sunny0108
Ominide
7 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Virgilio, originario di una famiglia di proprietari terrieri, visse in un contesto contadino ma agiato, con studi a Roma e Napoli, influenzato dall'epicureismo.
  • L'Eneide celebra la grandezza di Roma e la sua discendenza divina attraverso Enea, opera che Virgilio desiderava distruggere per considerarla incompleta.
  • Le Bucoliche, ispirate a Teocrito, descrivono la vita semplice dei pastori, contrapponendola alla caoticità cittadina, con elementi messianici e politici.
  • La Prima Bucolica riflette eventi storici legati alla redistribuzione delle terre ai veterani, con un elemento autobiografico in Virgilio identificato in Titiro.
  • Le Georgiche sono un'opera didascalica che esalta l'agricoltura e il ritorno alla terra, intrecciando poesia e miti per promuovere la pace post-guerre civili.

Questo appunto di Letteratura Latina tratta del poeta Virgilio (70 a.C. - 19. a.C.). Virgilio, Publio Marone - Vita e opere principali articolo

Indice

  1. Virgilio: vita e opere principali
  2. Eneide
  3. Le Bucoliche
  4. Prima bucolica
  5. Georgiche

Virgilio: vita e opere principali

Virgilio nasce ad una famiglia di proprietari terrieri cresce in un mondo contadino per l’ ambiente ma con una famiglia abbastanza agiata. Probabilmente la famiglia per un periodo perse le terre perché quando Roma conquistava altri territori i veterani venivano ricompensati con terre e capitò che le terre di Mantova vennero cedute ai veterani dopo guerre civili come racconta in un testo delle Bucoliche.

Poi per interessamento dello stesso Augusto e Mecenate in seguito verranno restituite le terre alla famiglia di Virgilio quindi le sue opere hanno anche importanza storica. Si trasferì a Roma per studio e soggiornò per studio anche a Napoli dove venne introdotto agli studi filosofici e soprattutto all’ epicureismo. Dopo la diffusione delle Bucoliche Virgilio venne invitato a far parte del circolo di Mecenate poi scrive le altre opere in omaggio alla politica augustea.

Eneide

Scritta per dimostrare la grandezza di Roma e come l'avo dei Romani, Enea, sia stato anche figlio di Venere e quindi ha origine divine e poi dà origine alla gens Iulia da cui proviene Augusto. Si narra che Virgilio negli ultimi giorni della sua vita voleva distruggere l’ Eneide perché non la considerava finita e pronta per essere diffusa e si racconta che avesse chiesto agli amici di bruciarla ma l’imperatore intervenne e la preservò.

Le Bucoliche

Sono 10 componimenti in esametri che raccontano la vita di pastori. Si ispirano a Teocrito, poeta greco che aveva parlato di canti di pastori. L' opera racconta la vita semplice dei pastori a contatto con la natura che sono felici nei momenti di otium in contrasto con la vita frenetica della città descritta come mondo caotico rispetto alla bellezza della vita a contatto con la natura. Sono 10 bucoliche, la quarta è stata definita messianica ed è uno dei motivi per cui Virgilio è stato amato nel medioevo in quanto parla della nascita di un fanciullo che cambierà le sorti del mondo; viene vista da alcuni come se avesse predetto la nascita di Cristo ma in realtà annunciava la nascita di una delle personalità importati del tempo forse Augusto e riguarda l'aspettativa nel futuro o di un mondo migliore derivante dalla nascita di un ragazzo. Viene ripresa nel medioevo; inoltre anche Enea incarna pietas e valori morali che diventano valori cristiani. Attraverso dialoghi tra pastori esprime le sue idee politiche e sociali. Descrive la vita di Roma come città e provincia (campagna mantovana del tempo).

Prima bucolica

Dialogo tra 2 pastori: Melibeo è costretto a lasciare la propria terra, Titiro è più fortunato perché con l' aiuto di un personaggio importante che chiama Deus è riuscito a mantenere le proprie terre.
Ha valore storico perché a conclusione di una battaglia importante i veterani venivano ricompensati con terre da parte dell’imperatore. Dopo la battaglia di Filippi i veterani vennero ricompensati con terre di Cremona e Mantova perché erano repubblicane e avevano parteggiato per Bruto e Cassio. Probabilmente Virgilio ha subito questa sorte. Quindi è probabile che ci sia un elemento autobiografico: Virgilio si riconosce in Titiro. La poesia è molto elevata, anche se i protagonisti sono pastori parlano come letterati. L’ambientazione è letteraria ma la volontà di Virgilio è di creare poesia aulica in particolare in alcuni punti. Quando ci sono due sillabe lunghe il piede si chiama spondeo, quando è formato da una sillaba lunga e due brevi si chiama dattilo e quello di Virgilio si chiama esametro dattilico.

Virgilio, Publio Marone - Vita e opere principali articolo

Georgiche

Le georgiche sono un’ opera didascalica ovvero che insegna qualcosa come coltivare la terra; è un’opera tecnica di agricoltura, allevamento coltivazione alberi da frutto in particolare viti e ulivi e apicoltura. È un'opera di poesia in esametri, è anche abbellita da miti e poesie però è un opera scritta per far capire ai Romani che dopo le guerre civili era necessario un periodo di pace e ritornare all’attività principale di Roma cioè alla coltivazione dei campi e anche Augusto cercava di incentivare il ritorno alle campagne. Viene data importanza al lavoro che nel mondo antico era riservato ai servi. L'idea è che il lavoro che nobilita nasce dopo Virgilio ma lui lo ha già anticipato e quindi si può notare la vicinanza alle idee del cristianesimo che considera il lavoro come qualcosa che rende l’uomo migliore.

Nella parte dell’allevamento parla della riproduzione degli animali e dell’amore e del fatto che l’amore vince ogni cosa Nell ultima parte del 4 parla dell’apicoltura e inserisce un mito di Orfeo e Euridice per dare tema letterario ne parlerà anche Ovidio; in ogni alveare ogni ape assolve una funzione; Aristeo vede morire le sue api e chiede all’oracolo la causa di ciò. L'oracolo risponde che aveva causato la morte di Euridice. Euridice moglie di Orfeo scappa nel bosco da Aristeo, pastore che la insidia. Orfeo era un cantore così amato dagli dèi che gli viene permesso di scendere nell’aldilà e Proserpina regina dell’oltretomba si commuove e li lascia andare ma lui non si deve voltare ma Orfeo è impaziente e si volta. Poi Orfeo è disperato e le baccanti cercano di conquistarlo ma lui le rifiuta e loro lo uccidono e lo gettano in un fiume. La sua lingua però continua a cantare quindi il canto di Orfeo sopravvive per dire che la poesia è eterna. Orfeo è caro agli dèi e commuove la regina degli Inferi; è curioso e non resiste alla tentazione di rivedere l’amata.
Virgilio emula il mito: Orfeo è un uomo ma è talmente bravo nel suo canto che è caro agli dèi che fino a che non si gira è più divino che uomo ma dal momento in cui non rispetta quello che è stato detto sbaglia e perde la sua sacralità Poi quando le baccanti lo uccidono è come aver infranto un patto con Bacco. Il mito viene ripreso da Ovidio con pochissime differenze.

Domande da interrogazione

  1. Chi è Virgilio?
  2. Virgilio è un poeta latino nato nel 70 a.C. e morto nel 19 a.C.

  3. Quali sono le opere principali di Virgilio?
  4. Le opere principali di Virgilio sono l'Eneide, le Bucoliche e le Georgiche.

  5. Di cosa parla l'Eneide?
  6. L'Eneide narra la storia di Enea, antenato dei Romani, e la grandezza di Roma.

  7. Cosa sono le Bucoliche?
  8. Le Bucoliche sono una raccolta di 10 componimenti poetici che descrivono la vita dei pastori e la bellezza della natura.

  9. Di cosa trattano le Georgiche?
  10. Le Georgiche sono un'opera didascalica che insegna l'agricoltura e l'allevamento, incoraggiando il ritorno alla coltivazione dei campi dopo le guerre civili.

Domande e risposte