Concetti Chiave
- Publio Elio Traiano Adriano, nato nel 76 d.C ad Italica, divenne imperatore nel 117 d.C dopo la morte di Traiano, realizzando importanti imprese durante il suo regno.
- Adriano cercò di ridurre le discriminazioni religiose e promosse una politica di accoglienza, intervenendo però in caso di gravi reati, come dimostra la distruzione di Gerusalemme nel 135 d.C.
- L'imperatore era un appassionato di scrittura e cultura, scrivendo poesie in greco e latino e un testo sull'arte e architettura, e costruì una sontuosa residenza a Tivoli.
- La poesia "Animula vagula blandula" di Adriano riflette l'accettazione della propria morte e ha ispirato Marguerite Yourcenar nel suo romanzo "Memorie di Adriano".
- La Pax Romana sotto Adriano fu un periodo di pace e benessere, con la cultura al centro del suo governo, evidenziato dal sostegno a biblioteche e luoghi del sapere.
Publio Elio Traiano Adriano
Publio Elio Traiano Adriano è nato nel 76 d.C probabilmente ad Italica, città che in quel periodo faceva parte dell’Impero romano. La sua famiglia era una delle più conosciute a Roma. Alla morte di Traiano avvenuta nel 117 d.C, Adriano diventò imperatore nonostante ancora non fosse stato ufficialmente adottato come suo successore. In seguito all’operato svolto dal suo predecessore si può dire che Adriano, durante il suo regno, sia riuscito a portare avanti imprese importanti, considerando che chi l’aveva preceduto portò a termine per vent’anni costruzioni difensive e vennero fatte diverse conquiste territoriali.
Publio Elio Traiano Adriano ha anche a portare avanti una politica di accoglienza nei confronti di alcune piccole comunità che vivevano a Roma. Infatti, il suo obiettivo era quello di ridurre le discriminazioni religiose, evitando la persecuzione di coloro che professavano la religione cristiana. Però se i cristiani avessero commesso dei reati gravi, egli stesso sarebbe intervenuto punendoli pesantemente. Una conseguenza di ciò si è verificata nel momento in cui il popolo ebraico ha iniziato ad opporre resistenza ad Adriano e così l’imperatore ha reagito distruggendo Gerusalemme nel 135 d.C.
L’imperatore Adriano è stato un uomo dalla personalità dinamica: tra i suoi obiettivi politici rientrava il miglioramento dell’esercito che aveva a disposizione e il miglioramento della parte amministrativa dell’Impero, proprio perché era spinto da un forte senso civico e culturale. Adriano aveva la passione della scrittura, nello specifico scriveva poesie in lingua greca e latina e anche un testo sull’arte e sull’architettura. Il suo stile colto e raffinato veniva fuori anche dalla sontuosità della sua casa a Tivoli, luogo pieno di decorazioni classiche e dai giardini maestosi.
Infine l’imperatore Adriano governò fino al 138, anno della sua morte avvenuta a causa di problemi di salute. La sua salma è stata adornata nei minimi dettagli da suo figlio Antonino Pio, il quale non era suo figlio naturale, ma era stato adottato. Dopo la morte di Adriano, è stata conclusa la costruzione di un monumento in suo onore che aveva voluto egli stesso quando ancora era in vita. Questo monumento oggi rappresenta un elemento artistico importantissimo per la città di Roma; si tratta proprio di Castel Sant’Angelo conosciuto come Mausoleo di Adriano che si trova nelle vicinanze della Città del Vaticano, luogo in cui il potere è nelle mani del pontefice della Chiesa cattolica.
“Animula vagula blandula"
La poesia dal titolo “Animula vagula blandula” è stata scritta dall’imperatore Adriano, il quale amava scrivere ed era interessato a tutto ciò che riguardava l’arte e la cultura. All’interno di questa poesia, l’imperatore Adriano, in veste di poeta, scrive riferendosi all’ultimo periodo della sua vita molto difficile a causa di una malattia che l’ha colpito. In questa poesia l’imperatore scrive come se accettasse tranquillamente di lasciare il mondo terreno e rivolge le sue parole alla sua anima, trattandola come se fosse una cara amica. Infatti, le stesse parole presenti nell’introduzione della poesia sono state utilizzate da Marguerite Yourcenar, una famosa scrittrice, la quale le ha inserite nel titolo di un capitolo del suo romanzo che ha intitolato “Memorie di Adriano”, in cui descrive tutta la vita dell’imperatore Adriano fino alla sua morte.La scrittrice comincia introducendo l’arco temporale in cui l’imperatore Adriano ha governato, ovvero dal 116 circa al 139 circa d.C. È stato definito un periodo glorioso e pacifico rispetto ai periodi che l’hanno preceduto. Con Adriano si parla proprio di “Pax Romana” ovvero di un periodo dove il benessere, la cultura e l’assenza di conflitti permetteva alla popolazione dell’Impero Romano di vivere serenamente. Per Adriano la cultura era alla base di tutto: per tale motivo, sostenere la cultura tramite la costruzione di biblioteche e luoghi del sapere, avrebbe migliorato la vita dei cittadini dell’Impero. Infatti, la scrittrice nel suo libro paragona l’importanza delle biblioteche all’importanza dei granai: questo significa che non basta solamente una ricchezza economica derivante dai granai ma, in un impero, è importante anche avere una ricchezza d’animo alimentata dal sapere derivante dalle biblioteche. Tramite questa allusione, viene spiegato in modo molto chiaro il pensiero dell’imperatore Adriano e come voleva far crescere il proprio impero. La sua volontà era stata quella di prendere e conservare tutto ciò che apparteneva al periodo classico, a partire dalla poesia, dalle decorazioni, dalle architetture e portarle nel suo impero per renderlo glorioso.
Domande da interrogazione
- Chi era Publio Elio Traiano Adriano e quale fu il suo contributo all'Impero Romano?
- Qual era l'obiettivo principale di Adriano riguardo le comunità religiose a Roma?
- In che modo la poesia "Animula vagula blandula" riflette il pensiero di Adriano?
- Come Marguerite Yourcenar ha utilizzato la poesia di Adriano nel suo romanzo?
- Qual era la visione di Adriano riguardo alla cultura e al sapere nell'Impero Romano?
Publio Elio Traiano Adriano fu un imperatore romano nato nel 76 d.C. ad Italica. Durante il suo regno, riuscì a portare avanti importanti imprese, promuovendo un periodo di prosperità politica e culturale. Fu noto per la sua politica di accoglienza e per il miglioramento dell'esercito e dell'amministrazione dell'Impero.
Adriano mirava a ridurre le discriminazioni religiose, evitando la persecuzione dei cristiani, a meno che non commettessero reati gravi. Tuttavia, reagì duramente contro il popolo ebraico, distruggendo Gerusalemme nel 135 d.C.
La poesia "Animula vagula blandula" riflette l'accettazione serena di Adriano della sua morte imminente, rivolgendosi alla sua anima come a una cara amica. Questo testo ha ispirato Marguerite Yourcenar nel suo romanzo "Memorie di Adriano".
Marguerite Yourcenar ha utilizzato le parole della poesia "Animula vagula blandula" nel titolo di un capitolo del suo romanzo "Memorie di Adriano", in cui descrive la vita dell'imperatore fino alla sua morte, evidenziando il suo amore per la cultura e la pace.
Adriano considerava la cultura fondamentale per il benessere dell'Impero. Promosse la costruzione di biblioteche e luoghi del sapere, paragonando l'importanza delle biblioteche a quella dei granai, sottolineando che la ricchezza d'animo derivante dal sapere era essenziale quanto la ricchezza economica.