Concetti Chiave
- In occasione della morte di un nobile romano, i parenti pronunciavano elogi funebri che venivano poi trascritti, mentre epigrafi incise sulle tombe ricordavano le cariche del defunto.
- Le leggi nella Roma antica erano inizialmente trasmesse oralmente, consentendo ai nobili di modificarle a loro vantaggio, fino a quando il popolo ottenne la loro scrittura su tavole di bronzo.
- La scrittura delle leggi su tavole di bronzo rappresentò un vantaggio per la plebe, poiché impediva ai nobili di mutarle continuamente.
- Il pontifex maximus di Roma era incaricato di compilare gli eventi annuali su tavole bianche, includendo guerre e fenomeni naturali, formando così i primi resoconti storici.
- Gli Annales, scritti dal pontifex maximus, sono tra le prime narrazioni storiche di Roma e offrono importanti informazioni sulla sua storia.
Opere funerarie
Un momento molto importante nella vita dei Romani era la morte. In occasione della morte di un nobile i parenti erano soliti pronunciare elogi a favore del nobile, in cui lodano le imprese del nobile e tutta la sua discendenza. Questi discorsi gli elogia funebria erano poi trascritti. Oltre agli elogia funebria c’erano le epigrafi e si tratta di incisioni che venivano fatte sulla tomba dove venivano ricordate le principali cariche del defunto.
Leggi
Per moltissimo tempo a Roma le leggi furono trasmesse oralmente.
La società romana repubblicana non era una repubblica come la intendiamo noi oggi, ma un governo aristocratico oligarchico. I nobili desideravano non scrivere le leggi perché in questo modo potevano mutarle continuamente a loro favore, esercitando così il loro dominio oligarchico. Il popolo si ribellò e ottenne dopo due lotte la scritturazione delle leggi. Esse furono incise su 12 grandi tavoli di bronzo affinché nessuno potesse rubarle o modificarle. Sebbene queste leggi fossero favorevoli ai nobili il fatto che esse furono scritte fu un vantaggio per la plebe. I nobili infatti non potevano più cambiare le leggi in continuazione.
Le prime opere storiche
Nella Roma antica non esistevano mezzi di comunicazione come quelli odierni per diffondere le notizie. Era però usanza del pontifex maximus, figura religiosa molto potentiùe a Roma, scrivere ogni anno tutto ciò che succedeva su grandi tavole bianche e su di esse veniva indicato il nome del console in carica e da esso è possibile ricostruire l’anno in cui hanno assunto l’incarico. Dopo l’indicazione dell’anno venivano raccontati tutti gli eventi che accadevano: guerre, raccolte, fenomeni naturali. Gli Annales rappresentavano le prime narrazioni storiche e sono fonti importanti per conoscere la storia di Roma.