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Sapiens
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Concetti Chiave

  • Catone, nato nel 234 a.C. a Tusculum, fu un difensore del mos maiorum e un avversario delle tendenze filelleniche, opponendosi alla cultura greca e all'aristocrazia ellenizzante.
  • Le "Origines", scritte in vecchiaia, sono un'opera storica in sette libri che narrano le origini di Roma e delle principali città italiche, esaltando il popolo romano rispetto agli individui.
  • La produzione oratoria di Catone, con circa ottanta titoli noti, influenzò profondamente il dibattito politico romano, caratterizzata dalla definizione di oratore come "vir bonus dicendi peritus".
  • Le opere pedagogiche e precettistiche di Catone, come i "Libri ad Marcum filium" e il "Carmen de moribus", promuovono un moralismo conservatore e l'educazione nazionale.
  • Il "De agri cultura", unica opera completa di Catone, fornisce consigli pratici per la gestione agricola, riflettendo il pragmatismo e l'approccio conservatore del ceto agrario romano.

Indice

  1. Vita ed Opere
  2. Le Origines
  3. L'attività oratoria
  4. Le opere pedagogiche, precettistiche e tecnico-didascaliche

Vita ed Opere

Catone, energico difensore del mos maiorum contro le tendenze filelleniche e dunque il circolo scipionico e lo stesso Ennio, che aveva personalmente condotto a Roma ammirandone le doti intellettuali, nacque nel 234 a.C. a Tusculum, presso Frascati, da una famiglia plebea e morì a nel 149 a.C. durante la sua ultima spedizione. Trascorse l’adolescenza nei campi e combatté la seconda guerra punica come questore militare al seguito di Scipione, al termine della quale iniziò la sua carriera politica come homo novus. Fu console nel 195 a.C. e pochi anni prima, nel 184 a.C. diventa censore dimostrando grande rigore proverbiale in particolare opponendosi al desiderio di lusso dell’aristocrazia ellenizzante e dei grandi finanzieri. Successivamente sembrò avvicinarsi al circolo scipionico poiché diede in moglie a suo figlio Marco, Terzia, figlia di Lucio Emilio Paolo, ma le sue ostilità verso i Greci non venivano meno. Il suo ultimo grande impegno politico fu l’azione insistente presso il Senato affinché fosse dichiarata guerra a Cartagine: guerra finalizzata alla distruzione della città rivale in cui Catone individuava una concorrente competitiva sui mercati mediterranei per la produzione dell’agricoltura italica.

Le Origines

Catone scrisse in vecchiaia le Origines, di cui ci sono pervenuti frammenti per tradizione indiretta, di cui ci parla Cornelio Nepote nella biografia dedicata all’autore. Le Origines constavano di sette libri che narravano:
-Nel libro I: le origini di Roma e le gesta dei re
-Nel libro II: le origini delle principali città italiche
-Negli altri libri: gli avvenimenti successivi della storia di Roma fino al 151 a.C.
Nepote aggiunge che Catone aveva taciuto i nomi dei singoli condottieri, narrando i fatti senza concedere nulla al culto delle individualità personali creando un rovesciamento dell’impostazione della storia fondata su personaggi illustri propria dell’epica nazionale e dell’annalistica. Catone rappresenta dunque un’opera il cui protagonista era il popolo romano. L’opera è scritta in latino ad evidenziare le ostilità nei confronti di tutta la lingua e la letteratura greca, ma l’aspetto più nuovo è l’inserimento delle origini di Roma in un contesto geografico italico. Viene esaltato anche il singolo atto eroico, come quello di Quinto Cedicio, esempio di totale dedizione alla patria, in quanto si offre di guidare una manovra diversiva disperata per consentire alle legioni di uscire da una posizione sfavorevole, sacrificandosi.

L'attività oratoria

L’attività oratoria di Catone gli consentì di influire a lungo per tutta la vita sul dibattito politico di Roma. Della produzione oratoria ci restano circa ottanta titoli, anche se Cicerone nell’opera Brutus afferma di essere riuscito a recuperare più di centocinquanta orazioni. Nella storia dell’eloquenza romana arcaica Catone rappresenta il momento di maggior rilievo. Celebre fu la sua definizione di oratore come vir bonus dicendi peritus, cioè cittadino onesto alla cui onestà si aggiunge la capacità di esprimersi efficacemente. Dai frammenti emerge inoltre un vivace autoritratto morale di Catone. Uno degli avversari più colpiti è Quinto Minucio Termo per gli abusi commessi, espressione negativa del nuovo modo di esercitare il potere con disprezzo nei confronti della legalità. Il frammento catoniano più elaborato stilisticamente è l’esordio dell’orazione Pro Rhodiensibus del 167 a.C., dopo la terza guerra macedonica, contro i Rodiesi, i quali avevano tenuto durante il conflitto un atteggiamento neutrale.

Le opere pedagogiche, precettistiche e tecnico-didascaliche

La forte opposizione alle tendenze filelleniche è evidente nelle opere pedagogiche e precettistiche. I Libri ad Marcum filium sono un’enciclopedia per l’educazione nazionale, con prescrizioni di carattere pratico, i quali inizialmente erano indirizzati esclusivamente al figlio. Scrive anche una raccolta d sentenze in prosa, il Carmen de moribus, che conteneva probabilmente il fulcro del suo moralismo conservatore severo. Il titolo rivela l’intento di collegarsi alla precettistica moraleggiante arcaica. Il De agri cultura è l’unica opera pervenutaci per intero, in prosa in latino, che consiste in una raccolta di precetti e consigli di carattere pratico, relativi a vari aspetti e problemi della conduzione di un’azienda agricola. Catone si fa dunque portavoce del ceto agrario conservatore mediante le sue esperienze e le sue conoscenze. Domina il concetto dell’utile, la ragione del maggior profitto e del maggior risparmio possibile. Per quanto riguarda lo stile, la precettistica tecnico-didascalica sembra aliena da ogni compiacimento letterario e rivela l’influsso del linguaggio formulare arcaico, giuridico e liturgico tramite parallelismi, allitterazioni e assonanze.

Domande da interrogazione

  1. Chi era Catone e quale fu il suo ruolo nella storia romana?
  2. Catone era un difensore del mos maiorum e si oppose alle tendenze filelleniche. Fu console e censore, noto per il suo rigore e per la sua opposizione al lusso dell'aristocrazia ellenizzante. Promosse la guerra contro Cartagine per proteggere l'agricoltura italica.

  3. Quali sono le caratteristiche principali delle "Origines" di Catone?
  4. Le "Origines" narrano le origini di Roma e delle città italiche, esaltando il popolo romano piuttosto che i singoli condottieri. L'opera è scritta in latino e inserisce Roma in un contesto geografico italico, evidenziando atti eroici come quello di Quinto Cedicio.

  5. In che modo l'attività oratoria di Catone influenzò la politica romana?
  6. Catone influenzò il dibattito politico romano con la sua oratoria, lasciando circa ottanta titoli di discorsi. Definì l'oratore come un cittadino onesto e abile nell'esprimersi, e criticò avversari come Quinto Minucio Termo per abusi di potere.

  7. Quali sono le opere pedagogiche e precettistiche di Catone e il loro scopo?
  8. Le opere pedagogiche di Catone, come i "Libri ad Marcum filium" e il "Carmen de moribus", mirano a fornire un'educazione nazionale e morale. Il "De agri cultura" offre consigli pratici per la gestione agricola, riflettendo il conservatorismo agrario di Catone.

  9. Come si caratterizza lo stile delle opere tecnico-didascaliche di Catone?
  10. Lo stile delle opere tecnico-didascaliche di Catone è privo di compiacimento letterario, influenzato dal linguaggio formulare arcaico, giuridico e liturgico, con l'uso di parallelismi, allitterazioni e assonanze.

Domande e risposte