Concetti Chiave
- Fedro, originario della Macedonia, fu portato a Roma come schiavo e successivamente divenne libertus Augusti.
- La sua produzione letteraria, principalmente favole, non fu molto apprezzata o riconosciuta dai contemporanei.
- Le favole di Fedro erano utilizzate come strumenti educativi nelle scuole greche e romane per il loro valore pedagogico e morale.
- Le opere di Fedro combinano intrattenimento e istruzione, con l'intento di divertire e allo stesso tempo ammaestrare il lettore.
- La morale delle favole è fondamentale, spiegando significati allegorici e offrendo consigli di vita che ancora oggi si riflettono nei proverbi.
Favola - Fedro
La figura e la produzione letteraria di Fedro rimangono ai margini rispetto al panorama culturale del suo tempo, infatti più che non essere apprezzato dai contemporanei, lui risulta ignorato da questi ultimi.
Tutte le notizie biografiche e cronologiche che possediamo, si ricavano tutte dalla sua opera, dove troviamo appunto dei riferimenti sulla sua vita privata.
Nasce in Macedonia e viene portato a Roma come schiavo probabilmente, infatti viene chiamato in alcune opere libertus Augusti. Si ipotizza che, come molti schiavi di madrelingua greca, si sia dedicato all'insegnamento.
Si suppone, giustamente, che le sue opere, ovvero le favole, siano nate a causa della sua professione di insegnante, poiché questo tipo di componimento era utilizzato soprattutto nelle scuole , sia greche che romane, come libri di testo.
La favola diventa un vero e proprio genere assestante, costituito da racconti di fantasia, dotati soprattutto di un significato pedagogico e morale.
Lo scopo, quindi, è duplice: il poeta vuole infatti divertire, ma anche ammaestrare, e questo viene ribadito all'interno delle opere.
La "morale" è la caratteristica principale della favola, che segue il racconto spiegando il significato allegorico o simbolico e dando consigli di vita, che spesso ritroviamo nei proverbi dei nostri giorni.