Concetti Chiave
- L'Eneide di Virgilio è stata scritta tra il 29 a.C. e il 12 a.C., raccontando la storia di Enea, fondatore di Roma, che fuggì da Troia e viaggiò fino al Lazio.
- Il poema è composto da dodici libri in esametri dattilici ed è rimasto incompleto con 58 esametri non finiti, poiché Virgilio non lo ritoccò prima della sua morte.
- L'imperatore Augusto decise di pubblicare l'Eneide nonostante l'incompletezza, grazie anche all'intervento degli amici di Virgilio, Vario Rufo e Plozio Tucca, che salvarono l'opera dalla distruzione.
- La struttura del poema è chiara e simmetrica, con una prima parte dedicata alle peregrinazioni di Enea e una seconda alla guerra fra latini e troiani, culminando con la fondazione di Roma.
- Enea è un personaggio complesso e meditativo, dotato di pietas e senso del dovere, che affronta il suo destino con nostalgia per Troia, differenziandosi dagli eroi greci per la sua psicologia tormentata.

Descrizione dell'Eneide
L'Eneide presenta una struttura chiara e simmetrica. Nella prima parte sono narrate le peregrinazioni di Enea, mentre la seconda parte è dedicata alla guerra fra latini e troiani,L’azione si sviluppa in modo lineare verso la scena finale e l’interesse del poeta è concentrato sul destino del protagonista che, attraverso le diverse avventure, si avvicina sempre di più alla meta fissata dal fato. Gli episodi del poema non hanno carattere frammentario o dispersivo, ma appaiono come le tappe necessarie, che, attraverso lo stanziamento dei troiani nel Lazio, assicurerà il nascere e l’espandersi di Roma.
Il mondo dell’Eneide, a differenza di quello omerico, non conosce particolare esaltazione eroica, ma appare al quanto meditativo.
Enea, il protagonista, è un predestinato che segue la sua sorte senza entusiasmo e affronta le prove impostegli, sempre nostalgico della sua Troia distrutta.
Le doti di Enea non sono solo il valore e il coraggio, ma anche la “pietas”, il senso del dovere, la capacità di sacrificio.
Il suo carattere è dotato di una psicologia complessa e tormentata rispetto a quella degli eroi greci.
Tra i modelli di quest’opera ricordiamo quelli omerici: l’Iliade, l’Odissea, ma dobbiamo anche ricordare le opere di Nevio e di Ennio. La lingua e lo stile appaiono ricercati e ben articolati, semplici e lineari.
Personaggi principali dell'Eneide
I personaggi principali dell'Eneide di Virgilio sono i seguenti:
- Enea, che è il protagonista più importante dell'Eneide, che lascia Troia dopo la guerra drammatica per scappare in un viaggio lungo il Meditarraneo che poi lo porterà in Italia, più precisamente nella regione del Lazio. Egli è proprio considerato il fondatore della città di Roma
- Anchise, il principe di Dardania e anche il padre di Enea che è un personaggio secondario rispetto ad Enea
- Didone, la grande regina e fondatrice della città di Cartagine. Si innamorò secondo il mito di Enea
- Ascanio, il figlio di Enea e della sua prima moglie Creusa
- la dea della bellezza Venere
- Latino che era il re eponimo dei Latini
- Lavinia, leggendaria principessa italica
- il dio Giove.
- il re di Troia Priamo
- Creusa, la prima moglie di Enea, che si perse durante il viaggio
Domande da interrogazione
- Quando è stata scritta l'Eneide e da chi?
- Qual è la struttura dell'Eneide?
- Qual è il tema principale dell'Eneide?
- Chi sono i personaggi principali dell'Eneide?
- Qual era la volontà di Virgilio riguardo l'Eneide incompleta?
L'Eneide è stata scritta da Publio Virgilio Marone tra il 29 a.C. e il 12 a.C.
L'Eneide è divisa in dodici libri e scritta in esametri dattilici, con una struttura chiara e simmetrica che narra le peregrinazioni di Enea e la guerra fra latini e troiani.
Il tema principale è il destino di Enea, predestinato a fondare Roma, e il suo viaggio dal Mediterraneo al Lazio, affrontando prove con "pietas" e senso del dovere.
I personaggi principali includono Enea, Anchise, Didone, Ascanio, Venere, Latino, Lavinia, Giove, Priamo e Creusa.
Virgilio voleva che l'Eneide fosse bruciata se non completata, ma i suoi amici Vario Rufo e Plozio Tucca decisero di salvarla, e l'imperatore Augusto la pubblicò.