Concetti Chiave
- Marco Pacuvio, influenzato dallo zio Ennio, è stato introdotto nei circoli filoellenici di Roma, imitando più Sofocle che Euripide.
- Le sue opere principali includono tragedie greche come "Antiopa" e "Armorum iudicium", e la praetexta romana "Paulus".
- Nonostante la perdita delle sue "Saturae", Pacuvio è ricordato per il suo stile vigoroso e il senso del patetico moderato dalla dignità eroica.
- Le opere di Pacuvio erano popolari, con il pubblico che conosceva a memoria lunghi brani, e furono riprese anche dopo la sua morte.
- Cicerone ne evidenzia lo stile solenne e magniloquente, caratterizzato da parole insolite e una certa predilezione per il macabro.
Vita, opere e considerazioni
Nella serie dei giudizi tradizionali dati al tempo di Orazio sugli antichi tragici romani, P. passava per un "vecchio sapiente": forse per il fatto che si era sforzato di rinnovare le ispirazioni del suo teatro, ricorrendo a modelli meno ritriti. In ogni caso, le sue opere riscossero un successo notevole, vennero riprese ancora molto tempo dopo la sua morte, e persino il pubblico popolare ne conosceva a memoria lunghi brani. I frammenti (450 ca) abbastanza lunghi che ce ne fa conoscere Cicerone lasciano intravedere, in P., un grande vigore di stile, un senso del patetico moderato dalla preoccupazione per la dignità che conviene agli eroi, un senso tutto romano della "virtus", una conseguente spiccata sentenziosità, una certa predilezione per il macabro (che ne fanno una sorta di precursore di Seneca). Di conseguenza, lo stesso linguaggio è volentieri solenne, pensoso e magniloquente, spesso contraddistinto da parole strane, forme insolite, conii artificiosi.
