Concetti Chiave
- L'elegia è un genere letterario che origina nella letteratura greca e si evolve nella letteratura latina, mantenendo il distico elegiaco come metro costante.
- Nell'elegia greca arcaica, il distico elegiaco è usato per temi guerreschi, politici, morali, erotici ed esortatori, mentre nell'ellenistica, diventa mitologico-narrativa con accenni autobiografici.
- L'elegia latina, sviluppatasi tra l'età di Cesare e di Augusto, è caratterizzata da una poesia autobiografica e d'amore, con il tema centrale dell'amore come "aristos bios".
- Poeti come Tibullo, Properzio e Ovidio, nell'età augustea, scelgono l'"otium" letterario, rifiutando i "negotia" politico-militari, seguendo l'esempio di Catullo.
- Cornelio Gallo, pioniere dell'elegia latina, è noto per le sue opere "Amores", dedicate a Licoride, anche se poco del suo lavoro è sopravvissuto fino a noi.
L’elegia è un genere letterario che appartiene già alla letteratura greca e poi passa alla letteratura latina.
Elegia greca
Per l’elegia greca ricordiamo:
- L’elegia dell’età arcaica, VII e VI secolo a.C., si caratterizza per il metro, il distico elegiaco, che è formato da un esametro e un pentametro, questo metro rimane costante anche nella elegia latina.
Le tipologie ricorrenti dell’elegia dell’età arcaica sono: l’elegia guerresca, politica, moraleggiante, erotica e spesso esortatoria, cioè esortava ad adottare determinati tipi di atteggiamenti.
- L’elegia dell’età ellenistica, IV e III secolo a.C., mantiene il metro distico elegiaco, però, diventa una narrazione delle passioni d’amore di personaggi del mito, quindi è un’elegia mitologico-narrativa, perché c’è un impianto narrativo e l’oggetto sono gli uomini del mito inseriti in una narrazione di tipo oggettivo. Su quest’elegia è stata fatta un’ipotesi, ovvero che in essa vi fosse un elemento autobiografico appena accennato/esplicitato, che poi è stato sviluppato nell’elegia latina, in quanto quest’ultima non è una narrazione oggettiva degli amori del mito, ma è una descrizione lirico-soggettiva della passione d’amore del poeta (lirico = poesia che esprime i sentimenti dell’io poetico).
Elegia latina
L’elegia latina si sviluppa a partire dall’età di Cesare a quella di Augusto. Nell’età di Cesare con un poeta, di nome Gallo, di cui non ci è rimasto quasi nulla e nell’età augustea con Tibullo, Properzio e Ovidio.
Caratteristiche dell’elegia latina:
• L’elegia è una poesia autobiografica, che racconta l’esperienza degli autori/poeti;
• L’elegia è una poesia d’amore, e quest’ultimo è l’”aristos bios”, ovvero l’amore è la scelta di vita migliore, in quanto dà alla vita un senso, anche se le donne amate fanno soffrire, perché i poeti amano donne che spesso sono capricciose, infedeli e procurano sofferenze. Si tratta spesso di amori irregolari, al di fuori del matrimonio e con donne libere, ad esempio le attrici, e i poeti si dichiarano al servizio di queste “dominae” (= signore) e si parla di “servitium amoris”, ovvero servizio d’amore.
Il poeta sceglie l’”otium” e rifiuta i “negotia” politico-militari, ovvero gli impegni che erano propri del “civis romanus”, ovvero del cittadino romano. Scelgono l’”otium”, nel quale è presente l’amore e la poesia, ed è un tipo di vita caratterizzato dalla “nequitia”, ovvero dall’indolenza, dall’essere buono a nulla. Questi poeti dell’età augustea ci ricordano la scelta fatta da Catullo, nell’età di Cesare, ovvero quella di scegliere l’”otium”.
Autori dell’elegia latina:
Cornelio Gallo
Nasce nel 69 a.C. e muore nel 26 a.C., vive e opera a cavallo fra l’età di Cesare e l’età di Augusto. Gallo apre l’elegia latina a Roma, ebbe dei riconoscimenti durante la sua vita, e fu nominato prefetto d’Egitto. Però a un certo punto egli cade in disgrazia, viene condannato all’esilio e si suicida. Virgilio, oltre a dedicare una Bucolica a Gallo, gli aveva dedicato delle Lodi, che poi toglie dopo la caduta in disgrazia dell’uomo. Le opere di Gallo si intitolano “Amores” e sono dedicate a Licoride, un’attrice di mimo di nome Volumnia e in arte Citeride. Di Gallo non ci è rimasto praticamente nulla.
Domande da interrogazione
- Quali sono le caratteristiche principali dell'elegia greca dell'età arcaica?
- Come si differenzia l'elegia dell'età ellenistica rispetto a quella arcaica?
- Quali sono le caratteristiche distintive dell'elegia latina?
- Chi sono i principali autori dell'elegia latina e quali sono le loro opere?
- Qual è la storia di Cornelio Gallo nell'ambito dell'elegia latina?
L'elegia greca dell'età arcaica si caratterizza per il metro distico elegiaco, composto da un esametro e un pentametro, e include tipologie come l'elegia guerresca, politica, moraleggiante, erotica ed esortatoria.
L'elegia dell'età ellenistica mantiene il metro distico elegiaco ma si concentra su narrazioni mitologico-narrative delle passioni d'amore di personaggi mitologici, con un possibile elemento autobiografico.
L'elegia latina è una poesia autobiografica e d'amore, dove l'amore è considerato l'"aristos bios". I poeti scelgono l'"otium" e rifiutano i "negotia" politico-militari, dedicandosi a una vita di indolenza e poesia.
I principali autori dell'elegia latina sono Tibullo, Properzio e Ovidio. Cornelio Gallo, un pioniere dell'elegia latina, scrisse "Amores", dedicati a Licoride, ma delle sue opere non ci è rimasto quasi nulla.
Cornelio Gallo, vissuto tra l'età di Cesare e Augusto, aprì l'elegia latina a Roma. Fu prefetto d'Egitto ma cadde in disgrazia, venne esiliato e si suicidò. Le sue opere, dedicate a Licoride, non sono sopravvissute.