Concetti Chiave
- La caduta dell'Impero romano d'Occidente non distrusse immediatamente la cultura precedente, ma avviò una nuova civiltà e letteratura.
- La frammentazione politica post-impero causò un mutamento economico-sociale, con strutture autarchiche che limitarono gli scambi culturali.
- Il decadimento delle infrastrutture romane e conflitti interni ostacolarono ulteriormente la diffusione culturale.
- Il contatto con i barbari e la frammentazione linguistica portarono a una differenziazione delle lingue parlate, mentre il latino rimase come lingua scritta.
- La letteratura si evolse, abbracciando nuovi temi e realtà non più legati all'universalismo romano, trasformandosi in una letteratura in latino nel Medioevo.
Dalla letteratura latina alla letteratura in latino
La caduta dell'Impero romano d'Occidente, nel 476, non fu un evento catastrofico, tale da distruggere completamente e improvvisamente la cultura anteriore. Essa provocò comunque l'insorgere e l'instaurarsi di condizioni storico - politiche che diedero luogo alla formazione e allo sviluppo di un'altra civiltà e di un'altra letteratura.
Il fatto decisivo fu la rottura di quell'unità politica che fino ad allora aveva rappresentato il supporto di una cultura unitaria, che continuava a riconoscere in Roma (nonostante la perdita del primato politico e il moltiplicarsi dei centri culturali) il suo punto di riferimento ideale.
Con la fine dell'Impero romano si verifica, inoltre, in Occidente un mutamento radicale delle condizioni economiche e sociali, che tendono a organizzarsi in un sistema basato sull'esistenza di fondi agricoli economicamente e amministrativamente autonomi: una tale struttura favoriva una sorta di autarchia e ostacolava gli scambi anche in ambito culturale. Ad aggravare la situazione contribuivano il grave decadimento della rete viaria costruita dai Romani e le continue lotte e conflitti interni ai diversi regni. Si aggiungeva poi la crisi del sistema scolastico ereditato dall'antichità, con la chiusura delle scuole e con il progressivo accentrarsi dell'istruzione in ambito religioso.
La frammentazione politica, la rarefazione degli scambi e il contatto con le popolazioni barbariche ebbero importanti ripercussioni a livello linguistico: le lingue effettivamente parlate si differenziano sempre di più le une dalle altre e si allontanano dal latino, che si conserva solo come lingua scritta della scuola, della Chiesa, delle leggi e dei dotti.
La letteratura, parallelamente, si apre a contenuti e argomenti che non si limitano a rispecchiare quelli consacrati dalla classicità o elaborati dalla tarda antichità, ma che appaiono ispirati a realtà nuove e non più riconducibili all'universalismo dell'impero romano. La letteratura latina si trasforma così in letteratura in latino e presta le risorse della sua plurisecolare tradizione alla cultura di quell'età travagliata e innovatrice che conosciamo con il nome di Medioevo.
Domande da interrogazione
- Quali furono le conseguenze della caduta dell'Impero romano d'Occidente sulla cultura e la letteratura?
- Come influirono i cambiamenti economici e sociali sulla diffusione culturale dopo la caduta dell'Impero romano?
- In che modo la letteratura latina si trasformò nel periodo successivo alla caduta dell'Impero romano?
La caduta dell'Impero romano d'Occidente non distrusse completamente la cultura anteriore, ma portò a condizioni storico-politiche che favorirono lo sviluppo di una nuova civiltà e letteratura, rompendo l'unità politica che sosteneva una cultura unitaria.
I cambiamenti economici e sociali portarono a un sistema basato su fondi agricoli autonomi, favorendo l'autarchia e ostacolando gli scambi culturali, aggravati dal decadimento della rete viaria e dalle lotte interne.
La letteratura latina si trasformò in letteratura in latino, aprendo a nuovi contenuti ispirati a realtà diverse dall'universalismo romano, e divenne parte della cultura del Medioevo, mantenendo il latino come lingua scritta della scuola, della Chiesa e delle leggi.
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