Concetti Chiave
- Marco Porcio Catone è un simbolo dell'antiellenismo a Roma, noto per la sua opposizione all'influsso culturale greco e la difesa del mos maiorum.
- Le "Origines" di Catone esplorano la storia di Roma e delle città italiche, con un focus su geografia e etnografia, evitando di nominare individui per una visione collettivistica.
- Nei "Libri ad Marcum filium", Catone fornisce un'educazione basata su valori romani al figlio, opponendosi alla formazione greca pur essendo colto in materia.
- Il "Carmen de moribus" riflette lo spirito austero e conservatore di Catone, promuovendo i valori tradizionali romani.
- Nel "De agri cultura", Catone offre consigli pratici ai proprietari terrieri, enfatizzando l'utile e il profitto nella gestione agricola.
Catone - Vita e testi
Marco Porcio Catone vive per ottantacinque anni in un contesto cruciale all’interno della storia di Roma. Egli è considerato il personaggio simbolo dell’antiellenismo, e cioè l’atteggiamento di avversione verso l’influsso della cultura greca nella società romana, ritenuta sovversiva del mos maiorum romano. La battaglia di Catone dura tutta la vita, e la sua produzione letteraria è uno strumento.
Catone nasce a Tusculum da una famiglia di umili condizioni e, essendo il primo membro della sua famiglia a diventare magistrato, è definito homo novus.
Nel 195 a.C. diventa console e costringe Scipione l’Africano, personaggio simbolo dell’ellenismo e quindi suo avversario politico, a lasciare Roma. Nel 184 a.C. diventa censore e, dato il suo rigore nella sua battaglia politica, viene definito Catone il Censore.
Le Origines
Le Origines sono la principale opera di Catone, composte nell’ultima fase della sua vita.
Nella prima parte Catone passa in rassegna gli avvenimenti salienti delle origini di Roma, proseguendo poi con la storia delle prime città italiche. La parte a cui presta più attenzione, e a cui riserva un’analisi più minuziosa, è quella in cui sono narrati i fatti più recenti, ponendo l’accento sull’aspetto geografico e etnografico: Catone inserisce la nascita di Roma in un contesto geografico raccontando la storia di un popolo. L’autore, infatti, ha una concezione collettivistica che lo porta a tacere il nome del singolo.
All’interno dell’opera Catone inserisce dei suoi discorsi, com’era tradizione greca. L’autore, però, non vuole certo emulare gli autori greci, ma non lo fa per assicurarsi di lasciare una traccia della sua ideologia anche ai posteri.
L’operato di Catone vede uno stretto nesso tra parola e politica: assume un’importanza fondamentale la sua definizione di oratore, uomo onesto con una buona proprietà di linguaggio.
Libri ad Marcum filium
Data la sua tendenza antiellenista, Catone si oppone alla formazione dei giovani romani sulla cultura greca, pur non essendo ignorante in materia.
Data la sua posizione politica compone dei libri utili alla formazione del figlio, ricchi di nozioni e proverbi.
Carmen de moribus
Nel Carmen de moribus è concentrato lo spirito austero e conservatore di Catone.
De agri cultura
Il De agri cultura è un’opera slegata da ogni pretesa letteraria, in cui Catone, rivolgendosi ai proprietari terrieri conservatori, osserva le problematiche legate alla gestione di un terreno agricolo, fornendo ai suoi lettori consigli e nozioni. All’interno dell’opera è evidente il concetto dell’utile, finalizzato a ricavare il massimo profitto risparmiando il più possibile.
Domande da interrogazione
- Chi era Marco Porcio Catone e quale ruolo ha avuto nella storia di Roma?
- Qual è l'opera principale di Catone e quale approccio adotta?
- Qual è l'obiettivo dei "Libri ad Marcum filium"?
- Di cosa tratta il "De agri cultura" e quale concetto promuove?
Marco Porcio Catone è stato un importante personaggio romano noto per il suo antiellenismo, opponendosi all'influenza della cultura greca a Roma. È stato console e censore, e ha avuto un ruolo cruciale nella politica romana, simbolizzando la difesa del mos maiorum.
L'opera principale di Catone è "Le Origines", in cui esamina le origini di Roma e delle prime città italiche, con un'attenzione particolare agli aspetti geografici ed etnografici. Catone adotta una visione collettivistica, omettendo i nomi dei singoli individui.
I "Libri ad Marcum filium" sono stati scritti da Catone per l'educazione del figlio, opponendosi alla formazione greca e fornendo nozioni e proverbi utili, riflettendo la sua posizione antiellenista.
Il "De agri cultura" è un'opera pratica rivolta ai proprietari terrieri, in cui Catone discute la gestione agricola, promuovendo il concetto dell'utile per massimizzare il profitto con il minimo spreco.