Yle918
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Concetti Chiave

  • Orazio, originario di Venosa, fu educato a Roma e Atene, dove si legò a Bruto e Cassio, partecipando alla battaglia di Filippi.
  • Dopo il ritorno a Roma, grazie al poeta Virgilio, venne introdotto a Mecenate, che lo accolse nel suo circolo e gli donò un fondo in Sabina.
  • Le "Satire", suddivise in due libri, esplorano temi come l'adulterio e l'amicizia, con uno stile medio e l'uso di callida iunctura.
  • Gli "Epodi" presentano una metrica varia e toni polemici, ispirati al poeta greco Archiloco, e trattano temi diversi con un linguaggio aggressivo.
  • Le "Odi" di Orazio, influenzate dalla lirica greca, trattano temi erotici, religiosi e filosofici, con il famoso concetto del Carpe Diem.

Orazio

Orazio nacque a Venosa (confine della Puglia), era figlio di un liberto, il quale gli garantì un adeguato livello di studi, prima a Roma e dopo ad Atene, dove conobbe Bruto e Cassio (i cesaricidi) ed entrò nelle loro file. Partecipò alla battaglia di Filippi (cesaricidi contro Antonio e Ottaviano) dove i cesaricidi vennero sconfitti. Dopo il rientro a Roma pubblico dei versi, i quali li fecero conoscere Virgilio, che lo presento a Mecenate. Mecenate lo fece entrare nelle sue cerchie e gli regalo un fondo in Sabina (perché ad Orazio piaceva la tranquillità). Nel Carmen Seculare viene celebrata Roma e a sua gloria dove viene esalato Augusto.
L’Ars poetica o lettera ai Pisoni è un trattato in 476 esametri (ovviamente in forma epistolare), qui espone le fondamentali teorie Aristoteliche sulla poesia. È suddivisa in 2 parti: Ars (si occupa del contenuto, della elaborazione) e Artifex (sapienza indispensabile per la lettura e la capacità di unire l’utile e il dolce).
Satire: 2 libri in esametri. Il orimo libro sono 16 satire. Orazio prende da Lucilio l’aggressività e l’autobiografia, a egli però rimprovera lo scorrere fangoso e intende applicare il labor lime. Gli argomenti sono vari: l’adulterio, l’imperfezione umana, la prostituzione e l’amicizia (nella quinta satira parla del viaggio che fa a Brindisi con Mecenate e Virgilio). Fondamentale l’uso della autarkeia (autosufficienza) e metrotes (giusto mezzo). Nel secondo libro abbiamo 8 satire, l’elemento autobiografico si attenua, e privilegia la forma dialogica, dove il ruolo centrale è occupato dall’interlocutore. Lo stile è medio, caratterizzato dalla brevias e dalla callida iunctura (accostamento insolito, ovvero prendere parole quotidiane che, accostante a termine a cui non vengono mai legate, assumono un significato totalmente diverso da quello letterale).
Epodi: sono 17 componimenti, il cui nome deriva dalla forma metrica (è costituito da un versi più lungo seguito da un verso uno più breve), il cui tono aggressivo e polemico. Modello degli Epodi è il poeta greco Archiloco (il quale poteva permettersi di essere aggressivo, ma Orazio no, perché la sua origine era modesta, anche se apparteneva al circolo di Mecenate) da cui dice di aver tratto i metri e i toni polemici, i quali si rivolgono a persone di poco conto. A caratterizzare gli Epodi interviene anche la varietà di contenuti e toni, che deriva dal modello dei Giambi di Callimaco, infatti egli usava un tono aggressivo.
Odi: Orazio si definisce Alceo romano, perché la sua lirica riprende quella greca, soprattutto quella arcaica da cui riprende temi e toni. I modelli a cui si ispira sono Anacreonte, Saffo (vene influenzato dal metro; l’abbiamo incontrata con Catullo che si lascia andare alle passioni, mentre Orazio l’amore lo associa alla giovinezza, perché l’uomo maturo non poteva perdere tempo a tormentarsi con l’amore) e infine dalla tradizione alessandrina (dalla quale rende spunto per il tema erotico). Orazio si attribuisce il merito di essere stato il primo ad aver introdotto a Roma i temi Greci e ad averli adattati a quelli Romani, ciò viene chiamato Ego Primus. I temi sono diversi, ma spicca quello erotico; un altro tema è quello religioso legato alle festività popolari; dal mondo greco il filone simposiaco che celebra l’amicizia e quello gnomico in cui parla della morte, dei valori e del tempo che passa. I motivi ricorrenti delle odi sono: vocazione poetica, l’angulus, l’amicizia e il paesaggio. L’angulus è il luogo in cui il poeta si rifugia per meditare e scrivere, dove il pensiero della morte si attenua in malinconia. Il tema della sua riflessione è il Carpe Diem, che non è un invito al banale piacere ma come presa di coscienza. Due precetti fondamentali sono il vivere nascosto (in questo caso riguardo ad Orazio lontano dagli impegni civili) e accontentarsi di quello che si ha. La sintassi è semplice e vi è l’uso delle figure retoriche (es. enjambement).

Domande da interrogazione

  1. Chi era Orazio e quale fu il suo percorso formativo?
  2. Orazio nacque a Venosa, figlio di un liberto, e ricevette un'educazione a Roma e Atene. Conobbe Bruto e Cassio e partecipò alla battaglia di Filippi.

  3. Qual è il significato del "Carmen Seculare" di Orazio?
  4. Il "Carmen Seculare" celebra Roma e la gloria di Augusto, esaltando la città e il suo imperatore.

  5. Quali sono le caratteristiche principali delle "Satire" di Orazio?
  6. Le "Satire" sono due libri in esametri che trattano vari argomenti come l'adulterio e l'amicizia, utilizzando l'autobiografia e il dialogo.

  7. Cosa distingue gli "Epodi" di Orazio?
  8. Gli "Epodi" sono caratterizzati da un tono aggressivo e polemico, ispirati al poeta greco Archiloco, con una varietà di contenuti e toni.

  9. Quali temi e modelli influenzano le "Odi" di Orazio?
  10. Le "Odi" riprendono temi e toni della lirica greca arcaica, ispirandosi a poeti come Anacreonte e Saffo, e introducono temi greci adattati a Roma, come l'erotico e il Carpe Diem.

Domande e risposte