simasimo
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Concetti Chiave

  • Ovidio, nato a Sulmona nel 43 a.C., divenne famoso per le sue opere letterarie dopo un breve periodo in politica e studi retorici a Roma.
  • Le sue opere giovanili includono gli "Amores", "Ars amatoria", "Rimedia amoris" e "Heroides", caratterizzate da toni ironici e sperimentazioni stilistiche.
  • I grandi poemi di Ovidio, come le "Metamorfosi" e i "Fasti", esplorano miti e tradizioni romane attraverso narrazioni elaborate.
  • Durante l'esilio a Tomi, Ovidio scrisse "Tristia" ed "Epistulae ex Ponto", opere che riflettono una poesia più personale e introspettiva.
  • Ovidio ha rivoluzionato l'elegia romana, distaccandosi dalle convenzioni e utilizzando il mito come elemento decorativo, con uno stile stilisticamente elaborato.

In questo appunto di letteratura latina viene descritta la biografia e le opere letterarie nel dettaglio del celebre autore di epoca latina Publio Ovidio Nasone, conosciuto da tutti come Ovidio, di cui si prendono in considerazione le opere più conosciute che ci vengono presentate in maniera molto schematica, ma precisa.

Indice

  1. Ovidio
  2. Opere
  3. Le opere elegiache ed erotico didascaliche, giovanili
  4. I grandi poemi
  5. Le opere dell’esilio

Ovidio

Ovidio

nacque a Sulmona del 43 a.C. da buona famiglia, da subito si trova completamente immerso nella nuova realtà imperiale. Frequentò le migliori scuole retoriche di Roma, e dopo una rapida esperienza in politica iniziò una precoce produzione letteraria, che lo portò a frequentare i circoli letterari, e a conquistare una grande fama con opere di grande successo come gli Amores, l’Ars amatoria e Medea (una tragedia). Raggiunti i 40 anni si dedicò a imprese letterarie di più alto livello, scrisse: le Metamorfosi (un poema mitologico) e i Fasti (opera celebrativa di riti e miti romani); successivamente cadde in disgrazia presso l’imperatore che lo condanna alla relegazione a Tomi. Morirà nel 17 d.C.

Ovidio, Publio Nasone (2) articolo

Opere

Le opere:

la sua vastissima produzione è divisibile in tre filoni (in base al genere e al periodo storico) qui presentati per paragrafi schematici.

Le opere elegiache ed erotico didascaliche, giovanili

Ecco quali furono le opere elegiache ed erotico didascaliche, giovanili di Ovidio:

  • Amores (49 elegie), il tono è distaccato e ironico, Ovidio si presenta in veste di osservatore.
  • Ars amatoria (trattato in 3 libri), è un manuale sull’arte dell’amare, il tono è leggero, spregiudicato e ironico, con l’esaltazione della vita libertina.(probabile argomento della condanna)
  • Rimedia amoris, insegnano come liberarsi di un amore che non interessa più.
  • Medicamina faciei, consigli sull’uso dei cosmetici.
  • Heroides (21 elegie) in forma di lettere di eroine che scrivono ai loro amanti in tono sentimentale, qui prevale il gusto ovidiano per la sperimentazione del genere.

I grandi poemi

Ecco quali sono i grandi poemi di Ovidio:

  • Metamorfosi (15 libri) un opera che racconta 250 vicende di essere umani e divini traformatisi in altro aspetto.
  • Fasti, sono un’opera celebrativa,in cui Ovidio va alla ricerca di riti, usi, nomi, luoghi per compilare un calendario romano con le feste e le ricorrenze e le rispettive origini.

Le opere dell’esilio

Tristia

(cinque libri) e Epistulae ex Ponto( quattro libri), durante la relegazione scoprì la possibilità di una poesia comporta per piacere personale e non per essere letta né per avere successo.

Ovidio, Publio Nasone (2) articolo

Con Ovidio l’elegia romana entra nella fase di piena maturità e di decadimento, già solo per il fatto che egli non si dedichi solamente alla vita distaccata come Tibullo e Properzio, e che mostra interesse ad una poesia più elevata. Egli non accetta le convenzioni dell’Elegia e le considera giochi letterari ( come il tema erotico), così che spesso i modelli che riprende sono imitati in modo spiritoso e anticonformista. Anche il mito smette di avere funzione nobilitante e diventa un elemento decorativo. Tutto ciò perché il poeta appartiene ad una nuova epoca e trova il centro della sua esistenza nel fare poesia, ma avendo la consapevolezza che la poesia è lo strumento capace di mediare al realtà, di trasformarla e per questo prova compiacimento della propria abilità.
Lo stile è ricercato e ricco di artifici retorici, di cui è maestro, la versificazione è tra le più perfette che il genere elegiaco abbia conosciuto.

Domande da interrogazione

  1. Chi era Publio Ovidio Nasone e quale fu il suo percorso formativo?
  2. Ovidio nacque a Sulmona nel 43 a.C. da una buona famiglia e frequentò le migliori scuole retoriche di Roma. Dopo una breve esperienza politica, si dedicò alla letteratura, frequentando circoli letterari e ottenendo grande fama.

  3. Quali sono le opere giovanili di Ovidio e quale tono le caratterizza?
  4. Le opere giovanili di Ovidio includono "Amores", "Ars amatoria", "Rimedia amoris", "Medicamina faciei" e "Heroides". Queste opere sono caratterizzate da un tono distaccato, ironico e sperimentale.

  5. Quali sono i grandi poemi di Ovidio e quale tema trattano?
  6. I grandi poemi di Ovidio sono le "Metamorfosi" e i "Fasti". Le "Metamorfosi" raccontano 250 vicende di trasformazioni mitologiche, mentre i "Fasti" celebrano riti e miti romani attraverso un calendario delle feste.

  7. Come si caratterizzano le opere dell'esilio di Ovidio?
  8. Durante l'esilio, Ovidio scrisse "Tristia" e "Epistulae ex Ponto", opere che riflettono una poesia più personale, non destinata al successo pubblico, ma al piacere personale.

  9. In che modo Ovidio ha influenzato l'elegia romana?
  10. Ovidio ha portato l'elegia romana alla maturità e al decadimento, distaccandosi dalle convenzioni tradizionali e trattando temi erotici e mitologici in modo spiritoso e anticonformista, con uno stile ricercato e ricco di artifici retorici.

Domande e risposte