Concetti Chiave
- Marziale nacque a Bilbilis, vicino a Barcellona, tra il 38 e il 41 d.C., e si trasferì a Roma nel 61 d.C., dove fu introdotto nella buona società da Seneca.
- Tra il 84 e l'85 d.C., Marziale ebbe un periodo di successo a Roma, entrando in contatto con figure illustri come Plinio il Giovane, Quintiliano e Giovenale.
- Marziale è noto per il suo corpus di epigrammi, un genere letterario breve e realistico, che si oppone ai generi epici e tragici, con lo scopo di commemorare eventi concreti.
- Il Libro 1, "Liber de spectaculis", composto nell’80 d.C., celebra l'inaugurazione del Colosseo con 30 epigrammi.
- I Libri XIII e XIV, "Xenia" e "Apophoreta", contengono epigrammi sotto forma di biglietti di accompagnamento per doni, rispettivamente durante i Saturnali e i banchetti.
Nacque a Bilbilis, vicino a Barcellona, tra il 38 e il 41 d.C. (età dei Flavi).
Nel 61 si trasferì a Roma dove incontrò Seneca che lo introdusse nella buona società (ultimi anni dell’impero di Nerone).
Tra 84 e 85 ebbe un periodo di grande successo in cui entrò in contatto con Plinio il Giovane, Quintiliano e Giovenale rimanendo però cliente.
Nel 87-88 lasciò Roma e andò a Imola, poi nel 98 tornò a Bilbilis.
Corpus di Marziale
Libro 1: Liber de spectaculis; composto nell’80 per celebrare l’inaugurazione del Colosseo e costituito da 30 epigrammi.
Libro 2-13 (12 libri): Epigrammi; di argomento vario, composti e pubblicati tra 86 e 102 d.C.
epigramma = "scritto sopra", è il genere esclusivo di Marziale che acquista autonomia e dignità artistica; è un testo breve con scopi pratici destinato ad essere scritto sopra tombe e vasi; successivamente acquista funzione letteraria per esprimere sentimenti. È il più umile di tutti i generi, duttile e facile ad aderire ai vari aspetti del reale. Si contrappone infatti ai generi illustri (epos e tragedia) con toni seri e vicende mitologiche lontane dalla realtà della vita. Marziale infatti si basa sul REALISMO evidente in rievocazioni, suggerimenti e commemorazioni di fatti concreti. Luoghi e eventi sono infatti citati con precisione.
Libro XIII: Xenia; biglietti di accompagnamento di doni fatti in occasione dei Saturnali.
Libro XIV: Apophoreta; biglietti di accompagnamento di doni ai commensali durante i banchetti.
Sono scritti in vari metri (distico elegiaco, falecio, scazonte) e sono di varie dimensioni (da epigramma di un solo distico si passa a epigrammi di dieci o più versi).