Concetti Chiave
- Terenzio fu uno scrittore di commedie nato a Cartagine, vissuto a Roma come schiavo prima di essere liberato, e associato al circolo degli Scipioni, influenzato dalla cultura ellenistica.
- Le sue opere furono criticate per l'innovazione nella struttura delle trame, che erano più complesse e affiancate da storie parallele, richiedendo maggiore attenzione dal pubblico.
- Le commedie di Terenzio avevano una funzione educativa, miravano alla riflessione piuttosto che alla comicità, e si distinguevano per l'assenza di metateatro per mantenere l'immedesimazione del pubblico.
- Il prologo delle sue opere era di natura polemica e personale, utilizzato per rispondere alle accuse di plagio e di essere un prestanome, in particolare contro il critico Luscio Lanuvino.
- Lo stile di Terenzio era caratterizzato da un linguaggio pacato e medio, con trame contaminate da elementi greci e una struttura più dialogica e meno basata sull'azione.
Terenzio: vita e opere
Publio Terenzio Afro nasce a Cartagine nel 185 a.C. e muore nel 159 a.C. in mare.
Prende il nome Terenzio dalla gens del patrono dopo esserne stato liberato, infatti era stato trasportato come schiavo a Roma e sottomesso a Terenzio Lucano.
Ha un legame con il mondo ellenistico perchè faceva parte del circolo degli Scipioni che volevano assimilare le usanze greche.
Durante la sua vita riceve critiche e accuse di essere un prestanome, ovvero di non essere lui lo scrittore delle sue commedie.
Tra il 166 e il 160 scrive sei commedie le quali non hanno successo immediato a causa delle modifiche apportate rispetto alle commedie del tempo.
Le trame erano più complesse, cioè raddoppiate.
Il pubblico era obbligato a prestare attenzione e queste assumevano una funzione educativa (come i greci).
La funzione della commedia, quindi, era portare alla riflessione e non pi alla comicità. Il metateatro non viene più utilizzato per evitare l'interruzione dell'immedesimazione del pubblico.
Il teatro di Terenzio era una grande novità perchè improntato sull'humannitas Homo sum, nihil himani a me alienum puto (sono un uomo, ritengo che nulla di umano mi sia estraneo).
Prologo
Con Terenzio assume una funzione polemica e personale dove concentra le sue riflessioni artistiche e le repliche difensive. Qui infatti, si difende dalle critiche dell'uso della contaminatio, di essere un prestanome, del plagio.
Il suo massimo accusatore era Luscio Lanuvino (scrittore di commedie).
Linguaggio e stile
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Pacato e senza eccesso;
medio.
Le novità:
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trame più complesse e con più personaggi;
raddoppio delle trame;
contaminazione (prende le trame greche)
no metateatro;
cambia i prologhi (di tipo personale-polemico);
la commedia è stataria (più dialoghih e meno azioni).