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Concetti Chiave

  • Le Odi di Orazio appartengono alla sua produzione lirica, ispirata ai poeti greci come Saffo e Alceo.
  • La raccolta è divisa in due parti: tre libri nella prima e un libro nella seconda, dove Orazio esprime il suo orgoglio.
  • Orazio utilizza l'emulatio, reinterpretando temi della lirica greca in un contesto romano originale.
  • I metri e gli stili nelle Odi variano: essenziale per suggerimenti morali, distaccato per l'amore, elevato per temi civili.
  • Le Odi rappresentano un'opera monumentale per Orazio, più duratura del bronzo, secondo le sue stesse parole.

Orazio - Le odi

Le Odi fanno parte della produzione lirica del poeta latino Orazio. La poesia lirica era una forma di poesia che originariamente veniva recitata con accompagnamento musicale, solitamente nei simposi.
Con le Odi, Orazio si dedica ad una poetica molto più elevata rispetto al resto della sua produzione letteraria. In particolare, Orazio si ispira ai poeti lirici greci, quali Saffo e Alceo, ma anche ad Anacreonte e Pindaro.
Le Odi, sono costituite da due raccolte.

La prima raccolta è formata da tre libri, invece, la seconda comprende soltanto un libro, in quest'ultimo, il poeta manifesta il proprio orgoglio per la stesura delle proprie opere, affermando di aver edificato un monumento letterario più duraturo del bronzo.
Orazio adopera l'emulatio: le sue tematiche partono da spunti propri della lirica greca, attraverso citazioni, che servono da impulso per interpretazioni e rielaborazioni completamente originali, contraddistinti dal contesto culturale e storico romano.
I metri e gli stili utilizzati da Orazio sono vari. Lo stile è essenziale e immediato, soprattutto nella formulazione di suggerimenti morali, distaccato però nella trattazione di tematiche amorose ed elevato nelle odi civili.

Domande e risposte