Concetti Chiave
- I Praecepta ad Marcum filium rappresentano la prima enciclopedia latina dei saperi, con frammenti che esprimono gli ideali del mos maiorum.
- Il Carmen de moribus è una raccolta morale in prosa ritmata, legata all'etica del mos maiorum.
- Catone utilizza uno stile oratorio vivace, rifiutando la retorica greca e concentrandosi sul contenuto.
- Pur studiando il greco tardivamente, Catone temeva che i suoi elementi illuministici potessero minare le basi etico-politiche romane.
- Le leggi suntuarie sostenute da Catone miravano a limitare i consumi e prevenire le disuguaglianze economiche tra gli aristocratici.
I Praecepta ad Marcum filium costituiscono la prima enciclopedia latina dei saperi (di medicina, retorica, arte militare, ecc.) di cui sono rimasti alcuni frammenti usati per formulare gli ideali del mos maiorum.
Sono significative due massime che definiscono brevemente due figure fondamentali della società romana (Agricola e orator) .
Il Carmen de moribus è una raccolta di pensieri di argomento morale legati all’etica del mos maiorum, scritta in prosa ritmata.
Oratoria di Catone
Adopera uno stile vivace e ricco e sembra rifiutare la raffinata retorica greca sostenendo che le parole verranno da sole, l’importante è il contenuto.
Catone e la cultura greca
Studia questa lingua solo in età tarda, anche se nel De agri cultura tratta della scienza agricola e nelle Origines è evidente l’influenza dello storico greco Timeo di Tauromenio.
Secondo Catone:
- Gli elementi illuministici della cultura greca potevano danneggiare le basi etico - politiche della res publica e del regime aristocratico
- L’imitazione di costumi greci poteva compromettere l’unità interna aristocratica portando all’affermazione di figure di prestigio.
Leggi suntuarie
Catone favorì la loro affermazione perché limitavano i consumi degli aristocratici e di conseguenza anche le manifestazioni di sfarzo di singoli gruppi familiari e perché cercò di impedire che i patrimoni venissero dissipati.
Queste leggi evitavano dunque le diseguaglianze economiche che potevano compromettere la stabilità fra gli aristocratici.
Catone e gli Scipioni
Egli era nemico di Scipione l’Africano, ma non di Scipione l’Emiliano che, attraverso la sua cerchia, fece penetrare a Roma la cultura greca che porterà razionalità e spinte illuministiche.