Concetti Chiave
- Marziale, originario della Spagna, si trasferì a Roma per affermarsi come letterato, ma tornò in Spagna insoddisfatto nonostante la fama ottenuta.
- La sua opera principale consiste in 15 libri di epigrammi, che si oppongono al genere epico-mitologico, privilegiando un approccio realistico e satirico.
- Marziale utilizza l'epigramma per rappresentare la realtà quotidiana e la società romana, con un occhio critico e umoristico sui vizi e i difetti umani.
- Il tema dell'amicizia è centrale, con riflessioni sulla sincerità e l'opportunismo, mentre l'amore è spesso presentato in modo stereotipato e superficiale.
- Stilisticamente, Marziale adotta un linguaggio che varia tra il colloquiale e il solenne, mirando a sorprendere il lettore con battute finali inaspettate.
Marziale- Biografia e opera
Nacque a Bilbilis, in Spagna, tra il 38 e il 41 d.C. e morì nel 104 d.C.
Si recò a Roma desideroso di affermarsi come letterato, lavorò da cliens per un patronus, e raggiunse fama tale da scrivere epigrammi per l'inaugurazione dell'anfiteatro Flavio e da ottenere cariche onorifiche; si legò agli oppositori di Nerone, entro nel ceto equestre; amareggiato dalla mancanza di denaro tornò in Spagna, dove una ricca ammiratrice gli offrì un'abitazione; sentì nostalgia di Roma e non riuscì ad adattarsi, terminando la sua vita da sradicato e insoddisfatto.
L'opera
Raccolta di 12 libri di epigrammi preceduta dal Liber de spectaculis o Liber spectaculorum (descrizione degli spettacoli offerti al pubblico per l'inaugurazione del Colosseo) e seguita dalle due raccolte Xenia e Apophoreta, per un totale di 15 libri e 1500 epigrammi (metro: distico elegiaco, endecasillabo faleico e giambico scazonte).Si oppone volutamente al genere epico-mitologico, di cui si tentava un recupero, ritenendo che non abbia a che vedere con la realtà quotidiana, e, anche se sottovalutato e praticato solo dai poeti minori, sceglie l'epigramma, il genere più umile di tutti, sviluppandone potenzialità comiche, satiriche e realistiche.
L'intento del poeta è riprodurre nei suoi versi la realtà e l'epigramma è il genere che meglio vi aderisce, favorendo anche la riflessione morale, anche se la sua poesia era volta al divertimento fine a sé stesso, senza fini moralistici o diffamanti e senza il proposito di correggere le imperfezioni del mondo o denunciarne le immortalità.
Tratta occasioni sociali, vicende personali, adulazione dei potenti, polemica letteraria, critiche contro i vizi, parla bene degli amici e colpisce i nemici.
Parte dalla descrizione della Roma del tempo (città caotica dominata da disordine, opportunismo e volgarità) e si sofferma sull'uomo, colto nei suoi vizi, difetti e abitudini, proponendo un campionario umano fatto di maschere fisse ma esportabili nelle società di qualsiasi epoca e località.
I personaggi (parassiti, vanitosi, imbroglioni, plagiari, spilorci, adulteri, ubriaconi, depravato, cacciatori di eredità) suscitano il riso attraverso i loro tratti deformati.
Ricorrente il tema dell'amicizia: sia in forma generica, sia raccontando episodi autobiografici o elogiando I suoi amici, riflette sulla distinzione tra amici veri e falsi e dilaga su sincerità dei sentimenti, opportunismo, gratitudine,
condivisione e disinteresse.
Da ciò deriva l'amore: raro e stereotipato, presente solo come desiderio fisico e non come legame sentimentale stabile, apparendo quasi misogino per il disinteresse verso le figure femminili.
Dalla componente autobiografica esce un quadro di obblighi che scandiscono la sua giornata dovuti alla dipendenza dal patronus, cui avrebbe preferito un otium sereno lontano da Roma. L'immagine che da di sé è quella di un poeta di modestissimo condizioni, ma di fama mondiale e orgoglioso del proprio successo.
Temi seri: epigrammi celebrativi (esalta le grandi figure del passato e li pone come modello per i contemporanei); epigrammi funerari (riporta il genere alle origini e coinvolge il lettore in un'atmosfera di affettuosa commozione).
Poesia di occasione, per gli amici o i patroni, destinata al filone dell'intrattenimento: Xenia ("doni per gli ospiti", poesie accompagnate ai doni scambiati durante i Saturnali) e Apophoreta ("doni da portar via", poesie accompagnate ai doni estratti a sorte per i commensali durante i banchetti).
Compone in funzione del finale: nelle prime battute vengono descritti i personaggi o le situazioni generando un clima di attesa che si scioglie nella battuta conclusiva, che suscita il riso sorprendendo, con la formula del fulmen in clausula (spesso parliamo di aprosdoketon, "inatteso", cioè il ribaltamento a sorpresa di quanto affermato prima).
Stile: corrispondenza tra stile e materia trattata: modi colloquiali e termini realistici (quotidianità) espressioni volgari (polemica o parodia), eleganza compositiva (omaggi o elogi), impianto della poesia solenne (celebrazioni)
Domande da interrogazione
- Chi era Marziale e quale fu il suo percorso di vita?
- Qual è la struttura e il contenuto dell'opera di Marziale?
- Quali sono i temi principali trattati da Marziale nei suoi epigrammi?
- Come Marziale rappresenta l'amicizia e l'amore nei suoi scritti?
- Qual è lo stile e l'intento della poesia di Marziale?
Marziale nacque a Bilbilis, in Spagna, tra il 38 e il 41 d.C. e morì nel 104 d.C. Si trasferì a Roma per affermarsi come letterato, lavorò come cliens per un patronus, e ottenne fama scrivendo epigrammi. Deluso dalla mancanza di denaro, tornò in Spagna, ma sentì nostalgia di Roma e visse insoddisfatto.
L'opera di Marziale è composta da 12 libri di epigrammi, preceduti dal Liber de spectaculis e seguiti da Xenia e Apophoreta, per un totale di 15 libri e 1500 epigrammi. Si oppone al genere epico-mitologico, preferendo l'epigramma per la sua capacità di riflettere la realtà quotidiana.
Marziale tratta temi come le occasioni sociali, vicende personali, adulazione dei potenti, polemica letteraria, critiche ai vizi, e l'amicizia. Descrive la Roma del tempo e i suoi abitanti, evidenziando vizi e difetti umani attraverso personaggi caricaturali.
Marziale riflette sull'amicizia distinguendo tra amici veri e falsi, esplorando sincerità, opportunismo e gratitudine. L'amore è rappresentato come desiderio fisico, senza legami sentimentali stabili, apparendo quasi misogino per il disinteresse verso le figure femminili.
Lo stile di Marziale varia in base alla materia trattata: usa modi colloquiali e termini realistici per la quotidianità, espressioni volgari per polemica o parodia, e eleganza compositiva per omaggi. L'intento è di divertire, senza fini moralistici, usando il fulmen in clausula per sorprendere il lettore.