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Concetti Chiave

  • Publio Virgilio Marone nacque ad Andes vicino a Mantova nel 70 a.C. e studiò in diverse città, tra cui Roma, dove fu influenzato dall'epicureismo.
  • Iniziò la sua carriera come avvocato ma, a causa della sua personalità introversa, si orientò verso la poesia, diventando amico di Orazio e collaborando con Mecenate.
  • Le sue Bucoliche lo portarono alla corte di Ottaviano Augusto, mentre le Georgiche furono dedicate a Mecenate e scritte tra Roma e Napoli.
  • L'Eneide, il suo capolavoro incompleto, celebra la gens Iulia e la grandezza di Roma; Virgilio chiese di distruggerla al momento della sua morte, ma Augusto lo impedì.
  • Virgilio divenne ricco grazie alla poesia, mantenendo comunque un carattere riservato; morì a Brindisi durante un viaggio in Grecia e fu sepolto a Napoli.

Biografia e produzione letteraria di Virgilio

Publio Virgilio Marone nacque ad Andes, villaggio vicino a Mantova il 15 ottobre del 70 a.C. Il padre, non di nobile estrazione sociale, sposò una donna, figlia di un funzionario relativamente benestante per migliorare la propria condizione. Alcuni storici affermano che il padre fosse un piccolo proprietario terriero, che successivamente si dedicò anche all’apicoltura, tema molto importante nelle Georgiche. Virgilio studiò dapprima a Cremona, per volere del padre, dove prese la toga virile, poi a Milano e infine a Roma, dove approdavano tutti gli abitanti delle province con un certo grado di istruzione per proseguire la loro carriera. A Roma entrò in contatto con numerosi aristocratici, soprattutto Asinio Pollione ma forse anche lo stesso Ottaviano, che sarebbe diventato Augusto. Virgilio tentò invano di diventare avvocato, ma la sua personalità introversa lo ostacolò facendolo orientare verso la poesia. A Roma entrò in contatto anche con l’epicureismo che subito lo affascinò, tanto da farlo recare a Napoli, città di cui si sarebbe innamorato, sede di un'importante scuola epicurea. Divenne grande amico di Orazio. La confisca dei terreni, che vennero assegnati ai seguaci di Ottaviano, operata a seguito della morte di Cesare lo sconvolse; dopo che inizialmente riuscì a riappropriarsene, li perse nuovamente e fu costretto a trasferirsi a Roma col padre anziano e malato, anche se si trasferì da poeta in via di affermazione.

Aveva già composto le dieci poesie pastorali contenute nelle Bucoliche dedicate ad Asinio Pollione. Fu proprio quest'opera a farlo entrare in contatto con Mecenate, al quale poi presentò il grande amico Orazio. Mecenate lo mise in contatto con Ottaviano Augusto; Virgilio veniva considerato un ottimo espositore e ben presto si fece conoscere a corte. Virgilio divenne ricco grazie alla poesia, tuttavia mantenne sempre il suo animo riservato e discreto, che gli faceva evitare gli ammiratori quando camminava per Roma. La poesia di Virgilio è frutto di una attenta pianificazione, tanto che il suo esametro è considerato uno dei più belli della poesia romana. Compose le Georgiche, dedicate a Mecenate, in circa 8 anni, vivendo tra Roma e Napoli, per poi dedicarsi completamente al suo capolavoro, l’Eneide, per la celebrazione della gens Iulia attraverso il capostipite Enea e della grandezza di Roma. Morí senza riuscire a completare l’opera, a seguito di un viaggio in Grecia, a Brindisi, ma venne sepolto a Napoli, secondo sue disposizioni. Nel suo testamento chiede di distruggere l’Eneide, ma Augusto stesso lo vietò.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine e il background familiare di Virgilio?
  2. Virgilio nacque ad Andes vicino a Mantova il 15 ottobre del 70 a.C. Suo padre, di umili origini, sposò la figlia di un funzionario benestante per migliorare la propria condizione.

  3. Quali furono i principali studi e influenze di Virgilio?
  4. Virgilio studiò a Cremona, Milano e Roma, dove fu influenzato dall'epicureismo e divenne amico di Orazio. A Napoli, si innamorò della città e della sua scuola epicurea.

  5. Come influenzò la confisca dei terreni la vita di Virgilio?
  6. La confisca dei terreni dopo la morte di Cesare sconvolse Virgilio. Dopo averli riottenuti, li perse nuovamente e si trasferì a Roma con il padre malato.

  7. Quali sono le opere principali di Virgilio e come furono accolte?
  8. Virgilio scrisse le Bucoliche, le Georgiche e l'Eneide. Le Bucoliche lo misero in contatto con Mecenate e Augusto, mentre l'Eneide, sebbene incompleta alla sua morte, fu salvata dalla distruzione per volere di Augusto.

Domande e risposte