roberta.catania.58
Ominide
2 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Durante l'età Flavia, le antiche famiglie patrizie si indeboliscono mentre cresce l'aristocrazia italica e provinciale, che non mira a ripristinare la repubblica.
  • L'imperatore Vespasiano promuove un programma di restaurazione morale e culturale, creando biblioteche e incoraggiando poeti e artisti.
  • Domiziano incentiva una produzione artistica e letteraria che esalta il suo principato, mostrando avversione per la cultura filosofica greca.
  • Sotto i Flavi, il mecenatismo è occasionale e i letterati vivono in una condizione precaria, con attenzione all'epica, oratoria e altri generi letterari.
  • La cultura distingue tra attività intellettuali e pratiche, concentrandosi su trattati didascalici senza approfondire le cause, per non destabilizzare le certezze acquisite.

Indice

  1. Età Flavia
  2. Erudizione e cultura

Età Flavia

Nell'età Flavia si assiste ad un mutamento delle classi sociali più elevate: le antiche famiglie patrizie si indeboliscono e i principi vengono decimati e privati dei loro beni, mentre le province crescono economicamente. La nuova aristocrazia italica e provinciale, conservatrice nei propri ideali e gusti, non intendeva ripristinare la repubblica ed era pronta a fornire efficienti burocrati e funzionari al servizio dello stato.
L'imperatore Vespasiano attuò un programma di restaurazione morale, civile e culturale (istituisce nuove biblioteche pubbliche, promuove concorsi e premi per poeti e artisti, fonda la cattedra pubblica di retorica).
Domiziano invece incentivò una produzione artistica e letteraria encomiastica per il suo principato.
I principi della dinastia Flavia nutrirono una profonda avversione nei confronti della cultura filosofica di origine greca, tanto che gli intellettuali che si mostravano affini ad essa furono espulsi dalla città.
Il mecenatismo era occasionale e la condizione dei letterati sotto i Flavi rimase ancora precaria.
Mutarono anche i generi letterari: vennero ripresi epica e oratoria e si diede maggiore importanza all'epigramma, alla poesia di occasione e alla prosa tecnico-scientifica.

Vennero ripresi lo stile e il linguaggio classico anche se le sperimentazioni dell'epoca precedente non vennero del tutto dimenticate.

Erudizione e cultura

La cultura attuava sempre la distinzione tra attività intellettuali e attività pratiche e limitava la tecnica, seppur la sua applicazione avesse raggiunto numerosi obiettivi, in quanto il sistema era di tipo schiavistico e poiché le scoperte tecniche non dovevano mettere in crisi le certezze già acquisite. Nel campo della prosa tecnico-scientifica vennero prodotti molti trattati ed enciclopedie ma rimaneva l’idea secondo cui lo scienziato non doveva spiegare le cause dei fenomeni ma soltanto descriverli, a scopo didascalico e divulgativo.

Domande e risposte