal IV secolo a.C. diventa un genere letterario con una grande varietà di temi, mantenendo la sua caratteristica di brevità.
La poetica di Marziale si basa sul realismo e sull'indagine dell'esperienza umana, rifiutando i generi letterari "alti" come l'epica. Si avvicina alla satira latina, ma con l'intento di intrattenere piuttosto che moralizzare.
Gli epigrammi di Marziale trattano una varietà di temi, tra cui scene di vita quotidiana, celebrazioni di imperatori e personaggi, riflessioni personali, e temi storici, erotici, funerari ed ecfrastici.