Concetti Chiave
- Virgilio visse durante il periodo di grandi sconvolgimenti politici e guerre civili, influenzando profondamente la sua opera letteraria.
- Le Bucoliche, composte tra il 42 e il 39 a.C., riflettono il dolore e la malinconia di Virgilio per la confisca delle sue terre, con temi di natura idilliaca e pathos.
- Le Georgiche, iniziate nel 37 a.C. e composte in quattro libri, utilizzano il lavoro agricolo come metafora di una società ideale e riflettono la filosofia stoica.
- L'Eneide, considerata il poema nazionale romano, racconta la storia di Enea e fu completata da Virgilio ma non rivista prima della sua morte.
- Virgilio è passato dall'otium epicureo alla ricostruzione politica, diventando un intellettuale emblematico del suo tempo.
L'età di Cesare si sta concludendo, le guerre e i vari contesti influiscono sulla vita di Virgilio che nel 39 entra a far parte del circolo di Mecenate dove conobbe Lucrezio e Cornelio Gallo.
Virgilio nasce il 15 ottobre del 70 a.C. ad Andes e muore il 21 settembre a Brindisi del 19 a.C..
Il padre di Virgilio era un piccolo proprietario terriero divenuto ricco grazie all'apicoltura e all'allevamento; la madre, di nome Magia Polla, era la figlia del mercante Magio.
Virgilio frequentò la scuola di grammatica a Cremona, quella della filosofia a Napoli e quella di retorica a Roma dove conobbe molti uomini di cultura.
Virgilio si trova a vivere durante i grandi sconvolgimenti delle guerre civili prima tra Cesare e Pompeo, culminato con la sconfitta di Pompeo a Farsalo nel 48 a.C., poi l'uccisione di Cesare nel 44 in una congiura e poi lo scontro tra Ottaviano e Marco Antonio e i Cesaricidi, Bruto e Cassio.
Virgilio si vede confiscare le terre che vennero date ai veterani di Ottaviano e Antonio tornati dalla guerra di Filippi del 42 a.C.; ci fu la conquista dei beni e le terre erano l'unico appiglio; così su questi temi nacquero le Bucoliche. I sentimenti di sofferenza e malinconia di Virgilio vennero riversati nel mondo agreste.
Tra il 42 e il 39 compone le Bucoliche a Napoli: sono una raccolta di dieci componimenti detti egloghe di stile bucolico che rispecchiano il modello del poeta Teocrito. Le Bucoliche ricalcano la filosofia dell'epicureismo e dello stoicismo. Il locus ameno un luogo dove regna sovrana la natura, un luogo incontaminato per evadere dal presente di guerre fratricide e sangue. Non manca certo l'elemento del pathos e nei carmi vi sono riferimenti paesaggistici precisi non della Sicilia ma della Padania caratterizzati da nebbia e freddo, ambiente triste e malinconico com'era lui.
Il protagonista Titiro racconta la confisca del podere di Melibeo e cerca di consolarlo; Titiro rappresenta Virgilio.
Nella quarta ecloga si parla della nascita di un puer, di un bambino; vi sono quattro ipotesi si pensa che la nascita di questo bambino potesse annunciare l'arrivo di Asinio Pollione, del figlio di Ottaviano, del Messia o di una nuova generazione.
Virgilio parla dell'Arcadia, la regione del Peloponneso, terra di pastori.
Il filo rosso di quest'opera .. locus amoenus --> malinconico sofferente --> ricco di pathos.
nel 37 Virgilio inizia la stesura delle Georgiche, composte a Napoli e suddivise in quattro libri. Sono un poema didascalico sul lavoro dei campi, sull'allevamento e sull'apicoltura, come metafora di un'ideale società umana. Le Georgiche seguono la filosofia stoica; quest'opera fiancheggia l'idea della ricostruzione politica.
Le Georgiche sono considerate l'anello di congiunzione tra Virgilio e Ottaviano.
La sua opera più famosa fu l'Eneide, poema che ebbe grande successo. Ottaviano e Mecenate lo lodarono molto per le sue opere. L'Eneide gli fu commissionata e dopo dieci anni di composizione è rimasta incompiuta (finita ma senza revisione) dopo la sua morte. Egli lasciò detto a due amici Tucca e Varo di non pubblicarla ma i due consegnarono l'opera all'imperatore e l'Eneide divenne il poema Nazionale Romano.
L'opera tratta della storia di Enea, scampato alla guerra di Troia e fondatore della gens Iulia.
Durante la sua vita Virgilio si avvicinò alla filosofia stoica in quanto secondo lui nella filosofia epicurea l'uomo non aveva il totale potere di decidere sul tuo destino.
Virgilio era un intellettuale rappresentativo ed emblematico che passa dal disimpegno, dall'otium letterario epicureo alla ricostruzione politica.
Domande da interrogazione
- Quali eventi storici influenzarono la vita e le opere di Virgilio?
- Qual è il significato delle Bucoliche di Virgilio?
- In che modo le Georgiche di Virgilio si collegano alla politica del tempo?
- Qual è l'importanza dell'Eneide nella carriera di Virgilio?
- Come si evolve il pensiero filosofico di Virgilio nel corso della sua vita?
Virgilio visse durante le guerre civili tra Cesare e Pompeo, l'uccisione di Cesare, e lo scontro tra Ottaviano e Marco Antonio. Questi eventi influenzarono profondamente la sua vita e le sue opere, come le Bucoliche, che riflettono la sofferenza e la malinconia di quel periodo.
Le Bucoliche sono una raccolta di dieci componimenti che riflettono la filosofia epicurea e stoica, rappresentando un locus amoenus, un luogo incontaminato per evadere dalle guerre. Esprimono sentimenti di sofferenza e malinconia attraverso paesaggi agresti.
Le Georgiche, un poema didascalico sul lavoro dei campi, riflettono la filosofia stoica e l'idea di ricostruzione politica. Sono considerate un anello di congiunzione tra Virgilio e Ottaviano, sostenendo l'ideale di una società umana ideale.
L'Eneide è l'opera più famosa di Virgilio, commissionata da Ottaviano e Mecenate. Sebbene incompiuta, divenne il poema Nazionale Romano, raccontando la storia di Enea e la fondazione della gens Iulia, consolidando la fama di Virgilio.
Virgilio si avvicinò alla filosofia stoica, abbandonando l'otium epicureo, poiché riteneva che l'epicureismo non permettesse all'uomo di decidere il proprio destino. Questa evoluzione si riflette nel passaggio dal disimpegno letterario alla ricostruzione politica nelle sue opere.