Concetti Chiave
- L'Eneide di Virgilio, nel I secolo a.C., collega la fondazione di Roma alla storia di Troia, legittimando la civiltà romana come erede di una tradizione nobile e antica.
- I romani adottano generi letterari greci, come il teatro tragico e comico, con autori come Ennio, Pacuvio, Plauto e Terenzio, che riflettono la società romana.
- Orazio e Ovidio sono poeti di spicco a Roma, amati dall'aristocrazia per la loro eleganza e capacità di incontrare i gusti del pubblico.
- La cultura romana valorizza l'otium, tempo di riposo dedicato agli studi, con intellettuali come Seneca che producono opere importanti in questo contesto.
- La retorica, con figure come Cicerone e Quintiliano, è fondamentale nella formazione dei giovani romani, essenziale per il loro ruolo politico e pubblico.
L’epica a Roma: la leggenda della sua fondazione
È nel I secolo a.C. che si consolida nella collettività l’identità di Roma, grazie anche alla celeberrima rielaborazione di temi e leggende sulla fondazione della città costituita dall’Eneide di Virgilio. Qui la storia di Roma viene collegata a quella di Troia, da dove il troiano Enea sarebbe fuggito, scampando al rovinoso incendio, per rifugiarsi proprio sulle coste laziali e fondarvi la nuova città. Questo legame con l’età arcaica e mitica, e la sua antica nobiltà, conferiva alla civiltà romana una nuova legittimità, permettendole di proporsi come erede di una tradizione e di poter regnare, di diritto, su tutto il mondo conosciuto.
Letteratura e retorica
Oltre all’epica, anche gli altri generi letterari appartenenti alla cultura greca trovarono delle chiare corrispondenze nel mondo latino.In breve, infatti, i romani apprendono dai greci la passione per il teatro, sia tragico, con Ennio e Pacuvio, sia comico, con Plauto e Terenzio, che raccontano con feroci parodie la società romana e i suoi vizi. Anche la poesia troverà a Roma alcuni dei suoi più alti interpreti, come Orazio e Ovidio, che incontrano il gusto del pubblico dell’epoca, composto da uomini e donne dell’aristocrazia romana, amanti del buon vivere e dell’eleganza. Gli intellettuali romani coltivano la propria formazione nell’otium, ossia nel tempo del riposo dagli impegni politici e della società; tra i cultori di questa vita ritirata, dedicata agli studi, vi è anche l’ultimo Seneca, che compone i suoi capolavori circondato solo da pochi e fidati amici.
Straordinaria fortuna ha la retorica, con Cicerone e Quintiliano. Nella società romana l’arte del discorso era molto apprezzata soprattutto come strumento politico, e perciò era ritenuta una componente necessaria della formazione dei giovani destinati al governo o a cariche pubbliche.
Domande da interrogazione
- Qual è il legame tra la fondazione di Roma e la mitologia troiana secondo l'Eneide di Virgilio?
- Quali generi letterari greci hanno influenzato la cultura romana?
- Qual era l'importanza della retorica nella società romana?
L'Eneide di Virgilio collega la fondazione di Roma alla mitologia troiana, narrando che Enea, fuggito da Troia, si rifugiò sulle coste laziali per fondare la nuova città, conferendo a Roma una legittimità storica e mitica.
La cultura romana è stata influenzata dai generi letterari greci come il teatro tragico e comico, con autori come Ennio, Pacuvio, Plauto e Terenzio, e dalla poesia, con interpreti come Orazio e Ovidio.
La retorica era di straordinaria importanza nella società romana, apprezzata come strumento politico essenziale per la formazione dei giovani destinati al governo, con figure di spicco come Cicerone e Quintiliano.