Concetti Chiave
- Il carme 13 di Catullo è una poesia breve e leggera, tipica dello stile del poeta latino.
- La poesia è composta da quattordici versi ed è scritta in endecasillabi e faleci.
- Catullo invita ironicamente il suo amico Fabullo a una cena, chiedendogli di portare cibo e una compagnia femminile.
- Il carme è influenzato dall'epigramma di Filodemo di Gadara, ma presenta delle rivisitazioni personali.
- La tematica della cena verrà successivamente ripresa anche dal poeta latino Orazio.
Indice
Catullo
Analisi
Il carme 13 è una poesia attribuita al poeta latino Catullo ed è inserita all'interno del suo liber catulliano. Come tutte le opere di Catullo, essa è caratterizzata dalla brevità e dalla leggerezza degli argomenti, contrapposta a una elaborazione formale. Il carme si compone di quattordici versi ed è scritto in endecasillabi e faleci; è ambientato nell’ambito della cerchia elitaria di amici di Catullo.
La poesia è caratterizzata da una forte carica ironica e si presenta come un biglietto d’invito al suo amico Fabullo, ed è modellata sull’epigramma di Filodemo di Gadara, anche se con delle rivisitazioni: il poeta offre ospitalità all’amico se questo porterà cibo e una compagnia femminile.
L'argomento della cena verrà poi ripreso anche dal poeta Orazio.
Traduzione
Cenerai bene, mio Fabullo, presso me tra pochi giorni, se gli dèi ti assistono e se assieme a te porterai una buona e grande cena. Non senza una candida fanciulla e vino e sale e tante risate. Se porterai questo, dico, mio caro, cenerai bene; infatti il borsellino del tuo Catullo è pieno di ragnatele. Ma in cambio avrai amicizia vera e quanto ci sia di più dolce e raffinato. Infatti ti darò un profumo che Venere e gli amorini donarono alla mia fanciulla, e quando tu lo annuserai, pregherai gli dèi, o Fabullo, di diventare tutto naso.